Immuni? Quanto e a cosa? Comilva attiva il portale sulle analisi anticorpali degli italiani
di Enrico Carotenuto
L’iniziativa è dell’associazione Comilva: un portale web per raccogliere le analisi anticorpali dei cittadini che vogliono aderire al progetto di raccolta dati. «Per avere delle risposte sul piano pratico circa l’efficacia di più vaccini nel produrre anticorpi specifici e, possibilmente, la durata di tale efficacia nel corso del tempo» spiegano dall’associazione.
«Questo progetto interessa potenzialmente tutti: vaccinati, parzialmente vaccinati, non vaccinati» spiegano dall’associazione Comilva sul portale web che è stato attivato, studioanticorpali.it .
«Qui non stiamo discutendo di alcuna posizione ideologica pro o contro le vaccinazioni: vogliamo semplicemente avere delle risposte sul piano pratico circa l’efficacia di più vaccini nel produrre anticorpi specifici e, possibilmente, la durata di tale efficacia nel corso del tempo – si legge sul sito – Per contro, vogliamo anche comprendere quale sia la dimensione della protezione conferita dall’immunità naturale verso specifiche malattie infettive per le quali i soggetti non sono stati sottoposti ad alcun trattamento di profilassi vaccinale».
Studio osservazionale a partecipazione volontaria
«Il progetto Studio Anticorpali è uno studio osservazionale basato sulla partecipazione volontaria di soggetti della popolazione vaccinata e non: si propone di ottenere un quadro descrittivo dello stato immunitario di tali soggetti rispetto ad alcune malattie infettive tramite la misurazione del relativo titolo anticorpale. Tale indagine si configura come uno studio pilota per avviare in seguito una ricerca più estesa – spiegano ancora da Comilva – E’ uno studio trasversale tramite il quale si vogliono ottenere informazioni per formulazione di ipotesi di lavoro che costituiranno la base di future ricerche: indubbiamente i dati raccolti potranno fornire informazioni preliminari di notevole interesse».
«Cosa si cerca e perché»
«Dalla letteratura scientifica sappiamo che le risposte immunitarie note sono la Th1 e la Th2. La risposta Th1 è conosciuta come il braccio cellulo-mediato, mentre la risposta Th2 è nota come il braccio umorale o anticorpale – continua l’associazione – La misura degli anticorpi riflette, quindi, solo una certa forma di immunità ma non rappresenta una correlazione perfetta. Il beneficio di misurare solo la risposta umorale per determinare l’efficacia del vaccino è che l’informazione si può ottenere facilmente con un esame del sangue. Se si riscontrano gli anticorpi specifici, si presume che la persona in questione possa essere immune e protetta contro quell’infezione. Se l’ipotesi è che l’immunizzazione della “comunità” si ottiene attraverso la vaccinazione, allora sembra semplice verificarlo attraverso la prova che ognuno abbia acquisito un adeguato livello di anticorpi».
«L’obiettivo realistico è quello di raccogliere un numero sufficiente di dati per poter dare un quadro significativo della situazione generale – si legge ancora sul sito – Oggi la comunicazione diffusa dalle fonti ufficiali associa la vaccinazione alla sicurezza e, viceversa, la non vaccinazione al pericolo. In entrambi i casi non ci sono strumenti per una verifica oggettiva di queste affermazioni. Anche i decisori politici si interrogano su come intervenire per garantire alla popolazione le migliori tutele in questa direzione: noi vogliamo contribuire a queste discussioni fornendo degli strumenti di verifica – per quanto preliminari e meritevoli di approfondimento – nella migliore logica che presiede ai controlli di qualità di ogni processo, ovvero la logica PDCA (Plan-Do-Check-Act) ovvero il ben noto Ciclo di Deming. Il legislatore italiano ha di fatto Pianificato (Plan=Pianificare) una revisione dei protocolli vaccinali che sono stati resi obbligatori attraverso l’Azione (Do=Fare), approvando la legge 119/17. Ora, a queste fasi, è necessario far seguire quella di Controllo (Check=Controllo) e quindi l’eventuale implementazione di Azioni Correttive (Act=Agire)».
Sul portale attivato da Comilva, QUI, è possibile registrarsi e partecipare.