Egitto: “Devono raccogliere le proprie cose e andarsene”
Redazione
Così dicono ora i fratelli Musulmani egiziani parlando dei militari che vogliono sciogliere il Parlamento ed assumere il potere legislativo e di bilancio fino a nuove elezioni.
La mossa dei militari segue un pronunciamento della corte costituzionale che ha dichiarato nulle le elezioni parlamentari precedenti che avevano consegnato agli islamici una fortissima maggioranza.
La pericolosa polarizzazione continua…
Dal voto presidenziale di ieri pare che stia uscendo una netta vittoria del candidato islamico Mohamed Morsi, che avrebbe battuto Shafiq, candidato “laico” espressione degli ambienti militari, politici ed economici legati al precedente regime.
Continua la polarizzazione all’interno el quadro politico egiziano.
Gi ambienti militari e politici laici tentano di resistere alla marea montante islamica, favorita dai poteri di manipolazione internazionali. Sanno bene che se non riescono a bloccarla adesso per loro è la fine. Come è avvenuto negli altri paesi che sono stati “islamizzati”.
Dove all’inizio certi ambienti islamici si presentano come democratici e moderati, per poi sfoderare un volto duro, inflessibile, integralista e perfino violentemente antidemocratico. Come è avvenuto in Iran.
I Fratelli Musulmani egiziani, che guidano con apparente bonomia e moderazione il fronte islamico hanno al loro interno correnti particolarmente oscure. Una vera e propria setta segreta con diramazioni in tutto il medio Oriente ed oltre. Che da cento anni lavora nell’ombra per accrescere il proprio potere e servire più nascosti poteri anticoscienza.
Una sorta di piovra che ha generato le corti islamiche somale, gli estremismi islamici palestinesi di Gaza, quelli libanesi, quelli siriani e iracheni, e che mantiene profondi e segreti rapporti con le sette segrete che sono dietro lo sciismo radicale iraniano.
Solo portando alla luce ciò che è oscuro riusciremo a “prendergli le misure”, a sfuggire alla manipolazione ed a comprendere meglio quello che succede e cosa fare…
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