Spinelli a Venezia
di Enrico Carotenuto
Informazione di regime: grande enfasi per la tre giorni di incontri organizzata da “La Repubblica” a Venezia dal titolo “Europa ed Euro, dentro o fuori”?
Si va a vedere i nomi dei partecipanti notabili e ci si trovano rappresentanti di spicco del famigerato “Spinelli Group”.
Chi sono lo Spinelli Group? Sono un gruppo di parlamentari e burocrati europei nato per proteggere e rafforzare le prerogative dell’Europa oligarchica, a discapito di un’Europa piú democratica. Sono quelli che criticano persino Barroso, l’attuale presidente della commissione, perché prende troppo in considerazione il ruolo degli stati. Ovvero, sono quelli per cui il potere deve stare tutto nelle mani della Commissione non eletta, e basta.
E si, che Barroso non é propriamente uno che ha a cuore le sorti del popolo, basta guardare il suo curriculum per vedere come sia chiaramente legato a doppio filo ai Gesuiti ed alle casate massoniche degli Windsor e degli Orange. Insomma, il gruppo Spinelli, é il gruppo dei falchi piú rapaci dell’oligarchia euro-burocrate. I nomi? Enrico Letta, Mario Monti, Tommaso Padoa Schioppa, Jaques Delors, e anche il verde piú di “successo” d’Europa, quel Daniel Cohn Bendit che predica a i verdi di tutto il mondo dall’alto della ventina di centrali nucleari che ha in “casa”. Uno che in realtá sta ai verdi come Obama sta al Nobel per la pace.
Alcuni di questi, insieme a dignitari vari dell’eurostato (quindi un tantino di parte), parteciperanno al meeting veneziano.
Visti i nomi che circolano, questa tanto pubblicizzata kermesse sembra tanto un bell’esercizio di di propaganda: faranno parlare anche qualche “contro” per poi dare risalto mediatico alle uscite dei soliti noti spinellici, e agli amici di convenienza.
Comunque, occorre notare come la macchina della propaganda pro-euro abbia messo la quinta con l’insediamento di Letta, ancor piú che con Monti. Fate caso a come vengono posti i titoli dei TG e dei giornali, il taglio degli articoli, a ció che viene messo in risalto, e a ció che invece viene taciuto.
É un utile esercizio, che serve a tenerci liberi, imparando sempre di piú a riconoscere le tecniche di manipolazione mediatica.
Ricordiamoci anche, di non farci prendere dallo sconforto, che é la prima reazione che in genere ci assale, seguita dalla rabbia. Guardiamo bene le cose per quelle che sono e ricordiamoci di inquadrarle nel millenario percorso di evoluzione delle coscienze. Pensiamo che ogni loro sforzo, é uno sforzo difensivo, un disperato tentativo di rallentare la crescita di ognuno di noi, che in realtá ha poi l’effetto di spingere sempre piú persone a cercare di capire meglio cosa hanno dentro ed intorno. Non odiamoli. Compatiamoli.
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