Attacco alla Sicilia! Ci voleva. Ma perché?
dal nostro inviato a Caltabellotta
Da 48 ore si inseguono voci di grandi preoccupazioni del governo per lo stato di bancarotta in cui verserebbe la regione Sicilia. Prossima al default. Monti avrebbe persino avuto ieri col Napolitano una riunione di urgenza. Ci si accorge improvvisamente che l’amministrazione della Sicilia fa acqua – o meglio – fa oro, da tutte le parti in favore di alcuni specifici gruppi politico-affaristici-mafiosi. Il Presidente della Sicilia Lombardo è sulla graticola per procedimenti giudiziari ed ha annunciato le dimissioni, ma nel frattempo ha fatto centinaia di nomine e sistemato moltissimi affari in sospeso. Tutti per noi molto costosi.
Ma perchè le falangi romane attaccano ora i palazzi di Palermo?
Basta – pare abbiano detto i supereroi di Palazzo Chigi, e SuperMario in particolare -, non possiamo consentire il fallimento della regione Sicilia. Lombardo ci dica quando se ne va… e comunque potremmo commissariare. Inviare un marziano professore da Roma (mandarlo subito da una università gesuita o massonica centroeuropea o americana sembra prematuro) per occupare manu militari Palermo e cambiare completamente registro nella gestione della cosa pubblica. Tagliando le mani sulla torta ai soliti comitati d’affari politico-mafiosi siciliani.
Finalmente una buona mossa del governo Monti, che libererebbe una regione importante dalla schiavitù asfissiante di potentissime lobbies. Applausi..
Anche la scandalosa vicenda Formigoni-CL-lega-PD in Lombardia, va nella stessa direzione. Ancora applausi… e la presa di potere di De Magistris a Napoli…
Ma perché lo fanno? Perché ci vogliono bene? Per liberare le regioni dal malaffare?
No. Lo fanno perché vogliono togliere forza ai circuiti politici-economici locali. Per concentrare il potere sempre di più nelle istituzioni europee. Nel Grande Fratello Eurolandia. E allora è opportuno avere politici che dipendono dal centro e non dalle loro regioni, dai loro territori, sostenuti dalla gente – buona o cattiva – e dagli affari – buoni o cattivi – dei loro luoghi di origine. I nuovi politici non devono poggiare il loro potere e il loro elettorato sui circuiti di affari e di potere locali. Ma solo sull’obbedienza ai capi dei burocrati di Eurolandia.
Laddove i circuiti politico-economici sono nelle mani di lobbies di predatori o di mafiosi, camorristi, ecc… sarranno queste concentrazioni di poteri locali oscuri a venire colpite senza pietà. Questa la direzione.
Pur di centralizzare, di verticalizzare per resistere all’onda di risveglio di coscienze, che sempre di più a partire proprio dai territori vorrà occuparsi di politica, i grandi poteri hanno deciso di stroncare la forza della politica locale. Anche se nel passato gli stessi poteri si sono appoggiati per governare i territori proprio su quei poteri politico-malavitosi, come sorta di feudatari. Soprattutto nel meridione. Ma ora non possono rischiare di lasciare il peso della politica nei territori, di avere politici che basano la propria forza sul tessuto locale e che possono contrastare il governo centrale europeo basandosi sulla forza che deriva loro non dal centro, ma dalla periferia.
Ogni processo di formazione di grandi stati nazionali ha a un certo punto visto una operazione di compressione delle autonomie locali, dei feudatari locali, in favore del centro. In genere si faceva usando l’emergenza di una guerra sanguinosa… Ora “per fortuna” hanno scelto la leva della crisi economica, degli scandali e degli arresti.
Questo mi sembra un bel successo indiretto del movimento della coscienza. Per resistere all’ondata di risveglio già iniziata ed attesa in aumento nei prossimi anni, i poteri di manipolazione starebbero optando per il male minore. E quindi potrebbero ora liberare molti territori dall’asfissiante presenza di lobbies locali.
Per non rischiare di perdere feudi tra qualche anno, si stanno liberando ora del sistema feudale…
Seguiamo con interesse e fiducia le iniziative del governo Monti in Sicilia, dove pur di centralizzare si potrebbe dare maggiore libertà alla gente. Forza professori, liberateci dalle lobbies politico-mafiose… Usate pure giudici, forze dell’ordine e decreti di urgenza per ottenere questo risultato!
Ma poi, per favore, lasciate che il potere vero rimanga nelle mani dei cittadini, là dove abitano. Non rapite la politica per portarla a Bruxelles!
Noi speriamo che la prima parte del vostro piano riesca – la ripulitura locale – ma che fallisca la seconda: la centralizzazione.
proverbio siciliano:
Li sordi di lu `Nfinfirinfì si li mancia lu `nfinfirinfà.
I soldi guadagnati in modo disonesto vengono spesi male
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