5 Stelle, si vedono spiragli di luce
di Enrico Carotenuto
Alcuni consiglieri comunali di vari comuni della Toscana hanno deciso di dire addio al cinque stelle, perchè in completo contrasto con la piega autoritaria e per nulla “dal basso” del partito. Sono tristi perchè hanno visto le loro speranze di democrazia diretta naufragare in un partito che predica bene, ma andando a guardare, razzola malissimo. Ma non solo. Per questi ragazzi è caduto l’ultimo dogma di fede: quello che Beppe è buono e bravo. Dopo aver visto come Grillo ha trattato i parlamentari che sono andati da lui a chiedere giustizia, dopo aver ascoltato quello che gli ha detto, si sono finalmente resi conto che stavano cercando di fare la cosa giusta nel posto sbagliato.
Questi ragazzi hanno fatto bene. E’ finito il tempo in cui per un “bene superiore” ci si deve inchinare a qualsiasi nefandezza del capo o dei colleghi. E questi ragazzi danno l’esempio. Per me sono loro il vero 5 stelle. Il resto non è che una riedizione in forma diversa del sistema che stiamo vedendo in questi giorni a Roma. Il “si fa come dice il capo, o lo staff”, per forza di cosa non può andare bene a chi crede veramente in certi valori. Dal sacrificare certi valori al “ce lo sai quanto ce guadagno coll’immigrati?” il passo è molto, molto breve.
Ma non è solo questo l’unico motivo per cui hanno fatto bene. L’altro è l’esempio. Hanno fatto quello che avrebbero dovuto fare quelli che hanno aspettato di essere espulsi, e quello che dovrebbero fare quelli che saranno espulsi a breve. I ragazzi che sono andati a chiedere conto a Grillo, che fine pensate che faranno?
Qui mi voglio rivolgere direttamente a quei parlamentari: è meglio aspettare che il duo di testa rovini il vostro buon nome, tirando fuori e spiattellando sul sito altre scuse deficienti ed infondate, tipo mancati versamenti che in realtà non erano mancati per niente? O meglio giocare d’anticipo ed impedirgli di tirarvi il fango addosso? Perchè dovreste difendervi voi da accuse fasulle? Che si difendano Grillo e Casaleggio, da accuse vere! Cosa avete da perdere?
Una uscita così, in blocco, sarebbe un buon inizio per partire con un nuovo soggetto politico che magari si attenga un pochino di più agli ideali sbandierati dal 5 stelle e fatti bere a tanti bravi ragazzi e ragazze. Ideali belli e nobili, per carità, quindi degni di un minimo di sacrificio, degni dello sforzo, magari, di venirsi incontro con gli altri parlamentari usciti dal 5 stelle, di mettere da parte i personalismi, per mettere insieme idee e mezzi, per poter fare qualcosa di veramente utile, già che siete in parlamento. In fondo, tra una ventina di espulsi, e una ventina di fuoriusciti, formate la bellezza di quaranta parlamentari, sufficienti a comporre un gruppo parlamentare più grande di quello che esprime il Ministro dell’Interno, tanto per dirne una. Decisamente numeri con cui si può contare per fare qualcosa di buono.
Di seguito gli articoli che spiegano nel dettaglio le decisioni prese dei consiglieri di vari posti in Toscana.
Terremoto a 5 Stelle: Galardi si dimette da consigliere della Città Metropolitana. Altri sei escono dal MoVimento
Nel corso di un incontro in Palazzo Medici Riccardi, Saverio Galardi, eletto dal Movimento 5 Stelle, ha annunciato le sue dimissioni da consigliere della Città Metropolitana di Firenze. Gli subentrerà il primo dei non eletti. Galardi parteciperà alla prossima seduta del Consiglio metropolitano, mercoledì 10 dicembre, a motivo degli emendamenti presentati per i 5 Stelle agli articoli dello Statuto della Città che devono essere ancora approvati. Le cause all’origine delle dimissioni sono riconducibili al ripensamento in atto sulla gestione del Movimento, tanto che Galardi, che è anche consigliere comunale a Reggello, ha ritirato la propria adesione ai 5 Stelle insieme ad altri consiglieri comunali di altri Comuni: Tommaso Cuoretti (Londa), Matteo Gozzi (Borgo San Lorenzo), Mirko Margheri (Rufina), Antonio Ortolani (Reggello), Marco Parolai (Loro Ciuffenna) e Francesco Tapinassi (Rufina). Quasi tutti hanno partecipato all’incontro in Palazzo Medici Riccardi. “‘Si apre una nuova fase annunciata dagli esponenti politici in una nota da essi firmata e il cui testo è proposto di seguito”‘: “Noi abbiamo deciso di non aderire più al “Movimento 5 Stelle – Beppe Grillo.it” perché è diventato chiaro che i principi fondanti alla base della nostra scelta di attivarsi nel movimento siano venuti meno. In particolare la gestione autoritaria e apicale dello stesso è in palese contrasto con il principio dell’uno vale uno e della democrazia dal basso. La nostra decisione parte da una riflessione e da una sensazione di disagio che da tempo stava maturando per le tante domande che non hanno mai ricevuto risposta, la prima delle quali è il perché un movimento che fa della trasparenza il suo cavallo di battaglia non ha mai divulgato la composizione del suo staff , chiarito quale sia il suo ruolo nel MoVimento e spiegato perché sia praticamente impossibile interfacciarsi nonostante le numerose comunicazioni inviate dagli attivisti e dai portavoce. Questo atteggiamento non ha fatto altro che renderci consapevoli di dover essere autonomi e in questa totale autonomia abbiamo preso le nostre decisioni. Tutte le nostre speranze di poter agire per modificare lo stato delle cose sono andate perse con l’incontro avvenuto a Bibbona giovedì 27 novembre, quando il Capo politico del MoVimento ha negato qualsiasi forma di dialogo sui temi e problemi riportategli dalla delegazione dei parlamentari. Alle preoccupazioni per la deriva presa dal movimento, è stato risposto che, nonostante i problemi degli ultimi tempi, i click sulle pagine di sua proprietà si attestavano su numeri consistenti e costanti. Questo dimostra che la sua visione politica della salute del movimento si basa esclusivamente sul numero dei contatti, indipendentemente dai contenuti politici. Tale gestione verticistica del Movimento si è poi manifestata in modo, per noi, inaccettabile negli ultimi giorni. La modalità dell’espulsione dei parlamentari, (avvenute con motivazioni dubbie e contravvenendo alle regole del gruppo parlamentare), diktat di Beppe Grillo, lede l’autonomia del gruppo parlamentare che doveva procedere come da regolamento nel quale è previsto che prima di procedere con la votazione in rete si debba fare una discussione, un contraddittorio ed un approfondimento dei fatti con conseguente espressione di voto dei portavoce nel merito dei fatti. Il successivo annuncio del nuovo “direttorio” è stata l’ennesima conferma della svolta autoritaria impressa al MoVimento. Tali decisioni sono cadute dall’alto, senza coinvolgere né i parlamentari né gli attivisti. Con questo passo il MoVimento assume i peggiori connotati di quella forma partitica che noi combattevamo e rifiutavamo. Noi continuiamo ad identificarci nei principi e negli ideali che ci hanno portato ad essere attivi fino ad oggi e, allo stesso tempo, a perseguire gli obiettivi che ci siamo sempre posti da quando è nato il MoVimento. Dichiariamo il nostro totale dissenso verso la deriva autoritaria e antidemocratica presa dal movimento e annunciano quindi alla cittadinanza e alle istituzioni di cui facciamo parte, l’uscita dall’organizzazione politica denominata “Movimento 5 Stelle – Beppe Grillo.it”. Affermiamo che il M5S infatti non persegue più i principi fondanti per i quali ci siamo attivati e che ci hanno portato a entrare con entusiasmo in tale forza politica. Rispettiamo chi ha deciso di rimanere nel movimento e per quello che ci riguarda continueremo a collaborare sugli obiettivi che ci hanno sempre accumunato, lontano da influenze partitiche”. “‘Saverio Galardi e il suo “gruppo di appartenenza” hanno anche diffuso un appello per la costituzione di un nuovo soggetto politico che “recuperi l’eredità degli ideali e dei principi fondanti del MoVimento 5 Stelle”. “Ci appelliamo a tutti i cittadini, i portavoce e gli attivisti di spiccato senso democratico che si rispecchiano in tutti i principi fondanti del MoVimento; a tutti i parlamentari del MoVimento che non condividono più la deriva autoritaria instauratasi; a tutti i gruppi della società civile che si attivano costantemente a tutela del bene comune e che si rispecchiano nei principi della democrazia partecipata; affinché tutti si impegnino alla costituzione di un nuovo soggetto politico che, recuperando l’eredità degli ideali e dei principi fondanti del MoVimento 5 Stelle, dia luogo ad un reale cambiamento per il nostro Paese”. (Fonte: http://www.gonews.it/2014/12/04/firenze-terremoto-a-5-stelle-galardi-si-dimette-da-consigliere-della-citta-metropolitana-altri-sei-escono-dal-movimento/)
Piero Caramello: “Lascio il Movimento 5 Stelle, in totale disaccordo con le decisioni dei vertici”
Non si fermano le uscite dal Movimento 5 Stelle valdarnese. Uno dei due consiglieri di Figline Incisa, Caramello, lascia ma ribadisce: “Proseguiremo la nostra attività politica all’interno del Consiglio Comunale, con l’obiettivo di tutelare i nostri principi ispiratori, che sono rimasti inalterati”
Continuano le prese di posizione da parte di consiglieri di M5S e continuano anche le uscite dal movimento dopo l’espulsione del deputato Massimo Artini. Se il capogruppo di Figline Incisa Lorenzo Naimi continua la propria esperienza politica nel gruppo, Piero Caramello invece lascia ” in totale disaccordo con le decisioni dei vertici”.
Caramello esprime tutto il proprio dissenso “per le modalità che hanno portato alla costituzione del “direttorio”, organo inesistente nel “non statuto” del Movimento 5 Stelle. Ma anche per un modo di fare politica che non ha come fine quello di proporre una reale alternativa, ma solo quello di urlare la propria opposizione senza proposte concrete ed applicabili. La tanto decantata democrazia della rete è diventata un’utopia, sostituita da scelte autoritarie”.
“Nelle ultime settimane abbiamo assistito a decisioni che assomigliano a rese dei conti personali, con l’unico fine di eliminare chi ha idee diverse rispetto ai vertici ed al loro dominio sul Movimento 5 Stelle. Basta pensare a come è stata decisa l’espulsione di due deputati: senza la minima consultazione del gruppo parlamentare, senza possibilità di difesa, con una votazione unica che accomuna due persone e quindi in spregio ai più elementari principi di correttezza giuridica. Un atto di giustizia sommaria, un killeraggio politico. Questa è democrazia dal basso? Nemmeno nei peggiori partiti, che combattiamo da anni, si è mai assistito alla nomina di un “direttorio” per acclamazione”, sottolinea Piero Caramello.
“Chi rappresentano i 5 eletti a dirigere il Movimento? Come si può parlare di democrazia dal basso e poi nominare un “direttorio”? I principi fondanti del Movimento sono stati azzerati e l’unico interesse pare essere la quantità di contatti che si riesce ad ottenere sul Blog. Insieme al gruppo di cittadini di Figline e Incisa Valdarno abbiamo deliberato all’unanimità l’uscita dall’organizzazione politica denominata “Movimento 5 Stelle – Beppe Grillo.it”.
Infine Piero Caramello parla dei suoi obiettivi futuri:
“Proseguiremo la nostra attività politica all’interno del Consiglio Comunale, con l’obiettivo di tutelare i nostri principi ispiratori, che sono rimasti inalterati. ‘Uno vale uno’, ‘sostenibilità economica ed ambientale’, ‘democrazia dal basso e partecipata’, ‘legalità’, rimangono i principi a cui ci ispireremo e chiamiamo i cittadini a raccolta intorno a queste idee. Assicuriamo l’impegno per l’attuazione del programma con il quale siamo stati eletti e un confronto diretto e costante con la cittadinanza, con l’obiettivo di costituire un nuovo progetto politico che riprenda e porti avanti gli ideali traditi dal M5S”. (Articolo di Monica Campani, Fonte: http://valdarnopost.it/news/piero-caramello-lascio-il-movimento-5-stelle-in-totale-disaccordo-con-le-decisioni-dei-vertici)
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