E ora chi è questo Barca presentato come un nuovo Unto del Signore per il PD?
Redazione
A Bersani stanno scavando la fossa, a Renzi si aprono luminose strade di retrivo populismo industrialista, e nel frattempo spunta un nuovo personaggio come pretendente alla guida del PD. Si chiama Fabrizio Barca, ministro di Monti, uomo mondialista dell’OCSE, della Banca d’Italia, della Bocconi, dell’MIT, della Stanford University, dell’Unione Europea, Ma soprattutto uno dei “Ciampi boys”… Quelli che ci hanno disastrosamente portato nell’Euro.
Uno strano ibrido tra montismo gesuita e vecchio Partito Comunista, del quale il padre Luciano era importante dirigente economista. Uno di quei pochi dirigenti comunisti che, insieme a Napolitano, alla fine degli anni settanta, favorirono l’ingresso veloce e disastroso dell’Italia nello SME (l’anticamera dell’Euro). Subito dopo che qualcuno aveva rimosso uccidendolo l’ostacolo posto dalla forte presenza contraria di Aldo Moro. Come Napolitano, anche Luciano Barca era uomo di strani, diretti ed intensi rapporti con inglesi e americani. Molto strani per un comunista di allora…
Gli stessi rapporti che stanno facendo volare il figliolo…
Da che il PD era un misto di vetero PC e di pretigna sinistra DC, ora si avvia ad essere solo il regno de potere mondialista gesuita-massonico.
Chiaramente a maggior ragione una difficile scelta per le coscienze libere.
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