L’accentramento continua
di Enrico Carotenuto
Da anni diciamo che il disegno fondamentale dei poteri oscuri è di accorciare le linee di potere. La modifica costituzionale che il governo Monti vuol far passare in fretta e in furia è un’ulteriore conferma che il piano procede alla grande.
In quest’ottica si spiegano anche gli scandali che hanno coinvolto le amministrazioni regionali nell’ultimo anno. Prima Formigoni, poi Lombardo, ora la Polverini. Nord, Sud e Centro.
Non che non ci fosse motivo per gli scandali: ruberie varie ci sono sicuramente state, come sempre nell’amministrazione pubblica in Italia. Quello che però colpisce è la sequenza con cui sono stati colpiti questi punti di decentramento del potere. Tutti nell’ultimo anno, tutti con gran risonanza mediatica.
L’ultimo esempio, quello di Fiorito, vede la gogna mediatica colpire senza pietà e gridare allo scandalo inverecondo, per supposte appropriazioni indebite di circa un milione e mezzo di euro. Per carità, è giustissimo che chi rubi venga smascherato, indagato, condannato ed interdetto da funzioni pubbliche.
Quello che ci fa sorridere è che ci si accanisca a reti unificate per un milione e mezzo di euro, o per le vacanze di Formigoni, mentre passano in sordina i regali alle banche (4 miliardi di euro al Monte dei Paschi, tanto per dirne una) ed i veri significati di ESM e Fiscal Compact, ovvero furti di sovranità, e di soldi, superiori di interi ordini di grandezza a quelli perpetrati dalle regioni.
Personalmente mi fa sorridere per una mia particolare propensione allo humour nero. Per me è come guardare un padre che si gioca la casa a carte, e poi picchia il figlio per aver buttato la paghetta in gelati: la situazione è tragica, ma anche stranamente divertente.
E così, mentre montagne di miliardi vengono sifonati dalla nostra economia, e dalle nostre tasche per essere rigirati alla cricca dei poteri gesuitico-massonici, tutti a parlare di chi, nel grande schema delle cose, si occupa di spiccioli.
Ma gli inciuci nelle regioni e nelle province ci sono sempre stati, perchè ora vengono fuori e prima no?
Perchè i governi eletti hanno bisogno di supporto numerico. Da qui la pletora di poltrone per i trombati, il mantenimento delle province, ed il laissez-faire con chi s’imberta gli “spiccioli”. Quello che si vuole colpire è il vecchio meccanismo democratico: lo si vuole buttare insieme ai loschi individui cui lo si è fatto ultimamente gestire. Lo si vuole sostituire con un verticalismo privo di garanzie democratiche.
Monti non ha questi problemi di consenso dal basso. Non è stato eletto da nessuno, e verrà riconfermato a suo piacimento da un parlamento ultra-ricattabile in cui tutti fanno a gara a lustrargli le scarpe. E’ stato calato dall’alto per fare esattamente quello che sta facendo: seccare definitivamente le fonti di potere locale e decentrato, e legare l’Italia mani e piedi al super-stato orwelliano. Da qui gli attacchi alle mafie locali (solo alcune, quelle che si occupano di controllo del territorio), l’adesione ad ESM e Fiscal Compact, la modifica costituzionale per la parità di bilancio obbligatoria, ed ora la modifica al Titolo V della Costituzione, togliendo alle regioni numerosi poteri, soprattutto la loro voce in capitolo su porti, aeroporti ed energia. Verranno annullate anche le prerogative particolari delle regioni a statuto speciale, come Trentino e Sicilia. Eppure il Trentino è un miracolo di efficienza…
Insomma, se vorranno fare un aeroporto sotto casa vostra, non avrete più la possibilitá di fare un movimento locale che metta paura ai governanti regionali. Non basteranno più migliaia di persone per fermare un progetto devastante: ne serviranno milioni! E passi l’aeroporto, ma se invece vorranno piazzarvi una bella centrale nucleare in cortile? No problem. Non scordiamoci il ruolo delle regioni, molte delle quali hanno messo i bastoni tra le ruote al precedente governo, che prima di Fukushima voleva procedere allegramente con le centrali “sicure”!
Dite che per questo non ci dobbiamo preoccupare, per via del referendum dell’anno scorso?
Figuriamoci: un governo che modifica la costituzione con la stessa facilitá con cui ci si cambia i calzini, troverá delle ottime scuse (leggasi emergenze) per fare la qualunque.
A questo proposito, è interessante notare la reazione dell’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, che la pensa così:”La frammentazione dei poteri è uno dei mali da estirpare in questo paese”…certo, come no caro sig. Conti…
Non c’è che dire, questo governo non eletto è veramente bravo nel piantare i chiodi nella bara della democrazia. Chi lo ha imposto sta godendo moltissimo dell’efficienza di Monti, e per questo vogliono farlo continuare ancora.
Leggendo i giornali di oggi si dice di come il governo abbia fretta di fare questa modifica, e di quanto poco tempo sia stato dato ai parlamentari per leggere le proposte di modifica e ragionarci su. Ammesso che ci capiscano qualcosa…
Noi di Coscienzeinrete ci sentiamo però obbligati a denunciare questo ulteriore scempio della nostra democrazia, ed invitiamo tutti ad informarsi, ed a diffondere il più possibile la notizia.
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