Tutti con Renzi: mercati, spread, PD, Merkel, Obama, Barroso, Moody’s, ISTAT…
di Fausto Carotenuto
Fino ad ora ci hanno detto che ci dovevamo tenere un governo di emergenza perché se c’era la crisi i mercati sarebbero crollati e lo spread sarebbe salito. I tedeschi si sarebbero incavolati, Bruxelles avrebbe urlato, le fabbriche sarebbero fallite, la fame avrebbe bussato alle porte degli italiani con la ferocia dei soldati di Erode.
E invece questa crisi di governo non solo non passa per il Parlamento, ma sembra galvanizzare i mercati, con le borse che salgono, lo spread che scende al livello più basso, Barroso che esulta, la Merkel che dice “basta che vi sbrigate”, Obama che se ne sbatte: per lui va bene lo stesso. La feroce agenzia di rating Moody’s migliora le previsioni sull’Italia, dice che è in ripresa e che la crisi di governo e la nomina di Renzi nulla cambiano rispetto alle sue ottimistiche previsioni. E naturalmente proprio oggi escono numeri che dicono che finalmente l’Italia è in ripresa. L’Istat “certifica” la fine della recessione italiana: terzo trimestre positivo, propro oggi miracolosamente il PIL torna positivo, dello 0,1% E lo “sprint” di Piazza Affari: + 1,62% a 20.436 punti.
Peccato che noi di questa ripresa sui titoli di oggi, contemporanea al botto di Letta ed all’ascesa di Renzi… proprio non ce ne siamo accorti.
Ma allora come al solito ci diciamo: vuoi vedere che i mercati, lo spread e i dati di crescita o depressione si comportano in base all’esigenza di spingerci di qua o di là, a seconda di quello che decidono i poteri che controllano borse, mercati, spread, governi e statistiche?
Quando dovevano ridurre le nostre libertà e svenderci ulteriormente, con Monti e poi Letta, hanno smosso tutti i loro strumenti con modalità terrorizzanti per costringerci ad accettare l’inaccettabile. Proprio come fanno gli usurai mafiosi.
Ora gli stessi strumenti servono a fare da tavola da surf all’unto dei signori della manipolazione.
Quando c’era il governo Monti, qualsiasi opposizione alle nefandezze che combinava provocava un immediato tracollo dei mercati, lo schizzare in alto dello spread, ed un coro di urla catastrofiste. Ora questa crisi viene invece accolta con grande entusiasmo…
Una cosa è certa: dalla rapidità della strana ascesa di Renzi, dal crollare improvviso di tutti gli ostacoli sul suo cammino, dall’esultanza dei grandi poteri per la sua irresistibile cavalcata al potere, appare evidente che chi lo sostiene ha in mano quasi tutte le carte del potere, e non solo in Italia.
Per fortuna noi abbiamo ancora a disposizione le carte del nostro potere interiore e della nostra libertà di coscienza, e quelle non le cederemo agli usurai.
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