Cosa c’è dietro questa enorme operazione di dossieraggio informatico?
di Fausto Carotenuto
Si saranno molto sorpresi i fratelli Occhionero (sic!) nel veder spuntare la polizia dalle loro parti. Non erano abituati, viste le protezioni altissime di cui avevano goduto per anni. Visto l’addestramento, visto il supporto logistico ricevuto, viste le minuziose istruzioni, i protocolli, le regole per muoversi fino all’ultimo dettaglio… erano certi di agire professionalmente come da istruzioni. E come da istruzioni si sono subito comportati, applicando rapidamente le procedure per ridurre la massimo i danni…
Più o meno le stesse procedure che si attivano rapidamente quando un gruppo di rivoluzionari entra in un’ambasciata e gli uomini della CIA o del MOSSAD, o dell’Intelligence Service, o di un qualsiasi servizio segreto devono di corsa limitare i danni dell’irruzione.
Sì, perché il caso dei fratelli Occhionero è un tipico caso di spionaggio… Anzi il tipico caso di spionaggio di una fazione all’interno di un grande servizio segreto. E le modalità sanno molto di servizio segreto anglo-americano. L”opinione pubblica non sa in genere che tutti i servizi e le forze di sicurezza occidentali sono attraversati da un gioco di fazioni una contro l’altra, vere e proprie appendici operative delle grandi piramidi di potere mondiali. In eterna competizione tra loro.
Questo caso ora su tutti i giornali è il classico caso di spionaggio fatto da un gruppo interno ad una agenzia straniera, contando su appoggi e complicità in fazioni alleate dei servizi segreti e delle forze di sicurezza locali.
Un’operazione talmente delicata e “non istituzionale” da ricorrere ad una struttura parallela e più riservata degli stessi uffici di quel servizio. Che sia una operazione di una fazione dei servizi segreti risulta chiaro dalla modalità scelta: una struttura parallela e supersegreta, affidata a “locali”, che non passa per gli uffici “istituzionali” di quel servizio segreto, nei quali entrano anche gli uomini della fazione avversaria in quello stesso servizio. E che quindi ha le mani ancora più libere nel fare tutte le porcherie possibili. Affidata a gente locale anche per non suscitare troppi sospetti e per mettere opportune distanze a camera stagna in caso di “incidenti” come la scoperta dell’attività di spionaggio. La dimostrazione che gli Occhionero fossero solo l’ufficio operativo di una fazione di servizi più ampia è nella mole enorme di materiale raccolto, che poi tra l’altro finiva in america. Questa mole non poteva essere trattata e valutata da loro. E’ chiaro che a monte c’è un gruppo di analisti professionali. Tipici di una struttura intelligence.
Certamente ce ne sono molte altre di centrali come quella degli Occhionero, pienamente operative e tuttora indisturbate, appartenenti a varie fazioni di vari servizi, sia italiani che stranieri.
Ma come mai viene fuori con tanto clamore questo caso? Perché se la prendono ora proprio con gli Occhionero?
Perché lo scontro tra le piramidi mondiali di potere manipolatorio è ora molto surriscaldato. E perché il gruppo anglo-americano interno ai servizi segreti di quei paesi è in lotta con un altro gruppo trasversale. C’è un grande fermento: il cambio di regime presidenziale in atto negli USA ha mostrato come durante la campagna elettorale fazioni della CIA e dell’FBI si siano pesantemente mosse ora contro la Clinton ora contro Trump. Queste stesse fazioni , connesse a nostre fazioni, sono da tempo in lotta anche in Italia.
Di quale fazione facevano parte gli Occhionero?
Certamente di una fazione di origine anglo-americana legata alla destra massonica repubblicana. Lo si vede non tanto dagli obiettivi delle loro ricerche che erano a 360 gradi (tipico lavoro di un servizio straniero, che vuole sapere tutto su tutti di un certo Paese), quanto dalle loro frequentazioni con gli ambienti piduisti-opusdeisti già messi sotto attacco con lo scandalo Roma Capitale.
E quale è la fazione che li ha fatti scoprire? Molto probabilmente la fazione gesuito-massonica-democratica-obamiana, che negli ultimi giorni della presidenza Obama sta regolando gli ultimi conti bruciando tutto il terreno che può – in Italia e nel Mondo – alla corrente avversaria, che ora con Trump potrebbe riprendere fiato in Itlaia e nel Mondo.
Uno sporco gioco di spie nella sporca Italia delle istituzioni, della finanza, della massoneria e dei gruppi religiosi deviati.
Guardiamoli, conosciamoli.. ma solo per non farci trascinare nei loro giochi e per non farci imbrogliare dai loro burattini quando chiedono il nostro voto.
Noi abbiamo altro da fare, per andare incontro agli altri, alle necessità di Madre Terra, delle nostre famiglie, dei nostri amici, dei nostri collaboratori, di chi ha bisogno…
E per fare questo non servono operazioni sporche di spionaggio !
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