Parata sobria. Una decisione “sofferta”?
Semplicemente non andava fatta, ascoltando una opinione pubblica molto più saggia, matura ed umana dei suoi governanti.
Viene definita “sofferta” la decisione di ridurre le spese per la parata. Al potere la “paratina” proprio non va giù.
La parata si poteva cancellare tranquillamente. Ma la protervia di questa classe politica non ha voluto ascoltare una opinione pubblica del tutto contraria. Questa presa di posizione marca in modo evidente e ormai irreversibile la distanza tra questi politici e la gente.
Ma perché si ritiene che senza una bella parata militare non si possa celebrare bene la festa della repubblica?
Perché, ci domandiamo, bisogna festeggiare la repubblica con le armi e gli eserciti?
E’ una festa dell’orgoglio militare? Orgoglio di che? Degli eventi che portarono alla formazione della repubblica?
Allora al massimo dovrebbero sfilare solo le formazioni partigiane, che hanno dato una mano agli alleati angloamericani a liberare l’Italia dai nazifascisti. Mi pare che invece le Forze Armate fossero nella stragrande maggioranza monarchiche, con il loro amato giuramento al re. Se fosse stato per loro ora avremmo ancora i Savoia a deliziarci…
Ma soprattutto: che c’entrano le armi?
E’ una festa civile, della libertà repubblicana, che non è stata ottenuta “per conquista” dalle Forze Armate. Gli antichi Romani facevano i trionfi quando vincevano le guerre. Più o meno nelle stesse strade della sfilata militare ora “dimagrita” obtorto collo.
Se proprio dobbiamo festeggiare, allora facciamo sfilare gli artisti, gli scienziati, i contadini, gli operai, gli artigiani, i commercianti, gli imprenditori, i medici, gli infermieri, gli insegnanti, i bambini, le mamme… A fare una bella festa per la loro repubblica.
Il fatto è che questa classe politica confusa la festa alla repubblica l’ha già fatta da un pezzo!
Ora celebra solo il fantasma di una repubblica… prima risucchiata del proprio sangue, e poi diventata uno spettro dato in ostaggio degli eurocrati.
Più una seduta spiritica che una parata…
Noi proponiamo questa:
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