Renzi non va al forum Ambrosetti. Il resto del suo governo, si.
di Enrico Carotenuto
I giornali di oggi c’informano che Renzi, forse, non parteciperà al Forum Ambrosetti.
Si, lo sappiamo, la tentazione di pensare “e chi se ne frega” è enorme, però l’informazione potrebbe essere più importante di quanto ci sembri ad una prima occhiata. Il club Ambrosetti infatti, è una specie di Bilderberg nostrano. Allora per quale motivo Renzi potrebbe non andarci? Anche perchè il resto del governo, la parte che conta, ci va in blocco…
Ma andiamo con ordine, vediamo prima chi sono i gentiluomini di questa autoproclamata “European House”, coloro che “realizzano il pensiero europeo”, il club Ambrosetti.
“E’ un Gruppo professionale fondato nel 1965 da Alfredo Ambrosetti che ha progressivamente sviluppato numerose attività in Italia, in Europa e nel mondo, grazie anche al contributo propulsivo di altri Senior Partner (tra i quali, ma tu guarda il caso, Mario Monti. Ndr). Gruppo professionale significa un gruppo di professionisti con un know-how omogeneo e distintivo, complementari e sinergici, tali da risultare una squadra eccellente“. (Fonte: http://www.ambrosetti.eu/it/chi-siamo/chi-siamo)
Sul loro sito ufficiale si presentano in modo tutt’altro che modesto. Lo fanno millantando e autocelebrando le loro fantomatiche competenze e la loro capacità di supportare le aziende nella “gestione integrata e sinergica delle quattro dinamiche critiche dei processi di generazione di valore“: vedere, progettare, realizzare e valorizzare.”
Infine, senza usare mezzi termini, così descrivono i loro legami globali:
“Il Gruppo beneficia di un patrimonio inestimabile di relazioni mondiali ad altissimo livello nei vari settori di attività, comprese le persone responsabili delle massime istituzioni internazionali e dei singoli paesi.” (fonte:http://www.ambrosetti.eu/it/chi-siamo/chi-siamo)
Il Gruppo Ambrosetti organizza, il Forum Ambrosetti, che è “un forum economico internazionale che si tiene ogni anno dal 1975 nella prima settimana di settembre nella Villa d’Este di Cernobbio, sul Lago di Como. Agli incontri partecipano capi di stato, ministri, premi Nobel ed economisti.” (Fonte: Wikipedia)
Non siamo riusciti a trovare liste dei relatori successive, però, già quella del 2012, rende l’idea:
– Angelino Alfano – Ministro della Giustizia
– Joaquín Almunia – Commissario Europeo per la Concorrenza
– José Maria Aznar – politico ed ex primo ministrospagnolo
– Michel Barnier – Commissario Europeo per il Mercato Interno e i Servizi
– Maria Bartiromo – Giornalista della CNBC
– Faith Birol – Chief Economist della IEA (International Energy Agency)
– Alberto Bombassei – Vice Presidente per le Relazioni Industriali, affari sociali e previdenza della Confindustria
– Raffaele Bonanni – Segretario Generale della CISL
– Renato Brunetta – Ministro italiano della Pubblica Amministrazione e dell’Innovazione
– George W. Buckley – Chairman, President e Chief Executive Officer della 3M
– Cheng Siwei – Rettore della Management School presso la Graduate University of Chinese Academy of Science (Cina)
– Piercamillo Davigo – Consigliere della Corte Suprema di Cassazione
– Ferruccio De Bortoli – Direttore del Corriere della Sera
– Piero Fassino – Camera dei Deputati
– Niall Ferguson – Professore di Storia alla Harvard University
– Mauro Ferrari – President and Chief Executive Officer presso il Methodist Hospital Research Institute di Houston
– Jean-Paul Fitoussi – Presidente dell’Observatoire Français des Conjonctures Economiques
– Mariastella Gelmini – Ministro italiano dell’Istruzione, Università e Ricerca
– Máire Geoghegan-Quinn – Commissario Europeo per la Ricerca, Innovazione e Scienza
– Yasuchika Hasegawa – President and CEO della Takeda Pharmaceutical Co. (Giappone)
– Huang Jing – Visiting Professor presso la Lee Kuan Yew School of Public Policy, National University of Singapore
– Pietro Ichino – Senatore della Repubblica
– Harold Kroto – Premio Nobel per la Chimica
– Francis Eppes Professor of Chemistry, Florida State University
– Christine Lagarde – Ministro dell’Economia, dell’Industria e dell’Occupazione (in seguito presidente dell’FMI, ndr)
– Anne Lauvergeon – Amministratore Delegato della Areva (Francia)
– Yves Leterme – Primo Ministro del Belgio
corrado-passera2- Enrico Letta – Camera dei Deputati
– Li Yuguang – Vice Direttore dello State Intellectual Property Office (Repubblica Popolare Cinese)
– Edison Liu – Direttore Esecutivo del Genome Institute of Singapore
– Emma Marcegaglia – Presidente della Confindustria
– Roberto Maroni – Ministro dell’Interno
– Mario Monti – Presidente dell’Università Bocconi
– Kenneth P. Morse – Founding Managing Director del MIT Entrepreneurship Center; Membro del National Advisory Council on Innovation and Entrepreneurship (U.S. Department of Commerce)
– Amre Moussa – Segretario Generale della Lega Araba
– Wolfgang Münchau – Condirettore del Finacial Times
– Giorgio Napolitano – Presidente della Repubblica Italiana – in diretta, in videoconferenza
– Joaquín Navarro-Valls – Presidente dell’Advisory Board dell’Università Campus Bio-Medico di Roma; Presidente della Fondazione Telecom Italia
– Tommaso Padoa Schioppa – Presidente di Notre Europe
– Corrado Passera – Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo
– Shimon Peres – Presidente dello Stato d’Israele
– Charles David Powell – House of Lords, UK
– Federico Rampini – Editorialista del quotidiano la Repubblica
– Marco Reguzzoni – Camera dei Deputati
– Jonas Ridderstråle – Visiting Professor presso la Ashridge Business School (Regno Unito); Scrittore ed esperto di business
– Gianni Riotta – Direttore del quotidiano Il Sole 24 Ore
– Sergio Romano – Editorialista
– Nouriel Roubini – Professore presso la Economics and International Business, Stern School of Business, della New York University, USA
– Card. Camillo Ruini – Presidente del Comitato per il Progetto Culturale della Conferenza episcopale italiana
– Elena Salgado – Ministro spagnolo dell’Economia e delle Finanze
– Wolfgang Schüssel – già Cancelliere Federale dell’Austria
– Hans-Werner Sinn – Professore di Economia e Finanza Pubblica all’Università di Monaco; Presidente dell’Ifo Institut für Wirtschaftsforschung
– Peter Sutherland – Presidente della British Petroleum; Presidente di Goldman Sachs International
– Antonio Tajani – Vice Presidente della Commissione Europea e Commissario Europeo per l’Industria e l’Imprenditoria
– Giulio Tremonti – Ministro dell’Economia e delle Finanze
– Jean-Claude Trichet – Presidente della Banca Centrale Europea
– Edwin Truman – Senior Fellow del Peterson Institute for International Economics
– Matti Vanhanen – già Primo Ministro della Finlandia
– Umberto Veronesi – Direttore dell’Istituto Europeo di Oncologia
– Jimmy Wales – Fondatore di Wikipedia
Ecco qui, un ricettacolo di nomi noti del mondialismo, nella stessa stanza a porte chiuse, con personaggini italiani che guarda caso si trovano sempre sulla cresta dell’onda negli ultimi anni. Spiccano in particolar modo: Monti, Letta, Alfano, Passera, Napolitano, Brunetta e Padoa Schioppa per i politici, ma anche figure importanti della stampa nazionale… se poi volete veramente sganasciarvi da ridere, potete vedere chi altro c’è stato, delle figure di spicco del nostro panoram politico. Si, esatto, anche lui: Gianroberto Casaleggio.
Se vi chiedete perchè ci siano anche nomi di professori vari, invito chi non l’abbia ancora fatto a leggere il nostro dossier sui club mondialisti, la cui appendice evidenzia il ruolo di particolari istituzioni educative nei circoli del potere.
Insomma, potremmo definire il Club Ambrosetti come il nostro piccolo Bilderberg, infatti anche il forum, come i meeting del Bilderberg, si svolge con le regole della Chatham House, ovvero chi partecipa può usare per se le informazioni discusse, ma non può rivelarne la fonte. E’ una regola che serve a far fare comunella a persone che per “facciata”, non dovrebbero neanche parlarsi. In pratica un posto dove vengono date indicazioni e parole d’ordine a chi deve poi andare a fare il teatrino della politica e dell’informazione.
I Quotidiani di oggi ci dicono che Renzi non andrà al forum di quest’anno, perchè preferisce andare a vedere una fabbrica di rubinetti insieme al presidente di Confindustria. Ecco però i membri del suo governo che ci andranno: L’habituè Angelino Alfano (Interno), e Marianna Madia (Pa), Maria Elena Boschi (Riforme costituzionali), Federica Guidi (Sviluppo), Beatrice Lorenzin (Salute), Maurizio Lupi (Trasporti), Pier Carlo Padoan (Tesoro). Tutti i ministeri chiave.
Ma si…Renzi che ci va a fare? Ci pensano i ministri a fare quello che devono fare. Un bel modo di smarcarsi di fronte all’opinione pubblica, o forse, semplicemente, il livello della conversazione è troppo elevato per l’ex sindaco. Per lui meglio una gita, magari con gelatino incluso.
Può interessarti anche: