Guerra tra bande mondiali: quando Ratzinger ammoniva contro l’uso scorretto dei vaccini.
di Enrico Carotenuto
Piccola prefazione.
Chi pensa che il mondialismo abbia una sola anima, si sbaglia di grosso. Il controllo dei “poteri oscuri” viene sempre, immancabilmente esercitato attraverso il divide et impera. La storia umana è talmente piena di esempi, che non vale neanche la pena di discuterne. Perciò si può dire che, sebbene il mondialismo sia una “spinta” realizzativa impartita alle due principali piramidi di potere trasversale del mondo, il come, il quando ed il chi sono oggetto di feroce contesa. Contesa che costituisce il divide.
Antefatto
Nei nostri articoli ci riferiamo spesso alle due piramidi più potenti descrivendole come “opusdeista-massonica” e “gesuito-massonica” perchè il riferimento alla fertilizzazione incrociata delle due principali strutture di potere globale (Chiesa Cattolica e Massoneria) può rendere più chiara al lettore non solo la composizione generica, ma anche la natura mutevole e trasversale di queste connessioni. Infatti fino a non molto tempo fa l’immaginario comune era che le due istituzioni formali (Chiesa e Massoneria) fossero impermeabili l’una all’altra e mutualmente esclusive. Un altro modo, meno accurato, di descrivere le due strutture reali potrebbe essere quello di chiamarle “piramide di destra” e “piramide di sinistra”, ma questo può essere ancora più fuorviante per via delle connotazioni storico-politiche che vengono associate alle parole “destra” e “sinistra”. Forse una descrizione più precisa della vera diversità tra le due strutture può essere questa: Una esercita il potere sfruttando gli egoismi personali di tutti i componenti (dalla base, ovvero noi, la gente comune, su fino ai vertici visibili e semi-visibili); l’altra lo esercita cavalcando i buoni sentimenti di tutti i componenti. L’alternanza tra queste due modalità di manipolazione, favorita da chi governa entrambe, compone il tessuto storico-politico di cui facciamo esperienza, magari anche solo vedendo e criticando le azioni di quei gradini molto bassi che ci vengono dati in pasto sotto forma di leader politici, massonici, ecclesiastici, economici, e quant’altro.
E’ opportuno ricordare sempre che nessuna delle due è migliore dell’altra. Sono due espressioni ugualmente orribili del potere. Sono solo due modi diversi di imbrigliare l’animo umano e piegarlo al proprio volere.
In questa ottica le incredibili dimissioni di un Papa di un certo tipo, seguite dall’elezione di un Papa del tutto diverso, hanno un valore simbolico ben chiaro.
Quindi non sorprende che l’elezione di Bergoglio sia avvenuta dopo che altre posizioni di potere (minore) in giro per il mondo fossero state assunte tutte o quasi da persone provenienti da scuole gesuite, o chiaramente legate alla manipolazione dei buoni sentimenti. Della UE è fin troppo facile parlarne: Juncker ha persino ammesso candidamente che lui, Draghi e Barroso sono di estrazione gesuita. Anche se si è guardato bene dal fare altri nomi, che però è facilissimo identificare visto che i curricula al giorno d’oggi sono quasi tutti on-line. (Chi si vuole divertire/deprimere, faccia pure.)
Negli USA l’elezione di ObamaNobelPreventivo non ha bisogno di molti approfondimenti, senza stare a guardare le persone di cui era circondato (altro esercizio interessante), basta guardare il record: più bombardamenti e assassini con lui che con i più feroci repubblicani. Se non è manipolazione dei buoni sentimenti questa…
Per approfondimenti su ONU e strutture correlate, si può dare un’occhiata al nostro Dossier sui Club Mondialisti: l’appendice contiene una serie di nomi e curricula che rendono molto chiari certi legami.
Quindi, dopo decenni in cui la struttura dominante era stata quella dello sfruttamento degli egoismi (del fascismo e del nazismo, e quindi – dopo la parentesi di Giovanni XXIII – degli scandali di Marcinkus, Sindona, Calvi, della copertura dei pedofili, ecc.), l’elezione di Bergoglio ha segnato la definitiva consacrazione, o volendo il “Risiko!” momentaneo della struttura che cavalca, deviandoli, i buoni sentimenti.
Ovviamente gli avversari non sono “morti” del tutto. Questo non viene mai permesso. Sono solo temporaneamente sotto schiaffo, zavorrati dei loro stessi egoismi, che nel tempo hanno fornito innumerevoli armi di ricatto ai loro avversari. La principale arma in mano ai gesuiti, in questo momento storico, sembra essere la pedofilia, che guardacaso spunta fuori anche nella più più recente delle bagarre vaticane intorno al controllo dello IOR. Ma spunta fuori ovunque, da anni. Ovunque sia utile per qualcuno, mentre molta altra pedofilia rimane ben nascosta.
Analisi del soggetto specifico
Gli avversari, come si diceva, non sono morti, ma hanno ancora in mano sacche di potere enorme. In alcuni ambiti possono tuttavia muoversi molto poco, e poco apertamente. Ogni tanto esce fuori qualche timida protesta contro Bergoglio, come i manifesti esposti in mezza Roma, o reclami più o meno ufficiali da parte di certi ordini o gruppi di vescovi e cardinali. Ovviamente il mondo dell’informazione è controllatissimo ed infiltratissimo, anche se – ironia della sorte – coloro che fanno informazione spesso non sanno neanche di farlo per conto di qualcuno. Ma anche nei media il dominio di una piramide non significa la morte dell’altra. Ci sono quindi ancora settori dell’informazione mainstream che non sono del tutto asserviti ad una fazione, e allo stesso modo ci sono parti dell’informazione alternativa, che danno addosso a Bergoglio, o ci dicono quanto fosse bravo Ratzinger. E’ dal confronto/scontro tra queste anime dell’informazione che informazioni importanti vengono alla luce. Quando una parte tira fuori lo sporco dell’altra.
Alla luce di quanto è stato esposto finora, risulta quindi interessante un articolo apparso su “InformarexResistere” in cui si parla di quando Ratzinger, ancora cardinale, scrisse la prefazione ad un libro di un noto scienziato cattolico che si scagliava contro la politica iper-vaccinista dell’OMS (ovvero dell’ONU). Struttura evidentemente caduta nelle mani della piramide opposta ben prima del soglio pontificio (Vedi appendice Dossier), che il futuro Papa accusa di voler “ridurre il numero dei commensali alla tavola dell’umanità”.
Nel tempo è stato interessante vedere l’evoluzione dell’informazione offerta da InformarexResistere: in principio era uno dei maggiori siti d’informazione critica e alternativa, mentre ora veleggia in modo evidente verso posizioni sempre più catto-reazionarie, che non avrete difficoltà ad affiliare, se siete giunti fin qui nella lettura. Quindi anche per leggere l’articolo che riportiamo più in basso è necessario inforcare i giusti occhiali, per poter finalmente filtrare non tanto i raggi UVA, ma ciò che è al centro della questione dalle colorazioni di una e dell’altra parte.
Traccia
Per questo, come esercizio, stavolta non proporremo una spiegazione dell’articolo che riportiamo, ma lasceremo il lettore alle proprie deduzioni, possibilmente tenendo a mente le seguenti domande:
1) Se si spogliano gli orpelli di parte, inclusa la morale cattolica e l’allarmismo di cui è intriso, quali sono le notizie realmente riportate nell’articolo?
2) Perchè l’articolo ha questo formato? Su cosa fa leva? A chi è mirato? Chi l’ha scritto?
3) La notizia ha a che vedere con i miei interessi o quelli dei miei cari?
4) Posso farci qualcosa?
Chi vorrà porre delle domande o commentare la propria tesi, sarà benvenuto a farlo con un commento sulla nostra pagina facebook.
Ecco l’articolo in questione. (fonte: https://www.informarexresistere.fr/quando-il-cardinale-ratzinger-era-contro-le-vaccinazioni-delloms/)
Quando il Cardinale Ratzinger era contro le vaccinazioni dell’OMS…
Oggi in Italia la Chiesa sembra il braccio destro del Governo di Gentiloni e della Ministra Lorenzin, eppure non bisogna andare molto indietro nel tempo per scoprire che i vertici cattolici non sono sempre stati d’accordo con le vaccinazioni.
Nel 1997 il Cardinale Ratzinger, che otto anni dopo sarebbe diventato Papa, firmava la prefazione a un libro di Michel Schooyans che, per chi non lo conoscesse:
«è un filosofo, teologo e presbitero belga dell’arcidiocesi di Malines-Bruxelles. È anche professore presso l’Université Catholique de Louvain, visiting professor in varie università americane, ex professore presso l’Università Cattolica di San Paolo. Schooyans ha scritto molti libri di filosofia politica e ha condotto numerose missioni nel Terzo mondo. È membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali del Vaticano, del Royal Institute of International Relations a Bruxelles, dell’Institut national d’études démographiques a Parigi e del Population Research Institute di Washington».
Nel 2000 è uscito in Italia, per San Paolo Edizioni, il suo libro Nuovo disordine mondiale. La grande trappola per ridurre il numero dei commensali alla tavola dell’umanità, che oggi, purtroppo, è fuori catalogo.
Solitamente, quando si accetta di scrivere la prefazione a un’opera, si è d’accordo con i contenuti che quell’opera espone. E la bella prefazione di Ratzinger al testo di Schooyans non sembra fare eccezione. Citiamo le parole dell’uomo che oggi è Papa emerito (la versione completa la potete trovare sul sito ratzinger.us):
«Questi tentativi [di costruire il futuro] stanno assumendo una configurazione sempre più definita, che va sotto il nome di Nuovo Ordine Mondiale; trovano espressione sempre più evidente nell’ONU e nelle sue Conferenze internazionali».
Il Nuovo Ordine Mondiale, perseguito da potenti organizzazioni internazionali come l’ONU, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, e come l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che è un’agenzia speciale dell’ONU, si occupa anche del problema demografico. Il Cardinale Ratzinger spiega:
«Questa filosofia […] propone delle strategie per ridurre il numero dei commensali alla tavola dell’umanità, affinchè non venga intaccata la pretesa felicità che taluni hanno raggiunto. La peculiarità di questa nuova antropologia, che dovrebbe costituire la base del Nuovo Ordine Mondiale, diventa palese soprattutto nell’immagine della donna».
In alcuni passaggi il Papa emerito è stato profetico, considerando che la teoria gender è divenuta famosa solo negli ultimi anni e di certo nel 1997 nessuno ne aveva mai sentito parlare:
«la donna deve essere liberata, in modo particolare, da ciò che la caratterizza, vale a dire dalla sua specificità femminile. Quest’ultima viene chiamata ad annullarsi di fronte ad una “Gender equity and equality”, di fronte ad un essere umano indistinto ed uniforme».
Quindi la sfemminilizzazione come strumento per il controllo demografico? Sì, ma non solo. Più avanti Ratzinger cita il capitolo 6 del libro:
«Come può un’ideologia lugubre, che raccomanda la sterilizzazione, l’aborto, la contraccezione sistematica e persino l’eutanasia come prezzo di un pansessualismo sfrenato, restituire agli uomini la gioia di vivere e la gioia di amare?».
Sterilizzazione? E come avviene, secondo l’autore del libro questa sterilizzazione che il Cardinale Ratzinger sentì il bisogno di citare nella prefazione? Leggiamo a pagina 17:
«Accanto alla pillola abortiva vengono condotte da vari anni ricerche per la messa a punto di vaccini che evitano la possibilità di una gravidanza. Anche queste ricerche beneficiano di sostanziali appoggi, che vengono in modo particolare dall’Organizzazione mondiale della sanità e dagli Stati Uniti. Informazioni di vario genere e tuttavia convergenti permettono di affermare che queste ricerche sono già entrate in una fase di sperimentazione su vasta scala. Tra i paesi vittime di queste campagne di sperimentazione figurano le Filippine, il Nicaragua, il Brasile e il Messico».
Già vent’anni fa l’OMS si permetteva di sterilizzare le donne attraverso le vaccinazioni? Non ci risulta che l’OMS abbia mai denunciato Michel Schooyans per questa affermazione gravissima e quindi possiamo acquisirla come un dato.
A pagina 256 l’autore rincara:
«Disastrosi per la donna e, ovviamente, per il bambino concepito sono anche i preparati chimici abortivi e i vaccini antigravidanza».
Il Cardinale Ratzinger era a conoscenza di queste squallide pratiche e, firmando la prefazione a un’opera del genere, le condannava duramente. Invece oggi sembra che la Chiesa non si ponga più tanti problemi, almeno in Italia.
Eppure ci sarebbero buoni motivi per credere che la sperimentazione che già due decenni fa veniva portata avanti in vari paesi del mondo, all’insaputa dei vaccinati, sarebbe potuta arrivare anche in Italia, almeno a giudicare dai dati che riguardano la sterilità e l’infertilità delle coppie.
Su questo articolo de La Stampa del 2015, si parlava del 30% delle coppie italiane che non riescono ad avere un figlio. Ma tranquilli, i vaccini non c’entrano niente, anzi ci salvano la vita dalle pericolosissime epidemie di varicella. Fidiamoci dell’OMS dei politici e della nuova Chiesa compiacente.
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