Elezioni: tra l’incudine e il martello una via d’uscita c’è?
di Fausto Carotenuto
Certo, l’idea di votare per i partiti tradizionali fa venire il voltastomaco. Chiaramente schiavi di grandi poteri di manipolazione. Composti quasi esclusivamente di arrivisti e arraffatori che competono per gestire la politica per conto dei grandi poteri manipolatori esterni e del potere oscuro del proprio egoismo. E questo vale sia per i grandi partiti che per i piccoli partiti tradizionali. Tranne rarissime, personali eccezioni.
Come si fa a votarli? E’ come votare per il lato oscuro dell’umanità. Sia per quello organizzato esteriore, sia per quello interiore degli individui.
A meno che non si conosca personalmente bene – e non dai media del potere – il singolo candidato come persona “vera” e cosciente, e assolutamente indipendente. E questo candidato poi abbia chances di essere eletto, e non sia solo un utile strumento per portare buoni voti a qualcuno che poi – comunque si presenti – dipende sempre dai soliti poteri oscuri interiori o esteriori. E’ una ipotesi questa possibile, ma rara, soprattutto nel caso di elezioni europee e non locali.
E poi c’è in Italia la possibilità di voto al 5stelle. Che raccoglie molti entusiasmi. C’è chi dice che “tanto vale provare”, che questi non hanno mai rubato, che non hanno mai governato, e quindi “facciamoli provare”. E poi c’è Grillo che è simpatico, che dice bene le cose, ed ha ragioni da vendere contro la casta. E poi tutti questi volti di giovani entusiasti…
Certo l’idea affascina: un po’ di aria fresca rispetto al mefitico mondo dei partiti come sono stati fino ad ora sarebbe una bella cosa!
Ma siamo certi che votando per il 5stelle non votiamo per il solito lato oscuro dell’umanità? Anche se in questo caso non ha ancora governato e quindi mostrato gli effetti di quello che è veramente?
Noi abbiamo seri dubbi per due motivi:
- 1. Il lato oscuro esteriore, quello dei grandi poteri di manipolazione, non appare affatto estraneo a quel terminale non votato ma onnipotente nel movimento che è Casaleggio. Che da quegli ambienti proviene in maniera evidente. La stessa funzionalità pratica delle posizioni del 5stelle agli interessi dei grandi poteri conferma questo sospetto: i grillini non vanno al governo, ma fanno paura a tutti gli altri, che si stringono uniti sotto le bandiere dei grandi poteri finanziari eurocentrici. Facilitando la serie di governi decisionisti eurocentrici NON ELETTI Monti – Letta – Renzi. Quindi ci appare molto fondato il sospetto che nel 5stelle sia ben presente il lato oscuro dei grandi poteri esteriori. Sotto altre forme, con diverse tattiche… ma lo stesso che domina gli altri partiti.
- 2. Il lato oscuro interiore, quello delle parti basse della nostra anima, viene sollecitato e amplificato comunque anche nel 5stelle. Solo in modo diverso: nei partiti tradizionali gli strumenti sono l’arrivismo, la competizione per il potere, la brama dei soldi, la corruzione; mentre nel 5stelle è l’odio per la casta che suscita il fanatismo, è l’additare il ladro ed il cattivo con risentimento… è alimentare la rabbia. Che sono altre componenti molto importanti del nostro lato oscuro. E poi per chi sa le cose del 5stelle ormai anche la parte della competitività interna dei lati oscuri, ambiziosi, dei parlamentari e degli attivisti “in carriera” viene molto sollecitata…
Insomma, anche votando per il 5stelle, sia pure in forme un po’ diverse, finiamo per votare per il lato oscuro dell’umanità, sia a livello di grandi poteri che di lati oscuri interiori.
Ed anche in questo caso, tutto cambia se conosciamo il candidato bene personalmente – e non dai media del potere (internet incluso)- come persona “vera” e cosciente, e assolutamente indipendente.
Ma dobbiamo per forza stare tra l’incudine di un vecchio putrefatto e di un nuovo pieno di ombre?
Noi pensiamo che c’è tanto di buono nei militanti del 5stelle, ed anche in tanta brava gente che vota inconsapevolmente per gli altri partiti. Forse più che negli altri partiti, proprio i militanti del 5stelle in teoria sono quelli che più di tutti vogliono cambiare radicalmente le cose. Perchè non si adoperano per portare delle fondamentali correzioni di rotta interne?
Non si potrebbe provare a fare politica in modo trasparente, democratico, fermo e onesto, ma amoroso del prossimo, rispettando la personalità e l’indipendenza delle persone. Compresi i propri rappresentanti? Connettendosi ai territori e ai movimenti locali veramente. Cercando di entrare nei processi politici in modo costruttivo? Questo farebbe la differenza. Perchè un partito per essere nuovo deve essere per forza della pancia? Non può essere mosso da un pensiero ispirato dal cuore?
Noi non vogliamo un nuovo “purché sia”. La tragedie della Storia sono spesso provocate da un nuovo che poi era sbagliato. Ci devono essere degli ingredienti irrinunciabili nel nuovo vero e buono: il dominio della coscienza, il rifiuto dell’odio, l’uso della consapevolezza, la trasparenza totale, la libertà di ogni singolo individuo, che va aiutato a formarsi interiormente e ed armonizzarsi con la società; che non va considerato un pulsante a disposizione di un oscuro software controllato nonsisadachi. Bisogna fare per forza un partito basato sul vaffa? Che rovina l’anima a chi lo lancia? Ci vuole per forza il fanatismo per fare un partito nuovo?
Bisogna per forza connettersi ai poteri oscuri mondiali o a quelli interiori per fare politica?
Ecco, noi vogliamo un movimento politico libero, privo di fanatismi, di odio, di oscuri controllori, di limitazioni alla libertà personale, di catene interiori. Vogliamo un movimento delle coscienze. Che abbia come obiettivo il bene raggiunto attraverso la crescita e l’armonizzazione delle interiorità di tutti. Solo da un movimento di questo tipo verrà un giorno fuori una società migliore e più matura.
E, ripetiamo, il punto di partenza è l’aggregazione di reti locali fondate su rapporti etici e puliti a livello orizzontale, nei territori. Con le persone… basati sull’amore e la ricerca del bene di tutti.
Elezioni prive di questi ingredienti fondamentali sono un imbroglio per l’anima… Non possiamo continuare a delegare il bene della società a poteri oscuri esteriori ed interiori. Lavoriamo noi, là dove possiamo, nella nostra sfera di azione.
Formiamoci spiritualmente ed uniamoci con semplicità, amorevolezza, fattività…
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