Democrazia all’italiana: si presentano diversi, ma fanno tutti la stessa cosa
di Fausto Carotenuto
Nel PD un senatore, Mineo, non è d’accordo con la linea renziana sulla riforme costituzionali, e allora lo buttano fuori da una importante commissione. Fino ad ottenere una rappresentanza più allineata… Ed in tal modo obbligano 13 senatori PD ad autosospendersi per dignità. Alla faccia del principio di rappresentatività.
Insomma se vuoi tirare avanti nel PD ormai o sei renziano o sei renziano. O ti buttano fuori o finisci in galera…
Ma anche nel 5 Stelle la democrazia – qui “diretta” – appare ormai come una presa in giro…
Si strombazza ai quattro venti che saranno i militanti via web a decidere a quale gruppo parlamentare europeo iscriversi. E poi oggi li si fa votare con opzioni limitatissime: o l’inglese Farage o i Conservatori di origine inglese. Oppure il gruppo dei Non Iscritti, privo di qualsiasi peso. Niente Verdi, niente altro… Insomma una scelta tra essere di destra all’inglese o di destra all’inglese. Tra massoneria e massoneria. E proprio per essere sicuri che il voto dei militanti non conti nulla ma serva solo a certificare decisioni già prese, viene aggiunta una ridicola postilla: «Nel caso la soluzione più votata non sia praticabile, sarà perseguita la successiva più votata». Bella questa. E chi decide che la soluzione più votata è praticabile o meno?
Ridicolo… Qualcuno fa in modo che la credibilità grillina rimanga limitata a chi ci crede. Voti di belle persone messi in congelatore. Incapaci di disturbare veramente il manovratore Renzi.
Per quanto riguarda la destra ormai il quadro è più semplice: ci pensano i giudici, che stanno facendo giustamente a pezzi quel covo di malaffare. Facendo in modo che quei voti in libera uscita finiscano o all’estrema destra o ad Alfano, ma soprattutto al neoberlusconi: Renzi.
In questo periodo tutto quello che succede nel PD, nel 5 Stelle, nella destra e tutto quello che fanno i giudici, converge “stranamente” in una sola direzione: rafforzare l’unto del signore Renzi. Il “bambino d’Europa”, l’astro nascente della vincente piramide gesuito-massonica.
Il piazzista dell’Impero, che ringrazia.
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