Tula, Sardegna: operaio perde lavoro e casa, i concittadini gliela ricomprano.
di Giorgio Carotenuto
Si chiama Tomasino, è un operaio di 56 anni, vive a Tula (provincia di Sassari) ed è sposato e con due figli. La sua è una storia di solidarietà e amicizia bellissima: dopo aver perso il lavoro, e nell’impossibilità di sostenere il pagamento delle rate del mutuo, l’uomo è rimasto anche senza casa, il frutto di anni e anni di sacrifici. A quel punto però sono scesi in campo i suoi concittadini, che dopo aver fatto una “colletta” hanno ricomprato l’immobile e gliel’hanno restituito a seguito del pignoramento da parte della banca erogatrice del finanziamento. La storia di Tomasino e della sua comunità è un esempio di solidarietà in tempi dominati dall’egoismo.
“È stata una mobilitazione straordinaria – racconta il sindaco. – Noi come amministratori abbiamo cercato, in maniera discreta, di sollevare il problema. Tutti si sono impegnati ed in pochi mesi si è raggiunta la cifra per salvare la casa di
Tomasino”.
Il sindaco di Tula, Gino Satta, è stato uno dei primi a muoversi, rivolgendosi direttamente ai cittadini e alle associazioni: “Facciamo tutti qualcosa per salvare la casa dell’operaio Tomasino”. La risposta è stata immediata e commovente: le associazioni, la chiesa e i comitati delle feste si sono mossi con determinazione nella raccolta dei fondi.
E quando è arrivato il giorno dell’asta, col prezzo fissato a 27 mila euro, i soldi c’erano tutti. Raccolti in tempo record con lotterie, sottoscrizioni e ricavato delle sagre. La casa è stata acquista dai concittadini di Tomasino e donata al vecchio proprietario.
Tomasino e la sua famiglia potranno restare tra quelle mura. Hanno lottato tanto per averle e oggi, grazie alla loro comunità, possono ancora chiamarle casa.