Lannutti, Grillo e… Goldman Sachs
di Fausto Carotenuto
Qualche mese mi sono trovato ad un convegno con il sen. Elio Lannutti, e grande è stata la mia sorpresa nell’ascoltare un senatore che non solo parlava chiaro, ma aveva compreso molte cose che gli altri parlamentari fanno finta di non sapere o non vogliono sapere. Ma la sua formazione è diversa: viene da forti battaglie per la difesa dei consumatori, in quanto presidente dell’Adusbef. Con una particolare conoscenza del sistema finanziario e dei suoi effetti nefasti. E’ amico di Beppe Grillo che ha curato la prefazione di un suo libro intitolato “La Repubblica della Banche”. Ha lasciato il gruppo parlamentare dell’IDV perché stanco della politica di Di Pietro di imbarcare nel partito familiari, intrallazzatori e tipi strani. Ora è indipendente. Ho pensato di segnalarlo come un raro caso di parlamentare che mostra rettitudine e consapevolezza.
Ecco qualche sua frase pubblicata recentemente sul blog di Grillo:
“Questa politica che ha portato il Paese sull’orlo del precipizio e della bancarotta, al punto da avere avuto bisogno di un commissario, di un tecnocrata, che risponde al nome di Monti, un commissario scelto dalle tecnocrazie, da Goldman Sachs, nel gruppo Bildeberg, per commissariare l’Italia e cedere quella residua sovranità. Voglio ricordare che la sovranità in Italia, lo prevede la Costituzione, appartiene al popolo, invece noi la cediamo ai tecnocrati, agli oligarchi, ai cleptocrati europei e i cittadini restano in balia di se stessi, i giovani non trovano lavoro, abbiamo una disoccupazione che è la più elevata, soprattutto a livello giovanile, abbiamo un Paese allo sbando e come si può fare per rimediare? Solo al basso, solo dai cittadini che si organizzano, perché la gente non crede più ai ladri, ai mariuoli, ai faccendieri.”
IL sen Lannutti ora sostiene lo sforzo di Grillo, nella speranza che possa riuscire a spezzare queste catene casta-eurocrati. E spera che anche Di Pietro, abbandonati gli intrallazzatori, si unisca a questo progetto.
Il problema è che il progetto per funzionare deve prendere la maggioranza. Altrimenti il terrore che l’onda grillina sta generando viene usato per consolidare ancora di più un quadro politico che sia compatto nel favorire la cessione di sovranità voluta da quei poteri che lo stesso Lannutti individua nelle espressioni Bildeberg, Godman Sachs e Monti.
Questo bisogna saperlo.
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