Grillo reprime i grillini romani rei di lesa maestà, alla faccia della democrazia…
di Fausto Carotenuto
Il candidato romano a sindaco del 5 Stelle, avendo ricevuto l’offerta dal sindaco del PD Marino di indicare un Assessore alla Sicurezza che fosse donna, esperta, non necessariamente del 5 Stelle, ha chiesto alla Rete romana degli attivisti del 5 Stelle di decidere se rispondere positivamente o meno, senza per questo fare alleanze di governo della città con il PD.
La votazione è cominciata sul sito del 5 Stelle romano. Grillo è intervenuto dicendo che non si poteva fare e che lui era contrario. La votazione è andata avanti e ha avuto l’esito a maggioranza di accettare la proposta di indicare un Assessore.
Tuoni e Fulmini da parte di Grillo che ha lanciato scomuniche e ha obbligato la struttura romana a cancellare il risultato.
Perché?
Ma è chiaro perché:
perché Grillo si comporta nei fatti come un dittatore, e non sopporta il minimo dissenso;
perché a lui della democrazia della rete non importa nulla, così come di quello che pensano e votano gli attivisti del 5 Stelle;
perchè lui vuole solo chi lo approva;
perché Grillo pretende che si voti solo sul software nazionale di Casaleggio, che è ben controllato; qualsiasi altro software, anche se tenuto da attivitsti grillini è una vera è propria pericolosa eresia;
perché se si votava sul software di Casaleggio magari – chi lo sa – il risultato era diverso, e la rete magicamente votava secondo le indicazioni di Grillo;
perché così si è dimostrato come funziona la democrazia della rete grillina… che somiglia sempre di più a un papato medievale;
perché così solo i fanatici potranno ancora credergli e loro questo vogliono: tenere fuori le teste pensanti e mantenere chi odiando obbedisce a qualsiasi cosa.
Che pena, che tanti buoni argomenti e tanta brava gente sia finita in queste mani…
…………………..
Per completezza riportiamo il testo del’invito a votare fatto agli attivsti romani dai loro consiglieri comunali:
Da questi colloqui è emerso che entrambe le nostre visioni convergono su alcune tematiche e metodi, quali ad esempio la scelta degli assessori attraverso l’analisi del curriculum.
Alla luce di questo il sindaco si è dimostrato disponibile a valutare per l’Assessorato alla legalità e sicurezza urbana anche dei curricula segnalati dal MoVimento.
La scelta, secondo quando ci ha riferito Marino, è ricaduta su questa funzione per la nota sensibilità del MoVimento su questi temi.
Per il rispetto delle quote rosa viene richiesta una donna di comprovata esperienza e di elevata professionalità, preferibilmente di formazione giuridico-amministrativa.
Appare necessario, come di consueto, che la Rete si pronunci sul punto.
Ipse dixit: Scomunica a De Vito, Frongia, Raggi e Stefàno… e a tutti quelli che hanno votato.
La dichiarazione fatta a consultazione ancora in corso, rischiava di influenzare il risultato, ma la Rete è andata contro la tesi di Grillo Al voto via web erano chiamati tutti gli iscritti romani al M5S entro fine 2012.
Poi, vista la posizione di Grillo, i suoi si sono prontamente allineati, scordandosi l’inutile voto, l’inutile democrazia. Ed hanno risposto no a Marino. Evidentemente convinti da quel clima di terrore e di caccia alle streghe cui accennava Adriano Zaccagnini uscendo al movimento.
Grillo conta da solo più di loro: uno vale per tutti...
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