Il Nobel Rubbia: I cambiamenti climatici non sono causati dall’uomo
di Enrico Carotenuto
Carlo Rubbia, premio Nobel per la fisica nel 1984, esprime il suo parere sui cambiamenti climatici in una conferenza tenutasi in un’aula della Camera de Deputati.
La sua posizione è critica dell’orientamento che vede nelle attività umane la causa principale del cambiamento climatico. Anzi, sembra sostenere che il cambiamento climatico che tanto viene paventato (l’aumento della temperatura terrestre) in realtà non stia avvenendo, visto che la temperatura media del pianeta, negli ultimi quindici anni è addirittura scesa.
Il professore è anche critico delle soluzioni politiche che vengono imposte per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, sostenendo che non funzionano in quanto queste non offrono soluzioni, ma pongono solo dei limiti, che vengono comunque ignorati e/o aggirati, e che quindi le emissioni di CO2 continuano a crescere senza alcun freno. Come soluzione a questo problema suggerisce l’utilizzo ed il supporto di nuove tecnologie, che a suo parere possono avere un impatto molto maggiore sulla riduzione dei gas serra, oltre a creare posti di lavoro.
Il punto di vista di Rubbia dà da pensare: se le sue argomentazioni sono valide, come viene dato tanto risalto all’aspetto antropocentrico e normativo della questione clima? Che sia l’ennesimo meccanismo di controllo? Effettivamente, se si va ad esaminare gli attori nella vicenda, escono fuori incongruenze notevoli e si scopre che gli stessi gruppi che promuovono ed organizzano le conferenze e gli accordi sul clima, quelli di vertice, sono spesso creature degli stessi inquinatori globali. E allora perchè danno tanto risalto alla questione? Darsi la zappa sui piedi non è lo sport preferito dei potenti. Anzi, se possono, la zappata la danno volentieri sui piedi del prossimo. E se gli inquinatori sono gli stessi che spingono per metterci in guardia dall’inquinamento, come mai, invece di suggerire soluzioni tecnologiche vantaggiose per loro, spingono invece sul tasto della paura? Un indizio importante, nel video, può essere la risposta del ministro dell’ambiente, che nel video, interpellato sulla questione temperatura da Rubbia, si affretta a dire: “si, però le previsioni…“. Ecco, appunto, le “previsioni”. Rubbia infatti risponde piccato: “lasci perdere le previsioni, io guardo i fatti“. I Per capire meglio la questione, può essere utile risalire alla fonte originaria delle previsioni catastrofiste, il Club di Roma, e dare un’occhiata ai legami di questa strana e potentissima organizzazione col mondo politico, globalista, e persino con i movimenti per il risveglio della coscienza. Per farlo, clicca QUI.