Uno spettro si aggira per i paesi islamici. Vuole spaventare noi spargendo morte e distruzione, ma…
di Fausto Carotenuto
Fin dai tempi dell’invasione sovietica dell’Afghanistan (1979-89), la CIA ed altri servizi occidentali decisero, con sostegni e soldi dei petrolieri sauditi, di creare un movimento di guerriglia islamico armato ed efficiente. Nacquero vari gruppi, tra cui Al Qaeda e successivamente i Talebani, che entrando nel gioco tribale locale furono uno strumento notevole prima nel tenere impegnati i sovietici e poi nell’innescare un conflitto islam-occidente che tanto è ritenuto prezioso dai poteri oscuri mondiali.
Un vero e proprio spettro si aggira da allora dovunque ci siano comunità islamiche.
Uno spettro di violenza, di interpretazione religiosa disumana e soffocante. Di spinta al suicidio terrorista. Di voglia di distruggere qualsiasi cosa abbia a che fare con l’Occidente, o con un Islam umano. Questo spettro lo hanno creato i poteri oscuri occidentali utilizzando i propri governi ed i terminali arabi, soprattutto la monarchia saudita wahabita ed i fratelli musulmani egiziani.
Questo spettro è una clava, utilizzata per creare ondate di violenza e di paura, per rifare equilibri, per creare conflitti ed emergenze.
In Afghanistan per mantenere quel paese come punto d’attrito e di guerra perenne. In Algeria dal 1992, con ondate di terribile terrorismo dei massacri, che servirono a mutare classe dirigente e a far diventare il Paese più filoamericano. In Bosnia ed in Kossovo, per alimentare un conflitto che modificava completamente in senso pro-americano gli equilibri balcanici. In Somalia ed in Sudan per aprire ferite sanguinanti nel continente africano. L’11 settembre delle torri di Manhattan, con lo scatenamento dell’interventismo occidentale mondiale… E poi tra i palestinesi, per distruggere l’unità laica del movimento palestinese e spezzarlo in due tronconi in lotta. E poi per sostanziare in modo sinistro le illusorie primavere arabe tunisina, libica, yemenita, egiziana ed ora l’assalto al regime siriano. Ma anche bombe, attentati, pressioni culturali e violente in tutti gli altri paesi islamici…piccoli e grandi.
Gruppi ben protetti di estremisti islamici, soprattutto libici, algerini, sauditi, yemeniti… abbondantemente finanziati e preparati per creare terroristi, combattenti fanatici, feroci, pronti a tutto in nome di un Islam disumano ed intollerante che nulla ha che vedere con le grandi e moderate tradizioni islamiche principali.
Ora lo spettro sta colpendo brutalmente in Siria, dove un vero e proprio esercito di mercenari e fanatici islamici è stato infiltrato da servizi occidentali con gli appoggi ed i finanziamenti dei ricchi petrolieri sauditi.
Tanto è oscura ed indicibile l’operazione siriana, che non se ne sa nulla. Non ci sono giornalisti in giro per la Siria a raccontare. Gli occidentali che si azzardano in aree non consentite vengono rapiti… Sui giornali appaiono solo i comunicati del fantomatico esercito di liberazione. Ripresi in modo cieco e fazioso dai media occidentali. Testimonianze locali parlano di bande di assassini stranieri che massacrano le popolazioni locali spingendole a fuggire. Con un regime siriano, talmente abituato a reprimere da non essere capace di pacificare…
Uno spettro si aggira per il Medio Oriente… E’ lo spettro della violenza e della manipolazione…
E’ fatto di uomini feroci e fanatici, diretti e finanziati da circoli oscuri occidentali, ma è ormai anche una grande egregora psichica fatta di paura, terrore, egoismo, predazione…
Questo spettro serve ad alimentare spirali di odio e di paura che tendono ad annichilire le coscienze in crescita. Serve a predisporre il conflitto mondiale islam-occidente. Serve a giustificare enormi spese di armamenti ed il mantenimento di grandi apparati di controllo delle masse. Serve a sostanziare sempre di più il superstato militare, come base del futuro superstato mondiale orwelliano.
Coscienze di tutto il mondo uniamoci, scambiamoci informazioni per non farci imbrogliare. Teniamo la nostra interiorità libera dagli effetti del gioco orribile dell’emergenza e della guerra.
Creiamo in rete una grande egregora bianca e luminosa fatta di libertà, di fiducia e di voglia di bene. Capace di non distrarsi dal compito di costruire il bene tutti i giorni, intorno a noi.
Può interessarti anche: