Elezioni Amministrative: vince l’antipolitica contro la malapolitica
di Fausto Carotenuto
Ma noi abbiamo bisogno di politica… e allora? Il colpo di stato strisciante va avanti. Tracollo dei partiti della seconda repubblica. Questa la sintesi del risultato delle elezioni che hanno interessato numerosi comuni italiani.
La gente non ne può più dei partiti e lo manifesta da una parte con altissime percentuali di astensione (intorno al 34%.) e dall’altra donando un grande successo alle liste di protesta grilline.
Soprattutto in città, come Parma e Genova, dove le vicende locali hanno messo a nudo ruberie o inefficienze gravi del sistema dei partiti. Il PDL e la Lega pagano la quantità di gravi scandali ed una gestione governativa del tutto fallimentare. Ma la sconfitta vale per tutto il quadro politico, con alcune eccezioni locali, dovute a particolari personalità, come la vittoria al primo turno del leghista “eretico” Tosi a Verona. O il grande risultato del vecchio tribuno “gesuita” Orlando a Palermo.
Partiti ladri ed inefficienti. Pochezza etica e scarse capacità amministrative.
Questa la percezione netta da parte dell’opinione pubblica. Ulteriormente evidenziata dai continui e non casuali scandali per ruberie. E da una crisi economica che ha imposto di “commissariare” il sistema politico con i professori di Monti. Presentando il sistema partitico come incapace di gestire la situazione.
Naturalmente vittoria ai tribuni sfascia-tutto ed arruffapopolo: grillini e orlandiani. La strategia antipolitica dei poteri di controllo continua. Per ora con successo.
Per ora prosegue una sorta di caotizzazione del sistema, nella quale si cominciano a configurare chiaramente quali saranno le parti in gioco in previsione delle elezioni politiche della primavera 2013.
I partiti tradizionali hanno perso forza in modo evidente ed ora non potranno fare altro che continuare a sostenere il governo Monti, quello direttamente nelle mani dei grandi poteri di controllo.
E questo, unito ad altri gravi scandali, che probabilmente li colpiranno nei prossimi mesi, li indebolirà ulteriormente. Dando ulteriore forza alle formazioni come i grillini o l’IDV di Di Pietro, che partecipano alla demolizione del sistema.
Certo è un sistema da demolire. Da buttare via, per inefficienza e sporcizia. Ma qualcuno vuole che “dopo il bagnetto buttiamo via il bambino con l’acqua sporca“… E quel qualcuno ha negli ultimi anni dato una mano a fare in modo che l’acqua si sporcasse molto, favorendo l’ingresso in politica di personaggi moralmente esecrabili.
Qualcuno vuole che insieme alla malapolitica buttiamo via anche la politica.
Che la affidiamo ai nuovi Messia, quelli che se ne intendono,e che stanno cominciando ad apparire sulla scena in forma per ora di “tecnici” superpartes.
A gente che non dipende da noi, che non emerge dalla nostra elaborazione politica a partire dai territori e da partiti rinnovati e resi migliori, ma dalle lobbies oscure connesse ai poteri centralizzanti e globalizzanti.
Certo non manderanno al potere Grillo, che però dà una notevole mano a buttare via la politica insieme alla malapolitica… E per questo si consente che fiorisca… Portando avanti una formazione priva di elaborazione e di vera democrazia interna. Nella quale nulla si muove senza che lui “autorizzi”. (E lui inconsapevole aizza all’odio a distruggere, ma non sa nulla di come si governa e di come si amministra… E di quali poteri sta favorendo…).
Si sta delineando con chiarezza una tenaglia, con la quale nel futuro i poteri di manipolazione vogliono gestire e controllare l’elettorato italiano. Per impedire che il movimento del risveglio, in grandissima crescita, nei prossimi anni si organizzi e si impossessi della politica, facendone uno strumento autentico di promozione sociale. E di liberazione dai poteri oscuri.
Le due parti della tenaglia sono:
• il nuovo “governativo” affidato soprattutto a figure “tecniche” direttamente legate ai grandi poteri che vogliono una rapida centralizzazione europea, la perdita di sovranità ed una riduzione della politica nazionale a strumento dei poteri centrali, invece che a espressione del tessuto orizzontale locale;
• le forze dell’antipolitica nelle mani di arruffapopolo a volte consapevoli a volte no.
E’ chiaro che la maggior parte della gente sceglierà la parte più “affidabile” della tenaglia, che viene presentata dai media del potere con attributi come capacità, serietà, sicurezza, anche se accompagnati da sacrifici… Ma “necessari” e dettati da persone “competenti” , come i professori Monti e simili.
Che non dipendono dalla politica locale ma dalle lobbies centralizzanti.
Questo il percorso nel quale ci stanno infilando. Un vero e proprio colpo di stato strisciante.
Ma dobbiamo per forza fare le cavie di questo mega-esperimento di manipolazione?
Dobbiamo per forza seguire questa via obbligata nella quale la scelta è tra tribuni incompetenti che ci spingono all’odio o personaggi espressione dei poteri finanziari schiavizzanti e centralizzanti?
No, non siamo obbligati, ma per resistere dobbiamo rimboccarci le maniche.
Dobbiamo mettere in moto la nostra coscienza e renderci conto che dobbiamo organizzarci.
Prima di tutto prendere coscienza di chi siamo.
Siamo quelli che si sentono parte del movimento di risveglio di coscienza, quello fatto dei tanti individui, movimenti e associazioni che veramente vogliono migliorare la società in tutti i suoi aspetti…
Quelli che amano il prossimo e la natura non a parole, ma dal profondo del cuore e nei fatti…
Una volta capito chi siamo e che siamo tanti, dobbiamo renderci conto che non possiamo continuare ad essere solamente oggetto di manipolazione politica.
Ma dobbiamo approfondire, conoscere per evitare di essere condizionati ed imbrogliati.
Noi siamo i portatori dell’unica cultura nuova e positiva della nostra epoca. La cultura della coscienza. Per diffonderla e perché sia così forte da influenzare la società per migliorarla occorre che ci organizziamo. Che formiamo una libera rete di reti capace di entrare gradualmente in politica, nell’economia, nella società, per proporre e diffondere consapevolezza ed etica.
Non abbiamo alternative: o diventare sempre più schiavi dei poteri centralizzanti o liberi portatori della grande onda della coscienza.
Ma non avverrà casualmente. Per farlo dobbiamo organizzarci.
Noi di Coscienzeinrete abbiamo cominciato… Le porte sono sempre aperte.
Sulla situazione italiana vedi il nostro precedente articolo:
http://www.coscienzeinrete.net/politica/item/164-cosa-sta-succedendo-in-italia
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