Olimpiadi: tutto bellissimo o tutto sbagliato?
di Fausto Carotenuto
I grandi media presentano le olimpiadi come un evento meraviglioso, lo diffondono certi di una grande audience e di un grande successo.. E di questo meccanismo organizzatori, sponsor e gruppi di manipolazione approfittano per guadagnare, mantenere o acquisire potere, rabbonire la gente con qualcosa che non disturba il potere… Che tiene le masse occupate a seguire eventi sportivi fuori dai problemi dalla vita reale…
Beppe Grillo nel suo blog evidenzia con coraggio questi elementi negativi, parlando delle Olimpiadi come di una “versione smisurata del Colosseo con circences che occupano tutti gli spazi dell’informazione. Un bromuro quotidiano sponsorizzato dalle multinazionali”.
Grillo ha ragione, ed alle sue osservazioni potremmo aggiungere l’uso da parte di forze di manipolazione di particolari forme pensiero, di simboli e archetipi negativi, ecc… Di sollecitazione di bassi istinti di competitività…
Ma c’è qualcosa che manca, sia nei commenti di Grillo che nel modo di esaltare le olimpiadi da parte dei media… Manca la considerazione del fattore umano profondo. Sia quello del pubblico che quello degli atleti…
Perché noi siamo così attratti da questi giochi, perché ci entusiasmiamo? Perché per tanti di noi è un piacere immergerci in questo mondo di imprese o delusioni olimpiche? Cosa ha a che vedere tutto ciò con il senso della nostra vita?
Gli esseri umani hanno bisogno di sognare, di modelli positivi, di entusiasmi legati a qualcosa di chiaro e visibile, connesso al successo di uno sforzo umano…
E questo corrisponde ad un anelito dello spirito, un anelito superiore, che va nella direzione della ricerca del bene e della crescita. Le olimpiadi non presentano direttamente modelli positivi di tipo spirituale, ma in qualche modo in parte vanno in quella direzione. Sia pure in modo confuso e misto a fattori negativi, ci coinvolgono in un qualcosa che dice:
Se ti prepari, ti dai da fare, curi con attenzione il tuo corpo, le tue forze vitali, le tue motivazioni, la tua volontà, i tuoi sentimenti, il tuo equilibrio psichico.. Se hai in mente un obiettivo sul quale allineare tutto te stesso… puoi trasformare questo tuo sforzo in oro…
E’ bello che in grandi numeri l’umanità si entusiasmi per questa capacità umana di conseguire un risultato attraverso uno sforzo che viene premiato…
L’età della coscienza, quella che stiamo vivendo, chiarirà meglio quale è l’oro da raggiungere mettendo in gioco se stessi… Le olimpiadi tengono in qualche modo viva la fiaccola che una strada di autorealizzazione c’è, anche se poi i modi e gli obiettivi saranno tutti da migliorare.
Non importa se in tutto questo circo olimpionico c’è del grigio e del nero. Non fermiamoci a questi aspetti. Critichiamoli, osserviamoli bene.. Evitiamoli… Ma rendiamoci conto del buono che c’è.
Grillo conclude la sua nota dicendo: “Cosa rimarrà dei Giochi Olimpici di Londra? Una vecchia regina che si lancia con il paracadute e un pugno di medaglie da appuntare sul petto della Patria.”
Si, è vero, ma c’è anche dell’altro. Ed è la parte più importante… Come in tutte le vicende umane nulla è del tutto nero o del tutto bianco. Tutto è terreno di evoluzione dinamica.
Sia quella di Grillo che quella dei grandi media del potere sono visioni materialistiche. Che non tengono conto del valore dei sentimenti e dei pensieri e dell’importanza evolutiva delle esperienze interiori che si vivono.
E allora cosa rimarrà di queste olimpiadi? Quello che rimane di tutte le vicende umane… Che le esperienze fatte, fisiche e psichiche, si trasformano in facoltà… Come avrebbe detto un antico iniziato.
In questo caso i nostri entusiasmi, la nostra voglia di bene, l’adesione all’archetipo di un essere umano che è capace con la propria volontà di allineare i propri talenti e di trasformare le proprie esperienze in oro… aggiungono alla nostra anima una maggiore capacità di entusiasmarsi per un percorso positivo. La forma pensiero della possibilità che ognuno può farcela a trasformare le difficoltà in oro, se si impegna veramente, si è rafforzata in tutti quelli che hanno seguito le olimpiadi con partecipazione interiore… E questo aggiunge un qualcosa di positivo al nostro atteggiamento nei confronti della vita.
Alla nostra coscienza poi il compito di fare in modo che in questo percorso gli ostacoli, gli appesantimenti, vengano messi da parte… Comprese le esperienze di elementi negativi così evidenti in una operazione politica, mediatica, commerciale e di potere come le Olimpiadi.
Guardiamo la parte piena del bicchiere, guardiamo il positivo che c’è ovunque e cerchiamo di coglierlo. E’ solo risuonando con quello che l’umanità crescerà. Risuonare solamente con elementi negativi blocca la crescita della coscienza.
E che il positivo sia sparso ovunque, a nostra disposizione, tutto da scoprire e da utilizzare, è il compito quotidiano dell’intelligenza divina. Di quella ci possiamo fidare…