Iter della riforma.
Come diceva Rousseau, «il popolo non si corrompe, ma si inganna».
E quello di cui oggi parliamo è un grande inganno, il più grande inganno che sia mai stato attuato dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi.
Meglio, quello che oggi si sta cercando di portare a termine è un vero e proprio “colpo di stato” mascherato, silenzioso e, proprio per questo, più pericoloso.
Perché è un attentato ai principi fondamentali della nostra Repubblica sanciti dalla nostra costituzione, a partire dall’art. 1. Costituzione.
L’immaginario collettivoconsidera gli stravolgimenti dei sistemi politici comefenomeni eclatanti e violenti che si verificano improvvisamente dall’oggi al domani. Niente di più sbagliato. In realtà il colpo di stato più pericoloso è quello «silenzioso» e «lento» costituito da una serie di scelte politiche che, nel lorocomplesso, tendono a stravolgere l’ordinamento costituzionale. (Federico Del Giudice)
Attenzione, perché qualsiasi forma diaggressioneai valori costituzionali è identificabile con ilreato di attentato alla Costituzione che, seppure riferito, ex art. 90 Cost, al solo Presidente della Repubblica, deve ritenersi esteso a qualsiasi forza oleaderpolitico che violi l’assetto parlamentare delineato dal Costituente.
A fronte di questa affermazione qualcuno di voi potrebbe domandarsi. Se è così perché la magistratura non interviene dal momento che, nel codice penale, sono previste le figure di attentato agli organi costituzionali?