Tesoro, mettiti il braccialetto…
di Piero Cammerinesi (corrispondente di Coscienzeinrete Magazine dagli USA)
Fantascienza o incubo? I nuovi orizzonti della scienza qui negli USA sembrano sempre più emulare i film dell’orrore…
Ultimamente, infatti, sono in molti a chiedersi se la promozione dei vaccini in tutto il mondo sia l’unico obiettivo della famigerata Bill & Melinda Gates Foundation, che ora sta finanziando la ricerca sui braccialetti biometrici, in grado di monitorare le risposte sia emotive che fisiche a vari stimoli. Secondo il Washington Post, la Fondazione Gates ha già investito più di 1 milione di dollari nella ricerca sui braccialetti biometrici, che potrebbero modificare per sempre il modo in cui gli studenti imparano e gli insegnanti insegnano.
Solo di recente si è venuti a sapere che la Fondazione Gates avrebbe sborsato circa mezzo milione di dollari alla South Carolina Clemson University e altri 600.000 al National Center on Time and Learning (NCTL). Entrambi i contributi sono stati destinati a finanziare gli studi sull’efficacia della “risposta galvanica della pelle” per la realizzazione di bracciali che misurano le risposte fisiologiche degli studenti all’apprendimento.
Ma come? Per esempio, quando l’insegnante fa lezione, il braccialetto dello studente sarebbe in grado di rilevare i cambiamenti elettrici sulla sua pelle e nel suo corpo, fornendo informazioni da utilizzare per valutare il grado di assimilazione delle informazioni. Naturalmente il braccialetto viene presentato come un contributo al miglioramento la qualità dell’istruzione in America.
Dopo tutto, – si sostiene – a che fine monitorare risposte emotive e cognitive automatiche agli stimoli esterni se non per migliorare i metodi con cui gli insegnanti educano i loro studenti? Il fatto è che strumenti come questi potrebbero ulteriormente impoverire l’istruzione americana che è, peraltro, già estremamente meccanica e caratterizzata da una competitività disumana. Test standardizzati, numeri alla base delle valutazioni degli insegnanti, e vari altri format educativi hanno già largamente eroso l’elemento umano che un tempo svolgeva un ruolo fondamentale nella formazione americana, contribuendo a creare schiere di studenti stressati e disturbati.
C’è dunque da chiedersi quale sia il reale progetto dietro ai braccialetti di monitoraggio. Quando cominciarono a sorgere le prime polemiche sui braccialetti biometrici, e in particolare sui finanziamenti per la ricerca della Fondazione Gates, i sostenitori di questa tecnologia negarono che il loro uso potrebbe influenzare negativamente l’ambiente di apprendimento. Deborah Veney Robinson, un alto responsabile della comunicazione della Fondazione Gates, per esempio, viene citata in un recente articolo di Forbes quando afferma che i braccialetti non verrebbero utilizzati per valutare le prestazioni degli insegnanti.
Ma se non hanno lo scopo di valutare le prestazioni degli insegnanti, allora a che cosa servono, esattamente? Questa è la domanda che si pongono molti educatori e ricercatori. Sicuramente la Fondazione Gates ha dietro questo programma qualche progetto non proprio trasparente, che non viene rivelato. “Perché vogliono bracciali con sensori wireless per bambini e insegnanti in grado di misurare le reazioni fisiologiche?” si domanda Diane Ravitch, una ricercatrice ed esperta di educazione e presso la New York University (NYU), che è decisamente scettica sugli intenti della Fondazione Gates. “Qual è lo scopo di questa ricerca? Non capisco a cosa servano questi braccialetti”.
Ma se riflettiamo su quelle che sono le linee-guida di altri progetti della Fondazione Gates, forse non è troppo fantasioso supporre che i braccialetti biometrici potrebbero in futuro essere usati per punire o addirittura per eliminare studenti o insegnanti che non si sottopongono all’obbligo del vaccino, per esempio, o che contestino le truffe ambientaliste fasulle.
Partendo dal monitoraggio di ciò che viene insegnato e di come gli studenti reagiscono, il Grande Fratello potrebbe teoricamente leggere la mente umana in tempo reale, cosa che ha implicazioni piuttosto inquietanti. Quanto tempo ci vorrà – una volta sancito l’obbligo di indossarli – prima che le scuole inizino a richiedere che gli studenti si connettano al sistema tramite i braccialetti biometrici, in modo che le autorità possano controllare il pensiero umano? I braccialetti, per esempio, potrebbero un giorno essere modificati in modo da trasmettere una scossa elettrica agli studenti che si oppongono al sistema… C’è veramente un fantastico nuovo mondo davanti a noi, benvenuti nel futuro…
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