Comunali: hanno vinto tutti!
di Enrico Carotenuto
Si attende a giorni la delegazione del Guinness Book of Records, che esaminerà i dati ufficiali per decidere se certificare o meno il record segnalato involontariamente da molti degli esponenti dei partiti maggiori dell’italico panorama politico: le prime elezioni della storia senza sconfitti.
A sentire loro, effettivamente, sembrerebbe così: ha vinto la destra, ma ha vinto anche il PD e anche il M5S.
Tra gli addetti ai lavori però, serpeggia un certo scetticismo riguardo la certificazione di questo record. A quanto pare si pensa che la delegazione incaricata dal Guinness comincerà a sbellicarsi dalle risate non appena metterà mano ai dati elettorali, con possibili ripercussioni future nelle relazioni tra l’Italia ed il famoso libro dei primati, che non gradendo record fraudolenti, potrebbe non solo essere restio a convalidare i futuri primati reali dei nostri concittadini, ma anche ordinare una revisione completa dei record esistenti stabiliti da italiani. Cosa succederebbe, per esempio, se perdessimo il record delle più grande collezione di lattine di Coca Cola del mondo?
Insomma, quando si dicono certe cose occorre stare attenti alle possibili ripercussioni, e i nostri cari politici queste cose dovrebbero saperle.
Gli osservatori attenti sono i più pessimisti: per loro c’è un vincitore chiaro in queste comunali, quindi saranno gatte da pelare con il Guinness Book of records.
Ma chi avrebbe vinto?
La destra di Salvini&friends, capace di strappare 12 dicasi 12 città all’altro vincitore, quel PD per cui il sindaco di Genova o di Roccavuota Di Sotto, pari sono. Salvini marcia sulle parole storpiate di “Andiamo a comandare”, la hit di Rovazzi dell’estate scorsa. Interessante che il testo della canzone cominci con “Ho un problema nella testa, funziona a metà“. Sicuramente un caso.
C’è anche da tenere in considerazione il risultato del vincitore a 5 stelle, che ha vinto 8 ballottaggi su dieci, arrivando quindi ad avere ben un settimo dei comuni del suo principale rivale a livello nazionale, e ben un sesto di quelli della destra. Un risultato notevole per una forza che ha preso il 25% alle ultime politiche. Non c’è che dire, anche qui siamo di fronte ad un vincitore.
L’ottimismo è il sale della vita, diceva Nonno Ugo.
Ok, forse non era lui a dirlo, ma sicuramente era il nonno più buono del mondo, o così diceva in tv negli anni ’80, invogliando così i bimbi a portare i genitori nella sua città del mobile.
Ecco, come difesa dalle sicure lamentele dei severissimi giudici del Guinness, potremmo dire che i nostri politicanti sono gli eredi degli insegnamenti di Nonno Ugo, che in fondo vogliono solo portare qualche bimbo alla loro bottega per vendere qualche cianfrusaglia ai genitori, che non volevano realmente ingannarli.
Chi lo sa, se se la bevono, magari riusciremo ad evitare rappresaglie.
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