“Ansa: Blitz GdF contro falsari, 77 arresti”
Maurizio Montalto
“Il Sole 24 ore” dice dei falsari che “non erano innocenti come Totò e Peppino nella Banda degli onesti”. Ma la loro impresa criminale ci fa riflettere. Apre le porte a un interrogativo. Ma se le loro monete sono clandestine, in Italia chi stampa i soldi? A Totò avrebbero risposto: lo Stato. Sulle prime lire troviamo scritto “biglietto di Stato – a corso legale”. Oggi le cose stanno diversamente, sulle monete troviamo solo la griffe: BCE.
Per capire di cosa parliamo, cosa è cambiato da allora e quanto ci conviene la novità, dobbiamo fare un paio di passaggi.
Primo, il costo della carta moneta è sempre minore del valore che le attribuiamo quale mezzo di scambio di beni e servizi. Il rapporto è di pochi centesimi di spesa di riproduzione, contro alcuni euro del valore che le assegnamo; possono essere monete da 5 fino a 500 euro.
All’epoca di Totò, la differenza tra il costo della stampa della cartamoneta e il valore economico, che le veniva riconosciuto, era una fonte di guadagno per lo Stato, il così detto signoraggio, a tutto vantaggio dei cittadini, che con una maggiore possibilità di spesa pubblica ottenevano più beni e servizi. Qui stava il danno per la collettività: quando il guadagno era dei falsari, i cittadini perdevano i benefici del signoraggio.
Oggi non è più così. Lo Stato ha ceduto alla Banca Centrale Europea, ai privati dunque, il diritto di stampare la moneta, la così detta sovranità monetaria. E i benefici del signoraggio sono della BCE. Quando poi abbiamo bisogno di moneta, ovviamente, la dobbiamo chiedere in prestito alla proprietaria BCE, per restituirla con gli interessi. E la BCE ci guadagna una seconda volta (signoraggio + interessi) con conseguente aumento del debito pubblico.
Ciò detto, ben venga la persecuzione dei falsari. Hanno stampato danaro e rubato alla Banca Centrale Europea il valore del signoraggio. Si aggiunga, che in questo modo la BCE ha perso anche gli interessi, che sarebbero maturati, se il denaro fosse stato quello legale. I falsari hanno tratto vantaggio dall’uso di moneta falsa col la quale hanno acquistato illegittimamente beni e servizi. Un modo del tutto illegale per far girare l’economia e quindi da rifiutare. La Banca Centrale Europea ha di che lamentarsi.
Per fortuna i cittadini italiani non hanno subito alcun pregiudizio, i benefici del signoraggio li avevano già persi. E gli interessi? Non li dobbiamo pagare, perché il denaro era illegale.