Vince la nausea
di Enrico Carotenuto
Queste amministrative dimostrano quanto il cittadino italiano sia disamorato della politica, e disilluso sulle reali possibilità di cambiamento. Hanno perso tutti. Ma alcuni relativamente di più. PDL e 5 Stelle infatti, hanno pagato il dazio maggiore. Ed è inutile appellarsi alla scarsa affluenza: il PD se la ride.
Il PDL ha perso ovunque, una cosa senza precedenti. Nel solo comune di roma, ha perso 15 municipi su quindici. Ed ha perso anche in roccaforti fin ora inespugnabili come Treviso e Imperia, dove Scajola, considerato fino a ieri il “ras”, è riuscito a perdere il 76 per cento. Insomma, un’ecatombe. Danno molto da pensare i commenti degli esponenti pdl, i quali affermano in coro che il problema è stata “l’assenza” di Berlusconi. Perchè? Dov’era andato? Come se gli elettori, dopo vent’anni non sapessero chi sta con Berlusconi. E soprattutto, a prescindere dalla presenza in prima linea del personaggio assai discutibile, come si fa a pianificare il futuro di un partito puntando su uno che a settembre compirà 77 anni? “Torniamo a Forza Italia” gridano…puzza tanto di tirare a campare e grattare il fondo del Barile. Non gli viene in mente che forse pagano, che so, la sequenza di scandaloni e scandaletti, soprattutto a Roma, dove il comune era stato riempito di ex terroristi, ex banda della Magliana, famosi nazi-skin, e parenti dell’ormai ex sindaco?
Il Movimento 5 Stelle ha preso un sonoro schiaffone, arretrando ovunque e conquistando tre comuni di importanza meno che secondaria. Grillo parla di avanzata lenta ma inesorabile. Qualche anno fa Grillo aveva portato in giro un bellissimo spettacolo che si chiamava “delirio”. Forse è il caso che ripeschi il dvd, se lo riguardi, e cominci a fare un po’ d’autocritica. Anzi, forse è il caso che comincino a farla i ragazzi del 5 stelle. Magari è il caso di cambiare qualcosina all’interno. Magari un po’ di democrazia, magari rendersi conto che la maggior parte della gente che li ha votati alle politiche pretendeva che ci facessero qualcosa con quel 25%, invece di favorire l’inciucio in tutti i modi. Oppure che cose tipo l’inceneritore di Parma pesano di più di qualche milione di rimborsi elettorali restituiti, che, detto tra noi, non cambiano di nulla la situazione economica e sociale di questa nazione. Un bel tumorino a norma di legge comincia a pesare nell’immaginario collettivo. Probabilmente di più di una cinquantina di milioni restituiti. Come è giusto che sia. Devo ancora capire come ci abbia cambiato la vita la restituzione di meno di un euro per cittadino, soprattutto a fronte delle recenti dichiarazioni pro-MES di Grillo. Giustamente gli elettori si chiedono: ma questo cambiamento, esattamente, dove sarebbe?
E il PD? Il PD ride. Poco gli importa se gli italiani hanno votato in pochi, turandosi il naso ed in preda a conati, scegliendo quello che a loro sembra il male minore. Intendiamoci, noi sappiamo bene che non è così. Il PD non è il male minore. E’ lo stesso male di sempre. E definirlo “minore” è assai riduttivo.
Ma tant’è. Da partito distrutto e nonostante il mostruoso governo Monti-bis (per chi non lo sapesse, si scrive Letta, si legge Monti), in 2 mesi, sono riusciti a vincere ovunque. Gli altri contendenti, evidentemente, sono riusciti a farli sembrare meglio di quello che sono.
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