La saggezza che manca a certi scienziati…
di Fausto Carotenuto
Prova lampante della necessità di un rinascimento culturale e spirituale che produca una Nuova Scienza
L’esimio prof. Umberto Veronesi scrive un articolo col quale ci dice che la Scienza guiderà i destini umani, e che grazie alla Scienza il mondo sarà migliore.
Potremmo anche essere entusiasticamente d’accordo. Ma il vero problema è: quale Scienza? Di quale Scienza parla Veronesi? Vediamo…
Il professore dice che nella sua vita ha visto la società cambiare rapidamente grazie alle scoperte scientifiche: l’introduzione dell’elettricità, poi l’era digitale, ed ora l’era del DNA e delle stupefacenti nanotecnologie. E ci rivela anche che la vita umana, grazie a queste scoperte, è andata sempre migliorando. E sarà così anche per il futuro. A sostegno di questa vera e propria profezia cita esempi di quali saranno i grandi contributi futuri della Scienza:
“Presto potremo avere nuove forme di cattura dell’energia solare con circuiti nanometrici fotovoltaici mischiati alle vernici delle case, avremo microspie (!!!) diffuse negli ambienti con uno spray, disporremo dei respirociti, microorganuli iniettabili nel sangue, che assorbono enormi quantità di ossigeno, tanto che con un’iniezione di respirociti potremo correre per tre ore senza respirare (!!!). L’impatto sociale della nanoscienza sarà enorme: intellettuale, educativo, artistico, sentimentale, passionale, politico. Ma la società nanoscientifica sarà una società migliore.”
Ma che bella profezia! Questo è il luminoso futuro che ci darà la Scienza?
Potremo correre per tre ore senza respirare in ambienti pieni di microspie e di nanopannelli fotovoltaici? E perché? Un futuro da rabbrividire…
Noi abbiamo sempre pensato che un bel mondo futuro sarebbe un mondo che vive la gioia matura di scambi di amore, di pensieri luminosi e di sagge azioni creative di aiuto reciproco. Non un nanomondo di nanotecnologie. Cosa c’entrano le nanotecnologie con i pensieri, i sentimenti, gli scambi virtuosi di azioni?
Nulla.
Certo queste tecnologie avranno un impatto enorme sulle modalità pratiche della vita. Ma dire che solo per questo sarà una società migliore è una vera e propria mistificazione. O quanto meno una stupidaggine. La serie di concetti espressi da Veronesi è un vero disastro logico e morale. Non sta in piedi né dal punto di vista della logica e di una normale saggezza, né da quello etico. Ma non è colpa sua: è il naturale risultato di ambienti scientifici che non sono più alimentati dalla saggezza e dallo spirito, ma da un materialismo utilitaristico che limita la loro stessa intelligenza.
Ma diciamo qualcosa di più sulle “tesi” del buon Umberto.
Lui afferma con sicurezza che la Scienza ha prodotto un miglioramento nella vita umana. Ne siamo certi? Siamo certi prima di tutto che questo miglioramento ci sia stato, e poi eventualmente che sia dovuto al progresso scientifico?
Se un essere umano fosse fatto solo di materia, la prospettiva di Veronesi sarebbe forse giusta, ma non completamente. Il progresso scientifico ha dato maggiori comodità, questo è certo. Ha reso possibile portare cultura, cibo, facilità di movimento e di comunicazioni, igiene, prolungamento della vita. Necessità di minore fatica fisica. Cure che attenuano il dolore fisico…
Ma a quale costo?
Si ha una vita più comoda e mediamente più lunga, ma sempre di più malata, stressata, di qualità intrinseca inferiore… E proprio per gli effetti deleteri delle stesse scoperte scientifiche: i campi elettromagnetici, le onde di tutti i tipi che sono ovunque nell’aria intorno e dentro di noi, l’agricoltura industriale devitalizzante, i cibi ammalati e pieni di prodotti chimici. I medicinali che fanno più danni di quello che curano…
Un esempio lampante è nell’alimentazione: abbiamo a disposizione molti più cibi grazie alla Scienza, ma le conseguenze indotte sempre da questo tipo di scienza stanno devastando a tal punto il nostro metabolismo che possiamo mangiarne sempre di meno. Con l’esplosione delle intolleranze e delle allergie.
E poi stiamo ore e ore a “goderci” i frutti della Dea Scienza, come il televisore e il computer, e il nostro corpo si ammala per mancanza di movimento, per i campi elettromagnetici, per la luce artificiosa dello schermo… Abbiamo intorno a noi migliaia di stimoli giornalieri che arrivano dai mezzi di comunicazione, ma di una qualità talmente bassa che la nostra psiche non li sopporta più. Abbiamo una società che utilizza le scoperte scientifiche per correre, correre, correre, senza sapere dove. Avendo sempre meno tempo per farsi domande sul senso vero della vita. La Scienza trionfa, le corporation economiche che la usano e la schiavizzano dominano il mondo sempre meglio proprio grazie alla tecnologia, e i nostri corpi e la nostra psiche si ammalano sempre di più.
A che serve vivere una vita sempre più lunga, se è sempre più malata nel corpo e nell’anima? Ecco, al “saggio” professore questo tipo di considerazioni proprio non vengono in mente… Non si rende conto che il progresso scientifico di per sé è un grande stimolo, ma dipende solo da “come” viene usato da ogni essere umano se l’effetto che ne risulterà sarà positivo o negativo. Se la Scienza sarà strumento di bene o di male, di amore o di predazione, di pace o di guerra, di risveglio o di addormentamento delle coscienze.
Fino ad ora c’è stata una grande evoluzione umana.. e l’umanità è indubbiamente cresciuta nei millenni. Ma quello che importa non è la crescita del lato materiale, che è mortale e che dopo qualche anno diventa polvere. Bensì l’evoluzione della immortale coscienza umana, che da un livello subumano scarsamente consapevole è passata un po’ la volta, attraverso esperienze individuali e sociali di grande impegno, ad una crescente capacità di ragionare, di sentire, di mettere il cuore ed un pensiero più maturo nelle proprie azioni. E’ l’individualità che è cresciuta, e quindi la società con essa, a contatto con il non casuale flusso degli eventi storici. Calibrato dal Mondo Spirituale perché fosse il migliore possibile per la crescita umana.
Ormai per noi la solidarietà, le forme di governo democratiche, la fratellanza, l’eguaglianza e la libertà sono forme pensiero generalmente condivise, interiorizzate e considerate di grande importanza.. Frutto della crescita e dei sacrifici di tutta l’umanità. Una volta schiavitù, tirannia, mancanza di libertà erano la norma. Oggi i poteri che vogliono controllare e schiavizzare l’umanità non possono fare a meno di tenere conto delle conquiste della coscienza umana. Combattono una eterna battaglia di retroguardia, nella quale ora il massimo che possono fare è cercare di manipolare queste forme pensiero, questi impulsi. Non li possono più abbattere. Il progresso della coscienza è stato, è e sarà più forte di loro.
Questa è la positiva evoluzione umana, che non è dovuta affatto alla Scienza, ma al cammino esperienziale del nostro Spirito. La Scienza, come tutte le altre esperienze umane, è strumento, a volte direttamente positivo, altre in funzione di ostacolo, per questo cammino.
Ma certo non ne è né l’origine né lo scopo.
Eppure Veronesi, senza rendersi ben conto di quello che afferma, ha ragione quando dice che la Scienza migliorerà il mondo. Ma non quella così limitata che vede lui… Bensì una Scienza diversa, una Scienza più ampia, una Scienza cosciente che tenga conto del fatto che l’uomo non è fatto solo di materia, ma anche di altre dimensioni, come quelle vitali, quelle del sentimento, dei pensieri, della volontà di migliorare, di capire e di fare qualcosa di veramente buono. Una Scienza che sia anche e soprattutto – come diceva Steiner – una Scienza dello Spirito. Sapendo che anche la materia è una dimensione dello Spirito.
Una Scienza che sappia che tutto nel cosmo ha il senso di favorire i percorsi di crescita dell’infinito numero di esseri che ne fanno parte. E che si metta amorevolmente a disposizione per contribuire a questo compito sublime. Una Scienza consapevole del fatto che siamo esseri spirituali che non sono venuti sulla Terra per vivacchiare alla meglio. Ma per usare la vita, e le opportunità che ci vengono offerte, come strumento di crescita del nostro spirito, delle nostre capacità amorosamente creative, del nostro vero io immortale in crescita. Un Scienza che si faccia strumento della missione di ogni essere sulla Terra, conoscendola e considerandola prioritaria.
Una Scienza così si occuperà sostanzialmente di aiutare l’umanità a liberarsi dai condizionamenti alla crescita. Donandole strumenti di libertà, e non di dominio. E facendo in modo che questi stessi strumenti non siano invece creatori o moltiplicatori di condizionamenti. Ma dovrà essere una Scienza libera, luminosa, alimentata dal cuore, che si sciolga dai lacci del materialismo, della cupidigia, dell’ambizione personale, della sudditanza ai poteri oscuri e al dio denaro.
L’umanità si darà questa Scienza meravigliosa. Frutto, e non origine del progresso della coscienza umana.
Leggi l’articolo di Veronesi: http://www.repubblica.it/speciali/repubblica-delle-idee/edizione2012/2012/06/11/news/vi_racconto_l_uomo_che_verr_pi_buono_grazie_alla_nanoscienza-36971656/index.html?ref=search