Mali: eccoci arruolati nella Legione Straniera, alla faccia della Costituzione!
di Fausto Carotenuto
Il Governo si sta preparando a fornire sostegno all’intervento nel Mali da parte delle truppe francesi.
Lo ha annunciato il Ministro degli Esteri Terzi, che si è già consultato con il ministro della Guerra. (Ormai dire ministro “della Difesa” è retro’ e non più corrispondente alla realtà di un paese interventista come il nostro).
Le “impavide” e armatissime truppe francesi stanno avanzando nel deserto verso il Nord, per “ripulire” il Paese dai “covi” di terroristi islamici jihadisti. In effetti per eliminare i Tuareg filogheddafiani. Con la scusa dell’infiltrazione islamica di Al Qaeda. E per riprendere influenza su un territorio strategico e ricchissimo di risorse minerarie.
Una volta Gheddafi faceva da ostacolo alla espansione degli estremisti islamici in Nord Africa. Dopo che abbiamo fatto fuori Gheddafi con il superesercito NATO, ora abbiamo la bellissima opportunità di fare un’altra guerra, con la scusa delle infiltrazioni islamiche.
Alla faccia della Costituzione italiana che all’art. 11 vieta l’uso della guerra come strumento per la risoluzione delle controversie internazionali.
I nostri governanti diranno che daremo solo appoggio logistico alle truppe francesi sul terreno. Ma dare appoggio logistico significa partecipare ad una operazione bellica allo stesso modo che se si è sul campo. La parte di appoggio aereo e logistico è un elemento fondamentale di una operazione militare, che senza quel sostegno non è possibile.
Non è che i militari sul terreno fanno la guerra e chi fornisce appoggio logistico no. E’ la stessa cosa. E poi certamente sono i francesi che non ci vogliono sul terreno perché considerano la zona “roba loro”.
Gheddafi li contrastava nel loro neocolonialismo con la sua politica di influenza africana. Erano concorrenti, e per questo furono felicissimi di farlo fuori.
E la nostra italietta armata è ormai sempre pronta a menare le mani… Per conto di superiori forze europee. Del resto l’unico settore che non ha visto seri tagli al bilancio è proprio quello militare.
Noi teniamoci saldi nella nostra opposizione a qualsiasi conflitto, e non lasciamoci mai imbrogliare sulle “buone ragioni” di qualsiasi guerra. Non esistono.
Anche se a citarle è un diplomatico solo apparentemente mite e con il tipico birignao della Farnesina…
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