Siamo alla frutta: tasseranno anche il contante
Redazione
Fra le riforme del governo Renzi spunta oggi la novità della tassa sul contante. Avete letto bene: si tratta di un’imposta di bollo sui versamenti, proporzionale alla quantità di contante versato in banca.
Secondo le ultime notizie di oggi (17 febbraio 2015) sulle riforme del governo Renzi, l’intenzione è quella di tassare i versamenti in contanti per cifre superiori ai 200 euro. Un’idea che va verso lo smantellamento definitivo dell’utilizzo del contante, andandosi ad aggiungere alla fatturazione elettronica e agli scontrini/ricevute digitali.
A chi farà bene questa novità inserita fra le riforme di Renzi per il 2015? Sicuramente alle banche: gli utili sulle operazioni allo sportello cresceranno non di poco e si verificherà anche un risparmio sulle spese di gestione del contante (quantificate oggi in circa 5 miliardi di euro).
Entro due anni obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica
Non finisce qui: la riforma del fisco del governo Renzi prevede anche, entro il 2017) l’obbligatorietà dell’archiviazione elettronica e della trasmissione per via informatica all’Agenzia delle Entrate di tutti i guadagni quotidiani. Addio scontrino di carta. La novità ideata dal governo Renzi riguarderà artigiani, professionisti, commercianti, ma anche discount, supermercati e ipermercati, nonché distributori automatici.
Più pos per tutti e smartphone o tablet al posto dei vecchi registratori di cassa
Riforme Renzi 2015, fatture digitali per professionisti e controllo a tappeto per tutti con la “Anagrafe tributaria”
Le ultime notizie sulle riforme fiscali del governo Renzi parlano anche di un cassetto fiscale con cui il contribuente potrà visualizzare e consultare la sua situazione nella sua storia personale con il Fisco.
Non sfuggono i professionisti: le fatture dovranno essere elettroniche e questo vale per le fatture ricevute, le fatture emesse e le fatture rettificative.
Tutto questo avverrà nel quadro della già esistente anagrafe tributaria: il grande occhio del Fisco vi osserva e monitora tutti i movimenti dei vostri conti corrente, in entrata e in uscita, acquisti con carte di credito compresi.