Favoriscono Al Qaeda per metterci la guerra dentro e controllarci meglio. Ma noi…
di Fausto Carotenuto
I terroristi sanguinari di Al Qaeda, con il loro Isis (Stato Islamico dell’Iraq e del Levante) controllano ora un quarto del territorio iracheno. Si sono impadroniti della provincia settentrionale di Ninive e sono entrati nel capoluogo Mosul. 500.000 persone sono fuggite dall’importante città irachena: praticamente tutta la comunità cristiano-caldea, che non aveva intenzione di rimanere in balia delle violenza degli esagitati qaedisti.
Ormai entrano facilmente dove vogliono, e l’esercito iracheno si scioglie come il burro. In certi casi, come ieri a Tikrit, facendo sospettare allo stesso primo ministro Al Maliki, che si tratti di un complotto.
Fatto sta che controllano anche la città di Falluja e alcune importanti installazioni petrolifere. E premono sulle zone curde, ma soprattutto sulle zone sciite del Paese, sostenute dall’Iran.
Ogni giorno omicidi, attentati, bombe, stragi. Centinaia di morti di cui nemmeno si parla più.
“Missione compiuta”, diceva Bush dopo la guerra “umanitaria” contro Saddam Hussein. E l’Iraq è stato trasformato proprio dall’intervento americano in una ferita purulenta, in un vortice oscuro che emana violenza intorno, destabilizzando tutta la regione. L’Iraq è la vera retrovia del terrore che si estende sulla Siria. Che minaccia Turchia, Giordania e il Golfo Persico e suscita la preoccupata attenzione del feroce Iran sciita. Creando ed allargando un conflitto molteplice che è contemporaneamente tra Islam e Cristianità, e nell’Islam tra sunniti e sciiti e tra sunniti tradizionalisti e sunniti sanguinari.
Era proprio quello che i poteri di manipolazione mondiali volevano…
E i servizi segreti e gli eserciti occidentali, con gli Stati Uniti in testa, hanno puntualmente eseguito. Abbiamo da tempo indicato che la destabilizzazione del Medio Oriente attraverso le finte primavere arabe, e gli interventi “difensivi” occidentali dopo l’11 settembre (Afghanistan e Iraq) non erano volti a dare la pace.
Ma a creare la ferita, la guerra, il disastro.
Perché quel disastro, quel conflitto perenne e pericoloso giustificasse politiche di emergenza contro i diritti e le libertà dei cittadini occidentali. E fornisse l’alibi per il mantenimento e l’espansione di enormi apparati bellici e di servizi segreti che servono a controllare noi.
Saddam Hussein era certo un dittatore sanguinario, ma era una educanda al confronto di qaedisti di una ferocia sconfinata. Saddam Hussein lo faceva – in misura infinitamente minore – per mantenere il potere. I qaedisti lo fanno per alimentare una voragine oscura di fanatismo sanguinario, al soldo di poteri occidentali.
Saddam Hussein, così come Gheddafi in Libia, manteneva in pugno la situazione. La gente viveva tutto sommato piuttosto bene, se non si occupava di politica. Questi leader forti erano un baluardo contro l’ingresso dell’Islam feroce e integralista. Tenevano uniti e prosperi i loro paesi con il pugno di ferro per mantenere forte il loro potere personale. Ma almeno ne assicuravano la stabilità. Ora Iraq e Libia sono vortici oscuri. Lo stesso si può dire per la Siria degli Assad. Dittatori feroci, ma vere e proprie mammolette rispetto alle orde sanguinarie con le quali li si è voluti sostituire.
E chi ha operato la sostituzione sono quegli stessi poteri trasversali mondiali che prima controllavano quelle zone proprio attraverso quei dittatori. E poi li hanno voluti eliminare perché non più funzionali al nuovo disegno, che non era di controllo del Medio Oriente, ma di destabilizzazione. Perché l’esaurito conflitto mondiale EST-OVEST fosse sostituito dal nuovo conflitto mondiale di religioni e di culture. Incentrato sulla riedizione amplificata del vecchio conflitto Islam-Crisitanità. La nuova modalità di creazione di una emergenza planetaria utile a controllare noi.
Tutte queste vittime, queste stragi, queste povere popolazioni martoriate esclusivamente per dare a noi occidentali la percezione di una gravissima minaccia islamica.
E allora gli stessi poteri hanno creato Al Qaeda, il terrorismo islamico, le bande sanguinarie. Ed hanno eliminato i leader arabi e islamici che si opponevano a questa deriva. E stanno facendo più chiasso possibile per evidenziare la minaccia alla “cristianità”.
E allora in Iraq, Nigeria, Siria, ecc… si sostengono e si organizzano le bande che poi massacrano i cristiani.. E le foto di massacri, torture, teste mozzate di cristiani vengono fatte circolare in tutto il mondo occidentale. Per spaventarci e farci diventare anti-islamici, disposti a tutto per difenderci. Lo stesso facevano i predicatori medievali figli di poteri oscuri: venivano istruiti a predicare con veemenza nelle chiese e nelle piazze europee eccitando gli animi, raccontando episodi terribili sulle stragi e sulla ferocia dei musulmani, che veniva alimentata da sette oscure islamiche… Per spingere la gente a sostenere le sanguinarie crociate ed a parteciparvi.
Ed ecco cosa stanno facendo in questi anni: hanno spaventato il mondo con la sceneggiata tragica dell’11 settembre, sono quindi intervenuti a destabilizzare Iraq e Afghanistan, facendoli diventare dei vortici oscuri di destabilizzazione regionale, e poi hanno avviato le false primavere arabe per togliere di mezzo i leaders che avrebbero potuto impedire l’espansione dell’onda destabilizzante dell’islam integralista.
“Missione compiuta” disse Bush dopo l’intervento in Iraq… Ma non intendeva la missione di portare la pace… Ormai è chiaro.
Lui faceva riferimento alla missione ricevuta dai poteri oscuri da cui dipendeva: creare un vortice oscuro di sangue, di odio, di violenza, di terrore, di pressione su di noi.
Se i nostri governi volessero veramente, il problema Al Qaeda verrebbe immediatamente disseccato alle radici, ed in alcuni mesi completamente risolto. Basterebbe imporre a Qatar e Sauditi di tagliare i finanziamenti, e ad alcuni servizi occidentali di smetterla di sostenerli e proteggerli. Questo lo affermiamo sulla base di una conoscenza profonda del Medio Oriente, dei fenomeni di guerriglia e della enorme, soverchiante potenza degli appartati intelligence e di guerra occidentali. L’Islam sanguinario è stato creato e viene mantenuto e foraggiato in modo accurato e programmato per portare il conflitto dentro le nostre coscienze.
Cosa possiamo fare noi?
Visto che l’obiettivo di questa strategia siamo proprio noi, qualcosa possiamo fare.
Prima di tutto non farci trascinare nell’odio per l’Islam, che non c’entra niente. Non farci coinvolgere nell’artificioso conflitto che vede i cristiani attaccati e massacrati strumentalmente per convincerci a nuove crociate di sangue. Facciamo invece sentire la nostra voce perché i nostri governi si ritirino da quelle zone, perché la smettano di sostenere la politica della creazione di conflitti mascherata da interventi umanitari. Perché sostengano in quei paesi le forze che possono assicurare la stabilità, invece di contribuire a delegittimarle.
Facciamo di tutto perché non riescano a far entrare la guerra nelle nostre anime.
Può interessarti anche: