Grillo, Renzi e le riforme istituzionali: una penosa sceneggiata
di Fausto Carotenuto
Che figura, che fallimento! Cadere nelle maglie del furbacchiotto di quartiere fiorentino…
Il 5stelle usato per fare da sponda alle trattative istituzionali e dare maggiori margini di manovra a Renzi sia nel PD che per assicurarsi l’acquiescenza della destra.
Ed ora, una volta assolto Berlusconi grazie alla riuscita del patto del Nazareno, è chiaro che i grillini non servono più. In streaming, prima della sentenza di assoluzione, il povero Di Maio si sforzava di dire a Renzi che bastavano i voti PD e 5stelle per fare le riforme mettendosi d’accordo. Ed il bulletto toscano chiaramente divagava e non raccoglieva questa frase ripetuta più volte invano.
Lo si vedeva bene: Renzi era rilassatissimo (già sapeva della sentenza?) e ha anche detto chiaramente ed in modo irridente che il 5stelle poteva fare quello che voleva, tanto “ noi ci s’ha la maggioranza”… E intanto rinviava qualsiasi risposta. Il gatto col topo…
Ma come mai Grillo e Casaleggio, quando potevano essere veramente determinanti per formare il governo – con Bersani – non lo hanno voluto fare. Ed ora – quando sono chiaramente inutili e pleonastici – vanno a trattare con Renzi a capo chino e da una posizione debolissima per le riforme istituzionali ?
Sembra quasi che proprio non vogliano essere una forza politica che fa le cose… ma piuttosto che spinge gli altri – gli apparenti nemici – a farle, e male.
Lo abbiamo già scritto in un articolo precedente, prima della penosa diretta streaming dell’altro giorno. Ed avevamo anche scritto che il duo pentastellato, di fronte all’evidenza del voluto fallimento, non avrebbe potuto fare altro che ritrarsi. Purtroppo anche questa volta l’evidenza dei fatti segue i nostri articoli…
Leggi al seguente link: https://coscienzeinrete.net/politica/item/1997-ma-per-quale-motivo-ora-grillo-e-casaleggio-trattano-con-renzi
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