STRAGE DI MIGRANTI: UN GRANDE DOLORE, MA E’ COLPA DI TUTTI

Lampedusa

STRAGE DI MIGRANTI: UN GRANDE DOLORE, MA E’ COLPA DI TUTTI

Redazione

Sì, nessuno può sfuggire alla colpa di questa immane strage vicino Lampedusa, dove un barcone di migranti clandestini ha preso fuoco provocando la more di forse 300 persone.

300 poveretti in cerca di un speranza, in fuga da paesi dove i nostri poteri oscuri hanno creato sacche di violenza di paura e di povertà insostenibili. L’ultima di una serie infinita di stragi del mare, di morti disperate nella indifferenza delle nostre società addormentate da consumi spesso inutili e da una atmosfera politico-culturale artificiosa e deviante.

Un grande dolore, ma anche una domanda forte e precisa: abbiamo fatto qualcosa per impedire queste situazioni, abbiamo fatto abbastanza?

No, certamente potevano fare di più.

Potevamo fare di più per protestare contro governi e opinioni pubbliche fascistoidi ed egoiste che hanno visto in questi fratelli solamente degli intrusi da buttare a mare o da rimandare nelle mani dei torturatori dei loro paesi, o della fame…

Potevano fare di più non eleggendo queste classi politiche infami, attente solo ai loro infimi giochi di potere e a come gareggiare per proporsi fedeli esecutrici di orribili gruppi di potere trasnazionali.

Potevamo fare di più per svelare gli orribili giochi di chi voleva suscitare il conflitto mondiale di culture che prevedeva una enorme onda di migrazione irregolare, soprattutto islamica. Con la prospettiva di destabilizzare le società occidentali e porre ovunque la minaccia del terrorismo o della rivolta radicale islamista. Da utilizzare strumentalmente per controllare le nostre società.

Potevamo fare di più perchè i nostri apparati di sicurezza, i nostri politici, le nostre forze armate, i nostri servizi segreti avessero come compito anche quello umano e compassionevole di proteggere gli inermi. Per conto di quello che è un Paese che vanta una profonda ed antica civiltà umanistica. E smettessero di occuparsi prioritariamente di proteggere gli interessi dei petrolieri e dei finanzieri che foraggiano le lobbies dalle quali dipendono quei burattini dei loro capi.

Questi sbarchi vengono dalla Libia… I nostri servizi segreti appoggiati dal governo ed in collaborazione con gli altri servizi e le forze armate NATO potrebbero in poche settimane bloccare il fenomeno alla fonte, con opportuni accordi e con la repressione dei gruppi malavitosi locali che organizzano la tratta di migranti. A questo dovrebbe accompagnarsi la strutturazione di una task force umanitaria italiana ed internazionale capace di gestire il fenomeno migrazione sfiammandone gli effetti disastrosi.

L’Italia ha anche da sola i mezzi per farlo, invece di andare a far guerre nefaste in giro per il mondo.

Perché i nostri apparati di sicurezza e governativi da oltre 30 anni non ricevono gli ordini appropriati per gestire bene questo fenomeno migratorio? Perchè preferiscono i morti, le emergenze gestite male, la disperazione?

Perché è proprio quello che vogliono i loro capi.

Troppi interessi… di chi vuole mantenere una ferita aperta per gestire l’emergenza continua, ma anche di chi ha fatto crescere enormi organizzazioni umanitarie e di volontariato basate sul fatto che questi fenomeni esistessero e fossero drammatici. La loro soluzione smonterebbe queste grandi organizzazioni di potere e di gestione delle anime…

Sì, potevamo fare di più, se fossimo stati più attenti, attivi, amorosi, coscienti. Ma possiamo ancora fare qualcosa, anche senza aspettare ogni volta i drammi ed il dolore come molla del nostro risveglio…

Guardare in faccia la realtà di questi fenomeni, diffonderne la comprensione e esercitare pressioni sui nostri apparati di potere… Come dovrebbe fare una opinione pubblica sveglia, umana, compassionevole, cosciente.

 

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