Una classe politica da rifare
di Fausto Carotenuto
Ricorda i tempi di Trimalcione e del Satyricon quello che viene fuori dallo scandalo della Regione Lazio. Somme enormi a disposizione dei lussi e dei vizi dei consiglieri regionali. Che, essendo oltretutto di un livello morale e culturale veramente scarso, spendevano ad libitum in modo sguaiato e pessimo.
Telefonini costosi da regalare, ostriche e champagne, macchine di lusso, vacanze da miliardari.
Il problema è che spendono i soldi degli operai, degli imprenditori, della povera gente, degli impiegati… Di tutti, anche di quelle persone che si suicidano perché non ce la fanno per le troppe tasse.
La Finanza ed Equitalia arrivano arcigne e durissime a pretendere che tu paghi il dovuto, per poi consegnarlo a questa gente!
Ma non basta: del rastrellamento dei nostri soldi, quella parte che non va ai trimalcioni, i professori ora al governo la stanno consegnando sempre di più ad Eurolandia e alla finanza internazionale.
Siamo predati da sotto e da sopra!
E la beffa ora è che questo scandalo porterà sì via voti alla destra cialtrona, ma solo per darli ad un centro-sinistra saldamente nelle mani della finanza internazionale e dei burocrati di eurolandia.
Noi a questi politici predatori – che siano squallidi ingordi o algidi servi di oscuri poteri globali – i soldi e le deleghe a rappresentarci non li vogliamo dare più. Non vogliamo affidargli più nulla.
Ma c’è un unico modo: chi sta risvegliando la propria coscienza deve fare politica, occuparsi della cosa pubblica con serietà. Non dobbiamo mai più votare chi non dia vere garanzie di sobrietà e di autentico interesse per il bene pubblico.
Facciamolo anche per il bene di questi poveretti. A loro nessuno ha finora detto che così non si fa, perché pur facendolo hanno continuato da decenni a prendere i nostri voti.E quindi pensano di essere nel giusto…
E dobbiamo soprattutto contribuire alla crescita di una classe politica preparata, non improvvisata, e che fondi la propria vita su un profondo cammino di evoluzione interiore e su un altissimo senso della morale civile.
Non è un cammino semplice e facile. Ma si può fare, non ci sono altre alternative alla schiavitù..
Ed è un cammino di luce, da percorrere insieme…
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