Massone chi?
di Enrico Carotenuto
Da morire da ridere la querelle scatenata tempo fa da Ferruccio De Bortoli sul Corriere della Sera, e ripresa proprio ieri dallo stesso De Bortoli il quale a Cesenatico durante una lezione della Scuola di Politiche fondata lo scorso autunno proprio da Letta, e intitolata a Beniamino Andreatta, avrebbe detto: “Su vicende bancarie Etruria, Siena, si sente odore di massoneria“.
Ci complimentiamo con l’ineffabile giornalista per la perspicacia dimostrata. Toh! Chi avrebbe mai pensato che la massoneria c’entrasse qualcosa con Monte Paschi e Banca Etruria?
Quale prodigio di deduzione logica ha portato a questa inquietante scoperta?
Letta, evidentemente colpito da una verità che gli era sfuggita fin ora, non ha potuto fare a mento di ritwittare.
Comprensibile.
Chissà come l’hanno presa gli amici di Letta…
Ma andiamo oltre.
Dunque, abbiamo l’ex direttore del Corriere della Sera, posizione che come è noto si acquisisce per esclusivi meriti professionali, che parla ad una convention in una scuola di politica fondata da Letta, rampollo di una famigliola qualunque con le scarpe in entrambi i rami della politica italiana e le mutande saldamente in Vaticano, che è intitolata a Beniamino Andreatta, figura chiave nella svendita della sovranità italiana al capitale internazionale (che notoriamente non ha nulla a che fare con combriccole massoniche, vaticane, o massonico-vaticane).
Chissà, magari è stata l’atmosfera che si respirava in sala ad aver scatenato la folgorante intuizione di De Bortoli?
Fatto sta che senza di lui, nessuno avrebbe mai osato immaginare un coinvolgimento massonico in qualsivoglia vicenda bancaria.
Finalmente una pietra miliare.
Certo, i malpensanti potrebbero credere che una predica da cotanto pulpito altro non sia che l’ennesima scaramuccia tra piramidi, un puntare il ditino sulle schifezze di una parte ben specifica della “massoneria”, quella degli altri, nel millenario gioco del divide et impera. I malpensanti potrebbero anche indignarsi per il fatto che certi bei tomi, con le loro alzate d’ingegno mediatiche, ancora li scambino per vacche con l’anello al naso, e pretendano di portarseli a spasso a piacimento.
Meno male che i malpensanti sono ancora relativamente pochi. Meno male per i bei tomi di tutte le piramidi, ovviamente.
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