Decreto sviluppo del Governo: “Tranquilli non vi vogliamo morti…”
di Fausto Carotenuto
Questo sembra il senso del maxi decreto per lo sviluppo lanciato dal governo sui giornali di questa mattina.
I provvedimenti tendono a dare fiato all’edilizia, per la felicità dei grandi costruttori, ma anche per consentire migliori prospettive ad un settore trainante per decine di milioni di persone a tutti i livelli ed in tutto il Paese. E poi semplificazioni amministrative, incentivi alla green economy, riduzioni di personale e di spese di alcuni enti, ecc…
No, non ci vogliono morti: questo il senso del decreto e di numerose altre iniziative che i “professori” porteranno avanti per conseguire un vero miglioramento normativo, infrastrutturale e appena possibile anche di welfare sociale.
Il che da tanti punti di vista è una buona notizia: si segue un modello di tipo nord europeo, dove la pubblica amministrazione funziona meglio e certi minimi sociali sono garantiti.
Si vuole una società più ordinata per sfiammare per quanto possibile le tensioni sociali. Una società malaticcia, ma con la flebo costantemente attaccata al braccio per tenerla comunque in vita.
L’importante per i poteri di manipolazione è che, presi dalla necessità di migliorare le cose ed evitare il tracollo dovuto alla crisi indotta, accettiamo di buon grado di cedere libertà e sovranità al Superstato europeo.
Proprio ieri il presidente della BCE Draghi ritornava con forza ad insistere sul tema che la situazione è grave, e quindi serve l’unione bancaria, ma che questa è possibile solo a seguito di una vera unione politica europea.
Vogliono convincerci a barattare porzioni di libertà con un po’ di benessere sociale ed un limitato benessere economico.
Non ci vogliono morti… ci vogliono solo più schiavi di Eurolandia.
Beh, per oggi teniamoci la buona notizia che non ci vogliono morti e che forse ci lasceranno respirare un po’ dal punto di vista sociale ed economico. Per quanto riguarda la libertà politica che ci vogliono togliere, noi concentriamoci su come conservare gelosamente la libertà interiore.
Quella possiamo comunque non solo mantenerla, ma tranquillamente consolidarla ed espanderla! Anche questi tempi apparentemente bui, ma di grandi opportunità per lo sviluppo delle coscienze, sono ottimi per volare alto.
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