Si rimane sempre più basiti per certe dichiarazioni fatte da personaggi che rivestono ruoli di rilievo nelle istituzioni finanziarie, in particolare se queste dichiarazioni sono rilasciate addirittura dal capo (formale) della più importante istituzione finanziaria europea, che è la BCE.
di Cesare Padovani
Questi signori (del denaro) fanno finta di non sapere che quello che loro chiamano debito pubblico degli stati (e che pure noi per ignoranza ci siamo lasciati convincere a chiamare in questo modo) nasce per ragioni strutturali: gli stati non possono stampare la moneta che usano, ma sono costretti e obbligati a prenderla in prestito dal sistema bancario (con a capo, formalmente, la BCE) che la crea dal nulla e la presta a interesse.
Questo meccanismo contiene implicitamente in sé l’impossibilità di restituzione del relativo debito.
Infatti, per via degli interessi, gli stati dovrebbero restituire più carta-moneta di quella che ricevono in prestito. Inoltre, poiché la carta-moneta è indispensabile alla vita economica della comunità (si potrebbe dire che ne rappresenti il sangue), segue che gli stati non possono nemmeno privarsi di quella ricevuta in prestito.
La conseguenza di ciò è che il debito pubblico aumenta inevitabilmente nel tempo. Inoltre, esso segue un andamento più o meno esponenziale, in quanto il debito è calcolato con la formula dell’interesse composto (ANATOCISMO). Allora? E’ un debito questo? Nooooo, questa è una truffa, è una rapina!! E’ la più grande rapina della storia dell’umanità, è la più grande truffa della storia dell’umanità! Pertanto, questo debito è illegittimo ed immorale. Come si fa a restituirlo? E’ fisicamente e matematicamente impossibile restituirlo! Il debito pubblico, è inestinguibile!
Alla luce di queste considerazioni, l’affermazione del governatore della BCE (se non ci sono errori nel riportarla) “Non può esserci crescita con una creazione infinita di debito” appare veramente ridicola, dal momento che il sistema stesso di cui lui è formalmente a capo è congegnato proprio in modo da creare debito all’infinito.
Poi arriva l’avvertimento: “prima o poi si viene puniti ed è esattamente quel che è successo”! In realtà, lo scopo di questi signori (i signori del denaro) è che lo Stato svenda sue proprietà per restituire questo debito inesistente! A questo mirano: appropriarsi di beni reali della comunità in cambio di carta che loro creano dal nulla. Per poi, ovviamente, dare origine a un nuovo ciclo di indebitamento.
Per questo si rimane veramente senza parole di fronte alla disinvoltura con cui persone, come Mario Draghi, che non possono non essere al corrente di questo meccanismo, se ne escano con affermazioni che rappresentano invece una negazione del fatto stesso.
Queste dichiarazioni fanno breccia e trovano consenso in quelle persone (purtroppo molte) che si sono fatte ingannare dal falso luogo comune che l’esistenza del debito pubblico sia conseguenza del fatto che lo Stato si è comportato come una famiglia che ha speso troppo, che è vissuta al di sopra delle sue possibilità, che ha sperperato e che per questo ha dovuto indebitarsi. Quante volte l’abbiamo sentito ripetere in televisione da personaggi del sistema, come per esempio Giuliano Amato!
Perché questo è un falso?
Perché fra lo Stato e una famiglia esiste una differenza fondamentale: lo Stato è sovrano, una famiglia no! Semplice! Senza scendere in dettagli, possiamo asserire che una famiglia può indebitarsi perché non può stamparsi la propria carta-moneta, invece lo Stato, in quanto sovrano, può stampare la carta moneta di cui necessita (rispettando ovviamente delle regole).
Quello che è successo nell’Eurozona è che agli stati è stata sottratta la loro sovranità, all’insaputa dei rispettivi popoli. Il signor Mario Draghi dovrebbe spiegarci come mai la BCE crea denaro e lo presta alle banche commerciali al tasso di interesse dello 0,5% e queste lo prestano agli stati (che non sono liberi di fare altrimenti) a tassi 10 volte maggiori! Questa è una truffa nella truffa.