EGITTO: come lo hanno trasformato in una ferita sanguinante
di Fausto Carotenuto
Disordini, morti, violenze, torture, repressione, terrorismo. Questo è diventato l’Egitto.
Le bombe e le violenze di questi giorni lo mostrano con grande evidenza.
Chi ha avviato la “primavera” rivoluzionaria, sfruttando le buone intenzioni e l’ardore riformista e democratico dei tanti intellettuali e giovani di Piazza Tahrir, ha guidato con estrema cura la situazione verso il baratro. Per farne un vortice oscuro, una ferita sanguinante al centro del contesto arabo. Come si è fatto in Afghanistan, in Somalia, in Iraq, in Sudan, in Libia, ed ora si sta facendo in Siria. La creazione di vortici di paura, di odio e di violenza.
Prima è stato messo sotto pressione il vecchio presidente/dittatore egiziano Mubarak, con il forte sostegno di tutto l’occidente, mandando in piazza i giovani e gli intellettuali democratici a fare da fronte della protesta. Un fronte che non avrebbe mai potuto da solo rovesciare il regime. E poi lo si è supportato ogni venerdì con le masse islamiche dirette, tramite i Fratelli Musulmani, dagli stessi poteri oscuri. Che hanno anche fatto in modo che l’esercito seguisse la situazione in qualche modo facilitando la caduta di Mubarak e poi l’ascesa alla presidenza degli stessi Fratelli Musulmani con Morsi. Quando il regime islamico ha mostrato il suo vero volto avviando riforme antidemocratiche, l’Esercito è intervenuto come “salvatore” del Paese e con un colpo di stato ha arrestato Morsi e messo fuori legge i Fratelli Musulmani. I quali, essendo una fetta enorme del Paese, si sono ribellati in modo violento, creando un clima da guerra civile e facilitando una ancor più violenta repressione da parte delle Forze Armate.
Approfittando della confusione e dell’emergenza, i generali egiziani non solo stanno torturando e uccidendo gli islamici, ma anche i giovani e gli intellettuali democratici che erano scesi in piazza Tahrir.
Questo denuncia oggi la stessa Amnesty International. I militari usano l’emergenza per fare fuori non solo gli oppositori antidemocratici, ma anche quelli democratici.
Ecco cosa sta succedendo, come in tutte le rivoluzioni eterodirette: gli idealisti vengono poi rapidamente macinati e sacrificati dalle stesse forze oscure che li hanno mandati in piazza per far partire la protesta e darle una immagine “idealistica”.
Così sono state tutte le “primavere arabe”: un grande imbroglio eterodiretto da forze oscure internazionali, e che noi abbiamo più volte segnalato già al sorgere di questi movimenti di protesta stranamente supportati dai governi e dai servizi segreti occidentali.
Ma cosa vogliono questi poteri oscuri dai paesi arabi?
Farne una catena di stati instabili, utilizzando la clava sanguinaria di movimenti islamici radicali sorti dal nulla, addestrati da gruppi internazionali e finanziati dal petrolio saudita e qatarino.
Per due motivi:
per creare una tale instabilità e il crescere di una minaccia islamica così credibile da tenere l’occidente in emergenza e giustificare enormi spese di armamenti, enormi apparati militari e di sicurezza, che servono a controllare noi;
per mantenere delle aree oscure di tensione, dei vortici di odio e di violenza, come malattia del mondo, da usare per frenare la crescita delle coscienze. Che di odio, ansia, paura, non hanno bisogno.
Per frenare la nostra libertà… per controllarci meglio…
Ma noi continueremo a svelare il loro sporco gioco e a lavorare intorno a noi, là dove siamo, per migliorare e armonizzare la società, per cercare in ogni modo di mantenerci equilibrati, sensibili, tranquilli, armoniosi, operativi, amorosi…. LIBERI !
Non prevarranno…
Può interessarti anche: