Vendere armi a un paese che bombarda civili e innocenti si può, se è l’Arabia Saudita.
di Enrico Carotenuto
Ci sono dittatori “infami” che vanno levati di mezzo a tutti i costi perchè ammazzano le persone, e ci sono dittatori infami che ammazzano le persone, ma a cui però vendere le armi è lecito e anche “giusto”. Questa è la realtà dei fatti decretata anche ufficialmente dall’Alta Corte britannica, chiamata a decidere sulla legalità delle esportazioni di armi “made in UK” all’Arabia Saudita.
ll governo britannico era stato portato a giudizio dal CAAT (Campaign Against Arms Trade – Campagna contro il commercio di armi) che sosteneva che la vendita di armi ad un paese impegnato nel massacro in Yemen andasse fermata. Ma i giudici, dopo aver preso visione di atti secretati, hanno dichiarato che la vendita all’Arabia Saudita non è nè illegale, nè irrazionale. Quindi occorre fidarsi del giudice, che ha visto dei rapporti segreti el governo ed ha concluso che il governo stesso ha ragione quando sostiene che “non c’è un chiaro rischio che gli armamenti vengano usati per contravvenire le leggi umanitarie“.
Evidentemente gli armamenti sono a salve e i caccia-bombardieri verranno usati per paracadutare fiori e generi alimentari, e le immagini delle città dello Yemen sventrate dalle esplosioni sono in realtà immagini di una sfortunata esplosione a catena di bombole del gas da cucina, e nulla hanno a che vedere con i 3,3 miliardi di sterline di armamenti venduti ai Sauditi da quando hanno attaccato lo Yemen.
Tutto a posto quindi. Se sei dalla parte “giusta”, e ti chiami Saud, puoi bombardare chi e quanto vuoi. Prego: prenda pure queste armi. Se invece ti chiami Assad, o Gheddafi, sei un pazzo sanguinario che va fermato a tutti i costi. Con buona pace del CAAT, che sostiene che l’ottanta per cento della poplazione yemenita sia coinvolta nella catastrofe umanitaria dovuta ai bombardamenti sauditi.
Un verdetto esemplare.
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