Impressioni da una visita in Parlamento: che aria tira?
di Fausto Carotenuto
Ieri eravamo in Parlamento per una riunione con alcuni deputati volta ad acquisire sostegni ad una battaglia di difesa dei territori. Si tratta di opporsi efficacemente ad un orribile piano industriale che vuole riempire zone bellissime d’Italia di impianti geotermici per la produzione di – poca – energia elettrica.
Quello che ha indotto anni fa l’ora detenuto Scajola a lanciare questo piano è stato il fatto che si prevedevano altissimi incentivi da parte dello Stato per le imprese private che avrebbero fatto gli impianti. Un regalino a qualche gruppetto di amici… Di quelli che poi magari ti fanno regali che tu non potevi sapere…
Pochissima produzione di energia per fare impianti ognuno dei quali, a fronte di un investimento di soli 30-40 milioni di Euro, ne portava a casa minimo 200. Previsti all’inizio una decina di impianti “pilota”, ai quali sarebbero seguiti decine e decine di altri.
Naturalmente la fretta di fare quattrini ha fatto in modo che fossero sottostimati o taciuti gli enormi rischi legati a questa tecnologia: creazioni di sciami sismici che possono anche diventare forti terremoti, capaci di mettere a rischio vite umane, inquinamento delle già disastrate falde acquifere italiane, subsidenze, devastazione di panorami pregiati come la Val D’Orcia o l’Altopiano dell’Alfina, ecc.
Un vero scandalo, per fare soldi facili, producendo pochissima energia, quando nella attuale fase economica abbiamo già funzionanti impianti di produzione di energia elettrica con una capacità produttiva ben maggiore a quanto consumiamo, E quando sottocosto compriamo gli enormi avanzi di energia elettrica del sistema di produzione francese.
Uno scandalo di una tale evidenza, che le strutture governative fanno finta di niente…
Questo era il tema che abbiamo trattato ieri in Parlamento, con rappresentanti dei territori coinvolti, ed il sostegno di importanti geologi. Una gran buona volontà ci è stata dimostrata da alcuni ottimi deputati, come il nostro Adriano Zaccagnini, del Gruppo Misto, e Samuele Segoni, del 5 Stelle. Attivi, insieme ad altri, a sostenere questa battaglia di verità per la salvaguardia dei nostri territori.
Ma quello che risultava dai colloqui era una atmosfera particolare: l’enorme difficoltà di incidere in qualche modo sulle politiche delle grandi lobbies trasversali. Ed era chiaro come la situazione da questo punto di vista fosse enormemente peggiorata dopo che Renzi è diventato Segretario-Dittatore del PD e Presidente del Consiglio: gli ambienti industrialisti e retrivi, i massacratori del territorio, della salute, i padroni del sistema finanziario, le lobbies predatrici… hanno trovato un paladino che attrae la gente ed è capace di imporre a tutti la sua volontà. Un paladino che serve molto bene quei vecchi poteri, con intorno un gruppo di pretoriani dalle faccine fresche e apparentemente innocenti . Ma estremamente determinati a farsi nuovi esecutori delle vecchie strategie di manipolazione del nostro paese.
E quindi ieri nelle sale della Camera, pur nella apprezzabile gran buona volontà dei nostri validi interlocutori, risultava chiara e palpabile la debolezza estrema di chi vuole opporsi alla mefitica onda renziana. Si respirava un senso di smarrimento:
“Proviamo, vediamo… ma certo che con questi renziani, con Lega Ambiente che rema contro l’ambiente… Qui al massimo possiamo porre dei temi… ma poi Renzi, con il controllo forte sul PD e l’alleanza con la Destra… sta imponendo un svolta ulteriore in direzione dei poteri forti…”
Il patto di ferro con Berlusconi, imposto da un potere superiore, rende le opposizioni sempre più superflue.
Chiunque ha favorito l’ascesa di Renzi, sia dalla maggioranza che dalle opposizioni, ha lavorato – consapevole o meno – per arrivare a questo regime con il quale riformeranno l’Italia per metterla ancora di più nelle mani dei soliti grandi poteri. E qui le colpe sono di tutti da SEL a Grillo, alla pseudosinistra del PD, alla lega, ai casiniani e montiani e frattaglie varie, fino a Fratelli d’Italia… Si doveva cercare un accordo su regole e sul governo con il PD debole di Bersani, prima dell’arrivo di un Renzi sostenuto dalla finanza internazionale e dal gruppone gesuita-massonico.. Ora è troppo tardi per trattare… e infatti ora sì che le trattative che propone Renzi sono vere e proprie prese in giro.
Lati positivi? La forza e l’entusiasmo dei comitati di cittadini, che continuano nei territori a rendere difficile la vita delle marionette del potere. E la presenza di giovani deputati che – pur nelle grandi difficoltà di opporsi a poteri così antichi , consolidati e perversi – mostrano la freschezza di un cuore libero.
La nostra speranza è nei cittadini in risveglio, dovunque siano…. e non sono pochi.
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