Ma per quale motivo ora Grillo e Casaleggio trattano con Renzi?
di Fausto Carotenuto
E perché con Bersani non potevano?
Con Bersani potevano contribuire a formare un governo condizionato, come maggioranza, dal 5stelle in molte delle sue scelte. Potevano anche chiedere ministri, sottosegretari, ecc…
Non lo fecero perché il PD era fatto di “lestofanti” dei quali non ci si poteva fidare.
Così contribuirono esultando a far affondare Bersani. Nulla di male… nemmeno noi amiamo particolarmente quell’orrido PD.
Ma ora hanno cambiato completamente linea. Come se avessero cambiato occhiali e vedessero una situazione del tutto diversa, addirittura un PD diverso. Mentre noi lo vediamo sempre uguale, se non peggio… vista la crescente influenza gesuito-massonica.
E così nelle ultime settimane è miracolosamente venuto fuori che il M5s si può fidare proprio di quegli stessi “lestofanti” e trattare con loro. E perché?
Perché sono guidati da Renzi. Questa è l’unica differenza.
Quella che sembrava una scelta etica, forse politicamente opinabile ma del tutto legittima, si è sciolta come neve al sole.
Il PD non è cambiato: è fatto degli stessi deputati e senatori. E Renzi non ha alcuna legittimità popolare maggiore di Bersani – come afferma Grillo (per Renzi alle europee ha votato il quaranta per cento di votanti che erano in tutto il 58%, vale a dire circa il 23% dei corpo elettorale).
Ma una notevole differenza c’è: ora il governo Renzi la maggioranza ce l’ha già, mentre Bersani non riusciva a metterla insieme. E quindi Renzi non può essere influenzato granchè nelle sue scelte dal 5stelle, come invece sarebbe accaduto per Bersani.
Così, invece di poter influenzare il governo, ora al 5stelle non rimane che accettare o non accettare i diktat di Renzi.
Vuole trattare con il 5stelle senza interrompere gli accordi con Berlusconi?
Grillo dice Si.
Renzi vuole la diretta streming, nella quale lui è nettamente vincente rispetto al povero Di Maio?
Grillo dice Sì
Vuole risposte scritte di disponibilità a tutti i suoi dieci punti?
Grillo dice Si
Prima, con Bersani, il 5 stelle poteva essere determinante e poteva influenzare i programmi e la composizione del governo e non lo ha fatto.
Ora può solo dire sì o no e dice sì. Poco conta che siano “condizionati”. Sono risposte positive date a quegli stessi ai quali “non si poteva credere” prima… dei quali assolutamente non ci si poteva fidare.
Pare quasi che il 5stelle proprio non voglia essere in condizione di influenzare veramente le scelte e i programmi del governo.
Ha partecipato a fare fuori Bersani per sostituirlo con Renzi. Con Bersani i 5stelle potevano essere determinanti, con Renzi sono solo accessori. Se dicono no non è che poi cambi granchè. E fino ad ora la loro opposizione ha portato al grande “inciucio” che ha aperto la strada a Letta e poi a Renzi.
Proprio un bel capolavoro di sagacia politica.
In effetti, a ben guardare, la sagacia politica c’è, ma non quella apparente di Grillo, bensì quella nascosta di chi controlla da dietro le quinte sia il PD che il 5Stelle. Di chi controlla maggioranza e opposizione per tenere in piedi un teatrino che tutto fa tranne che salvare la nostra sovranità ed impedire la perdita di identità e di libertà in seno al superstato europeo. Un teatrino che vuole una opposizione che può anche essere vociante sui grandi temi che interessano la coscienza, ma purchè sia poi incapace di condizionare un qualsiasi governo per influenzare in senso positivo le attività di governo. Sia in Italia che in Europa.
Ecco la politica perseguita dal duo di testa del 5stelle: organizzare una opposizione che strilla e spaventa per compattare gli altri, che declama i buoni temi proprio perché da quella declamazione per reazione non vengano fuori modifiche legislative e orientamenti di governo tali da infastidire i grandi poteri di manipolazione. Una opposizione funzionale al potere. Vociante, ma sostanzialmente inefficace.
Ora qualsiasi cosa farà Grillo sulla riforma elettorale non cambierà la realtà di un provvedimento fatto per ridurre il ruolo della politica. La riforma doveva solo occuparsi di eliminare l’orrido “porcellum”, ed invece tende a depotenziare i meccanismi di rappresentatività.
E adesso, siccome nella maggioranza ci sono problemi interni ad approvare i diktat di Renzi…. arriva il 5Stelle in soccorso. Rendendo secondaria e inefficace la fronda interna al PD. In pratica – pur urlando e facendo teatro – il 5stelle sta per ora facendo da stampella a Renzi e Berlusconi.
Ma vedremo come andrà… Nemmeno per Grillo e Casaleggio è facile sostenere Renzi senza perdere la faccia. Potrebbero anche ritrarsi…
Dispiace per i tantissimi ragazzi pentastellati che ci credono e che vengono giornalmente presi in giro. I loro temi nazionali ed internazionali veri, quelli importanti (che sono anche i nostri temi) non verranno mai attuati, perché il duo di testa li ha rinchiusi in un ghetto. Uscirne solo per dire sì a Renzi e rafforzarlo ulteriormente è un vero e proprio tradimento dei loro ideali.
Speriamo che dove lavorano ai livelli locali riescano a farlo in modo indipendente e proficuo per loro e per tutti. In fondo quello che conta non sono i movimenti o i partiti, ma gli esseri umani che li compongono. E se hanno voglia di bene o no. Nel 5stelle ce ne sono tanti con questo impulso del tutto genuino.
A loro auguriamo “libertà”, prima di tutto interiore.
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