Ma questi per chi lavorano?
di Fausto Carotenuto
Avevamo detto che questo era uno dei peggiori governi che potessero capitarci. Con una larghissima maggioranza che sostiene la lobby di potere europeista e mondialista senza alcuna opposizione alle sue mire.
Ieri abbiamo commentato la nefasta intenzione del neoministro della Difesa di continuare a comprare gli F35. Oggi diamo qualche altra notizia sulle intenzioni del signor Mauro, ciellino DOC, che per il PDL ha svolto per anni il compito di vicepresidente del Parlamento Europeo. E che è prontamente salito sulla navicella europeista dei montiani. Ricevendone in premio un importante ministero come quello della Difesa.
E’ sempre lui che vuole comunque andare avanti anche con il MUOS, il sistema USA di antenne nefaste che minaccia di distruggere natura e corpi nella zona di Niscemi, in Sicilia, per consentire agli americani di muovere droni ed altre diavolerie nel controllo militare del mondo. Un sistema contro il quale l’opinione pubblica siciliana si è sollevata, inducendo la regione Sicilia a cancellare le autorizzazioni alla realizzazione del progetto americano. Cancellazione ovviamente impugnata dal Ministero della Difesa Italiano, attento in via prioritaria alle esigenze americane, e non a quelle delle mamme siciliane.
Ma non basta, il ministro dice che dobbiamo essere pronti a partecipare a imprese militari in giro per il mondo (alla faccia della nostra Costituzione che dice il contrario). E il suo Capo di Stato Maggiore della Difesa confessa apertamente che l’acquisto di sofisticati e costosi equipaggiamenti militari come gli F-35, serve non tanto per la difesa del territorio quanto per essere pronti ad imprese militari all’estero con un grado di efficienza paragonabile agli altri Paesi di punta dello schieramento NATO. Ecco cosa dice: “Servono maggiori investimenti non per ragioni di sicurezza nazionale, ma per non perdere il prestigio derivante dalla partecipazione alle missioni all’estero”
Ecco cosa invece avevano scritto i costituenti all’art.11: “ L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”
Mmmmmm… ci ricorda qualcosa. C’era uno che faceva la guerra per questioni di prestigio.
Ah, ecco, era Mussolini, con la famosa frase: “Mi basta qualche centinaio di morti per sedere al tavolo della pace”, e poi, come dice lo storico Denis Mack Smith, si fece pure male i conti, provocando un disastro immane e rimettendoci le penne. Altro che pace.
Ma questi per chi lavorano? Certamente non per noi, non per la gente normale, che vuole pace vera, che ha bisogno di risorse per la salute, per l’economia, per la cultura. Che non ha bisogno di andare a fare le guerra in giro per il mondo… che non sente proprio il bisogno di affermare un “prestigio” internazionale fondato sulle armi.
Ma una volta non esportavamo cultura? Non era questo il nostro prestigio?
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