Michael Taylor. Chi è costui? E cosa c’entra con la mia salute?
di Enrico Carotenuto
Quest’uomo si chiama Michael R. Taylor.
Avvocato brillante, lavora con e per Monsanto dal 1981, arrivando ad esserne il vice-presidente. Durante la sua trentennale carriera è uscito e rientrato da Monsanto.
Perchè usciva? Andava ad occupare posti chiave nelle amministrazioni governative che regolamentano il mercato, come l’USDA (U.S. Department of Agricolture), dove il solerte Michael ha introdotto meccanismi regolamentatori favorevoli a…indovina chi?
Più tardi lo si ritrova nella FDA, la Food and Drug Administration, ente governativo preposto alla sicurezza dei cibi e dei medicinali. Cosa ti combina il Taylor alla FDA? Cosucce. Per esempio, fa si che il latte contenente l’ormone della crescita bovina (ormone usato per aumentare la produzione di latte delle mucche, e che causa severe disfunzioni e spesso vero e proprio tormento ai bovini, nonchè legato all’insorgere di tumori ed altre malattie nell’uomo), non debba essere etichettato in maniera diversa dal latte privo di ormoni della crescita. Chi produce, secondo voi, l’ormone della crescita RBGH? Indovinato. Sempre Monsanto.
Questi enormi successi lo proiettano alla vice-presidenza sia di Monsanto, ed alternativamente della FDA. In questo suo ruolo di vice-presidente, ha recentemente rifatto con gli OGM lo stesso giochetto che ha fatto con gli RBGH.
Insomma, questo avvocatino, da trent’anni è sulla cresta dell’onda, grazie anche al silenzio-assensa di tutti i presidenti americani, da Reagan in poi. Obama poi, si è recentemente trovato davanti ad una enorme dimostrazione di protesta da parte dei cittadini, per via del recente famigerato “Monsanto Act“, in cui si riconosce lo stile di Mr. Taylor. Lui è sempre sulla cresta. Ci chiediamo quanti invece sono stati travolti da questa onda, nel mondo. In quanti sono finiti in ospedale o peggio, e quale sia stato l’impatto sulla pesa senitaria pubblica in tutto il mondo.
Per chi avesse voglia di indagare un po’ più a fondo, è interessante notare come Mr. Taylor, dal 2000, faccia parte di “think tank” chiamato “Resources for the Future” (Risorse per il futuro). Questo gruppo di esimi “pensatori” è sponsorizzato in toto dalla Fondazione Rockefeller. Insomma, fa anche lui parte del circuito mondialista che studia incessantemente come ingabbiare il nostro futuro. Pensate un po’: hanno scelto uno così per pensare alle risorse del domani. Visto il curriculum, siamo in una botte di ferro…
Ma noi ce ne infischiamo. Andiamo avanti con quello che possiamo fare nel quotidiano, nell’orizzontale. Lasciamo le piramidi a questi signori, e concentriamoci su di noi e su chi ci sta accanto. Compriamo il più possibile localmente. Premiamo chi pensa alla nostra salute, chi coltiva cose genuine come si deve, anche se magari è più scomodo, anche se costa un po’ di più. Consumiamo un po’ meno, ma consumiamo meglio. Pensiamoci noi alla nostra salute. Loro, sicuramente, se ne infischiano alla grande.