Il latte materno diventa medicina se il bimbo è malato
di Enrico Carotenuto
Alcuni giorni fa Mallory Smothers, una mamma americana, ha notato che il suo bambino cominciava ad avere un raffreddore. Quella sera la mamma dell’Arkansas ha estratto un po’ del suo latte e lo ha conservato in un contenitore. La mattina successiva ha ripetuto l’operazione, scoprendo che il latte era molto diverso. Ha quindi postato su facebook la foto dei due campioni di latte, che è diventata virale.
“E’ pazzesco! Non troppo tempo fa avevo letto un articolo in una rivista medica su come il latte delle mamme si adatta alle esigenze del bambino in più modi, non solo variando l’apporto calorico” ha pubblicato Mallory su Facebook. “Il corpo della madre cambia la composizione immunologica del latte, adattandolo ai particolari agenti patogeni del bambino e producendo anticorpi personalizzati”
Questo fenomeno è stato osservato anche dalla ricerca scientifica. Uno studio del 2013 ha esaminato il latte materno e ha scoperto che il numero di cellule che combattono le infezioni sale enormemente quando il bambino o la madre sono colpiti da una infezione.
Ancora non è chiaro il meccanismo che permette al corpo materno di capire quando il bambino è malato. Gli stessi scienziati Australiani che hanno condotto la ricerca sostengono che avvenga per via del “backwash“, ovvero: quando il bambino fa la poppata, una minima parte di saliva rientra nel capezzolo insieme al latte, allertando dei ricettori nel corpo materno. Il fenomeno non è però stato ancora studiato in maniera esaustiva.
Quel che è certo è che il corpo umano non cessa mai di stupire.