Non fanno neanche più finta

MauroVsStrada

Non fanno neanche più finta

di Enrico Carotenuto

Hanno tutto in mano. E lo sanno. Tanto che i servi di basso rango, quelli visibili, quelli che ballano le coreografie politiche, non stanno neanche più attenti a ciò che dicono e non dicono.

Mi è capitato di guardare uno spezzone del faccia a faccia, nella trasmissione di Santoro,  tra Gino Strada e l’ex ministro della difesa Mario Mauro, il simpaticone che ha comprato quel portento degli f35, l’aereo che è contemporaneamente il più costoso ed il meno valido della storia dell’aviazione militare.

Un confronto impari: da una parte uno strumento del potere che non si è vergognato di dire esplicitamente che lui fa parte di un gruppo che lavora per creare e difendere un sistema mondialista, dall’altra una bravissima persona, che non ha ancora le giuste chiavi di lettura, e che ha attaccato il suo antagonista nel modo sbagliato, preso probabilmente da una forte emozione, ma che in questo modo ha dato scampo al suo avversario.

In quel momento bastava poco per metterlo alle strette, il povero Mauro, che non è un genio. Ma Strada ha perso lucidità, si è fatto prendere dall’odio, e la cosa è finita in rissa verbale da osteria. Dal punto di vista del burattinaio, un finale perfetto: il critico incapace di criticare seriamente e di fare una figura migliore del soldatino, ma soprattutto il completo silenzio sulle reali debolezze della linea del burattinaio.

Peccato, perchè Strada era partito bene, chiedendo a Mauro: -“chi è il nemico?” “qual’è il nemico così avanzato tecnologicamente che dobbiamo combattere spendendo centinaia di miliardi?” – che è una domanda fondamentale, che noi di Coscienzeinrete poniamo fin dall’inizio delle nostre pubblicazioni. Domanda al quale Mauro non poteva certamente rispondere la verità (che il nemico siamo noi, che gli apparati enormi e le armi servono a controllare noi), il povero ex-ministro  è stato quindi costretto a lanciarsi in una fantasmagorica quanto improbabile balla, parlando di querra tra Cina e Giappone, che sta per scatenarsi, questione di giorni, all’insaputa di tutti (sigh!)

Dopodichè Mauro getta la maschera, e dice :“forse non è chiaro…noi siamo dentro a un “principio”, che è quello di una società globale, in cui noi svolgiamo un ruolo, e lo esercitiamo insieme ad altri che con noi condividono questa reponsabilità. PIACCIA O NO, noi siamo dentro un “principio” che è quello di pensare di poter gestire, come GOVERNO DEL MONDO, le vicende del mondo”

E qui il povero Strada è rimasto spiazzato, o forse gli manca quel pizzico di “malizia” che serve ad intendere una frase del genere nella sua intierezza, e si è buttato in una diatriba sulla costanza delle spese militari. Credo che a Mauro non sia parsa vera tanta grazia.

Gino Strada, io ti voglio bene, per me sei un eroe, ma qui hai toppato alla grande! Ma come? Mauro ti offre la sua stessa testa su un piatto d’argento, e tu gliela reincolli? 

Scusate lo sfogo. Spiego meglio.

MauroVsStrada3Mauro dichiara che “noi (noi chi? Gli italiani? Un certo gruppo massonico? Noi prodi aviatori? Noi figli di un dio minore? NOI CHI?) siamo dentro ad un PRINCIPIO (ah, non siamo dentro una Repubblica democratica fondata sul lavoro, ecc, come da Articolo 1 della Costituzione? Che forma giuridica è un principio, che tipo di entità sarebbe? E QUANDO MI AVETE CHIESTO DI ADERIRE? E poi, IL PRINCIPIO DI CHI? Anche io ho dei principi, se trovo degli altri che la pensano come me, diventa legge automaticamente, anche se siamo il 2%? Trovo dei ministri disposti a fregarsene del mandato, e fare quello che chiedo io?) che PIACCIA O NO (è così, baby, fattene una ragione…) e che in base a questo principio noi dobbiamo ESSERE E GESTIRE IL GOVERNO DEL MONDO“.

Strada, ma non gli potevi chiedere CHI SONO? CHI LA PENSA COME LUI? QUALI SONO GLI ORGANI DECISIONALI? CHI HA DECISO IL RUOLO CHE GIOCHIAMO NOI? DI CHI E’ IL MALEDETTO PRINCIPIO? Non gli potevi dire, che so: “MA TU HAI FATTO IL MINISTRO DEL GOVERNO ITALIANO, O DI QUESTO FANTOMATICO GOVERNO MONDIALE?” 

E COME FUNZIONA QUESTO GOVERNO MONDIALE? E’ una democrazia? Si vota? C’è il Re? Il Duce? Il Lider Maximo? A chi risponde questo governo mondiale? E soprattutto, se un ministro della Repubblica Italiana lavora per il “Governo Mondiale”, non andrebbe arrestato per ALTO TRADIMENTO?

Ma a voi ve l’hanno chiesto se volevate smettere di essere cittadini italiani per diventare cittadini del “governo mondiale”? A me no.

Per carità, potrebbe anche starmi bene, ma vorrei sapere come funziona, quali sono le strutture, qual’è la voce in capitolo dei cittadini…

Tutto questo e molto altro si poteva controbattere all’incauta (o strafottente?) dichiarazione di Mauro. Strada, che mi combini? Ti sei messo a quantificare la spesa militare…

MauroVsStrada1Dopodichè, non riuscendo a fare breccia (e per forza, Mauro su una cosa sola poteva essere realmente preparato: a controbattere i numeri con i numeri.), il caro Gino ha finalmente fatto una mossa decente, dicendo che le limitazioni alla nostra sovranità descritte nell’articolo 11 fanno riferimento all’ONU, e non alla NATO, dato che la NATO non è un organizzazione internazionale rivolto alla ricerca della pace e della giustizia tra le nazioni, ma un esercito, e che quindi abbiamo fatto guerre che non dovevamo fare, in barba alle decisioni dell’ONU. Ecco, li Mauro non ha saputo cosa dire, perchè non poteva assolutamente difendere la sua posizione, ma a togliere dall’imbarazzo l’ex ministro ci ha pensato Santoro, che ha prontamente sviato l’argomento sull’Afghanistan (ma Santoro da che parte sta? :D), e li il buon Gino, probabilmente sopraffatto dalla rabbia provocata dagli orrori che gli è toccato vedere in quel paese, non ci ha visto più.

Infatti Mauro li si è giocato la carta per eccellenza dei fautori del nuovo mondialismo: l’undici settembre. Scontato.

Ma Strada, invece di distruggerlo con poche semplici parole, si è arrabbiato e l’ha buttata sul personale, facendo in questo modo scadere le poche argomentazioni valide che aveva portato fin li.

Eppure ci voleva poco. Bastava rispondere all’ex ministro così: “Ammesso che l’undici settembre sia come ce lo hanno raccontato (e già qui, occorre mettersi delle grandi fette di prosciutto sugli occhi), mi spiega, caro ex-ministro, in quale modo un milione di morti in Iraq, e centinaia di migliaia in Afghanistan hanno reso giustizia a tremila morti a New York?”

Quale è il meccanismo di compensazione? Mille morti di Baghdad cancellano un morto a New York?

Che peccato, caro Strada. Occasioni del genere non capitano tutti i giorni.

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fanno

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