Il Piano di Rinascita Democratica: strumento bipartisan.
di Enrico Carotenuto
Il Piano di Rinascita Democratica era uno strumento, una modalità. Era, nero su bianco, la modalità con cui una certa piramide di potere intendeva prendere e mantenere il potere assoluto nel nostro paese. Fu ritrovato nel doppio fondo di una valigetta della figlia di Licio Gelli, Maestro Venerabile della loggia Propaganda2, comunemente detta P2.
La P2 era un’espressione della piramide opusdeista-massonica, quella più legata ai movimenti cosi detti di “destra”, all’eversione “nera”, alla destra americana, e che all’epoca era la vera forza dietro molti governi sudamericani, come Argentina, Uruguay, Cile.
Il Piano di Rinascita prevedeva l’infiltrazione in ruoli chiave dell’economia, della politica e dell’informazione, che creasse le premesse per cambiare una serie di leggi (e la costituzione) per far si che una volta che si fosse creato un nuovo status quo, questo fosse pressochè inamovibile. La rinascita era “democratica” perchè non era necessario un golpe armato simile a quello che la stessa piramide aveva foraggiato a partire dalla Spagna di Franco, passando per i Colonnelli greci e poi per il Cile, ecc.
Dopo lo scandalo P2, la stessa piramide ha portato avanti indisturbata l’attuazione di questo piano per decenni, non rendendosi bene conto che nel frattempo i suoi avversari, la piramide gesuito-massonica, lavoravano alacremente per rovesciarne la predominanza. Nell’ultimo decennio abbiamo assistito al rovesciamento dei rapporti di forza, che ha man mano determinato la caduta di tutti i ruoli chiave a livello modiale, ma anche nazionale, nelle mani della corrente gesuita, quella che storicamente è maggiormente infiltrata nel “progressismo” o presunto tale. Per vedere che è così, basta guardare attentamente i curricula e le amicizie delle facce che occupano queste posizioni chiave. Dalla presidenza USA alla Commissione Europea, dalla BCE alla NATO, dai vertici politici in Italia al, ovvio, Trono di Pietro.
L’attuazione del piano, però, è continuata indisturbata, come possiamo vedere da questa lista, e dalla notizia di oggi dell’approvazione alla Camera della responsabilità civile per i giudici, provvedimento che guardacaso spicca tra i punti chiave, nel testo integrale del piano.
Perchè?
Perchè il piano va bene a chiunque tenga le redini. Nell’ottica dell’accentramento di potere che descriviamo da anni, il Piano di Rinascita è perfetto. Va bene così, perchè è solo una modalità, non un programma politico. E quindi lo portano avanti. Anzi, in pratica è l’unica cosa che è veramente stata portata avanti nel parlamento italiano. L’unica cosa di conseguenza reale. E’ stata l’applicazione del piano a creare le condizioni per le liste bloccate, per la nostra cessione di sovranità, il distacco tra paese reale ed il palazzo.
Il bipolarismo, il bicameralismo, la separazione delle carriere, la responsabilità civile dei magistrati, erano tutti passi necessari per far sì che il potere vincente potesse continuare a stare in sella sempre più indisturbato, e potesse fare tutto ed il contrario di tutto in barba a costituzioni, movimenti popolari, ideali, ecc.. Questa è la modalità che è stata scelta per la nostra penisola, e pure se sono cambiate le redini, la modalità resta uguale. Il resto è teatrino, disinformazione. In quest’ottica si capisce bene la posizione che occupa il nostro paese nelle classifiche della libertà d’informazione.
Così, chi pensa che quel vecchio piano sia solo un fantasma, il rimasuglio di un’epoca passata, che sia stato messo da parte perchè proveniente da una fazione che non conta più come prima, è meglio che guardi con più attenzione. Un potere ancora superiore alle due piramidi in campo, un potere anticoscienza che adopera entrambe le piramidi, mostra la sua presenza attraverso il perseguimento del Piano di Rinascita, che ha origine in qualcosa che va al di là degli attori visibili che se ne sono fatti strumento.
Una volta preso atto di questo quadro, non bisogna deprimersi: il mondo va avanti così da millenni. Nel mondo del potere nulla cambia, dai tempi di Mario e Silla (e anche prima). E’ importante comprendere queste dinamiche, per orientarsi meglio, ma è fondamentale non farsi schiacciare, perchè in fondo le forze dell’ostacolo fanno tutto questo proprio per rallentare lo sviluppo delle nostre coscienze. Che negli ultimi decenni stanno cominciando veramente a cambiare in meglio. Quindi sviluppiamole! Basta maggiore consapevolezza, e un piccolo gesto d’amore in più al giorno, nel nostro piccolo, nell’orizzontale, per modificare realmente le condizioni in cui operano queste forze, e noi.
Loro non cambiano, ma noi possiamo !
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