TAV in Val di Susa – una visione spirituale

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TAV in Val di Susa – una visione spirituale

di Fausto Carotenuto

 

Alta Velocità in Val di Susa – Una visione spirituale

II Parte: tutto sta andando bene, ora possiamo sconfiggere il ragno nero.

Questo articolo è l’aggiornamento di un articolo che ebbe un’ampia diffusione su internet ai tempi del primo assalto TAV alla Val di Susa.Intitolato Alta Velocità in Val di Susa: un attacco brutale e ben programmato, al di là dell’aggressione alla natura ed alla salute fisica. Una visione Spirituale. (http://www.disinformazione.it/valdisusa.htm) La visione che è alla base di queste conoscenze e considerazioni è di tipo spirituale. Per una migliore comprensione di questo scritto è opportuna la lettura del primo articolo.

Come scrivemmo allora, 

“Chiunque in buona fede si voglia informare seriamente su quello che sta avvenendo in Val di Susa, si renderà facilmente conto del fatto che i valligiani hanno ragioni da vendere. Il progetto del TAV se attuato non porterà “progresso”, ma distruzione, devastazione e malattie. Ad una indagine attenta ai valori spirituali in gioco emerge tuttavia un quadro ancora più fosco, di grande emergenza: non sono in gioco solamente i soldi degli ingordi, e l’ambiente e la salute degli abitanti della Val di Susa. Ma qualcuno sta cercando di portare avanti una operazione tendente a colpire direttamente le forze interiori di una grande fetta della popolazione europea.”

Dopo  5 anni la novità bellissima è che il piano oscuro è stato finora respinto dai valligiani: forze spirituali sufficienti, come speravamo allora, si sono impegnate in questa giusta battaglia, con risultati estremamente positivi. Occorre ora andare avanti, proseguire nel bel lavoro compiuto soprattutto dai valsusini e da chi si è sentito unito a loro in questa vicenda.

Abbiamo visto nel precedente articolo che l’obiettivo principale della TAV era colpire l’interiorità dei valsusini, la loro coscienza, e tramite loro quella di ampie popolazioni europee. Possiamo ora dire che si è invece prodotto l’effetto contrario: un risultato eccezionale di crescite individuali e collettive.

Certo, mi rendo conto che queste considerazioni sono  opposte a quelle più comuni, che vedono gli inermi valligiani attaccati e sconfitti dai grandi potentati, soprattutto economico-politici.  Ma si sa, la visione spirituale è molto diversa da quella materialista… che spesso non spiega proprio nulla, non si rende conto in profondità della realtà, e non dà alcuna prospettiva di azione seria. E nessuna speranza…

Oltre cinque anni fa, quando stavano per partire i lavori di un progetto ancora più devastante dell’attuale, vi fu in Val di Susa una grande mobilitazione, uno scatto di coscienza, e le forze spirituali diedero una mano.  Il mondo spirituale che ci assiste nella evoluzione è sempre prontissimo a cogliere, sia a livello individuale che collettivo, un segnale di crescita di coscienza.  E allora improvvisamente alcuni spazi delle forze oscure vennero chiusi. Tutto si fermò. I lavori iniziali  furono bloccati, i progetti andavano rivisti…

Ma le coscienze dei valsusini, e di quanti si fossero connessi a loro, potevano crescere ulteriormente, potevano fare un altro passo in direzione di una maggiore consapevolezza.  E si è così arrivati alla seconda fase: quella che stiamo vivendo in questi mesi, in questi giorni.

Le forze oscure anti-coscienza  sono di nuovo all’attacco, con grande schieramento di mezzi: forze dell’ordine, grandi poteri economici, un arco politico insolitamente largo e compatto…  Dal punto di vista materiale sembra che tutto vada male: il cantiere ha aperto e le manifestazioni sembrano non aver sortito effetti.

Ma, come al solito, le cose dal punto di vista spirituale non stanno allo stesso modo.

Per ora sta andando tutto proprio bene: la popolazione della valle e tante altre persone stanno mostrando consapevolezza, forza, dignità e compattezza che attraversano tutti gli strati sociali e tutte le età. Una popolazione sta ritrovando le proprie migliori qualità. Tutte caratteristiche di un “balzo” in avanti della coscienza, individuale e collettiva.

Ma allora chi sta vincendo?

Per ora la coscienza dei valsusini. Se continua così le questioni materiali si adegueranno. Come è già successo 5 anni fa.  Il Cielo potrebbe dare nuovamente una mano decisiva. E i valligiani potrebbero vincere la loro battaglia anche sul piano materiale.

Ma torniamo un attimo indietro e vediamo con ordine cosa è successo in questi anni. Vediamo in particolare i fatti più importanti: quelli che ovviamente non stanno scritti sui giornali…

Cosa è successo in questi ultimi anni intorno al progetto TAV in Val di Susa

La prima fase di attacco dei poteri oscuri alla valle, cinque anni fa, si è conclusa con un vero successo dei valsusini:

  • per la coscienza di questa popolazione, che ne è uscita molto più compatta e consapevole di prima. Tutti lo possono constatare. Ma ovviamente di questo successo nessuno parla. Perché non è una cosa materiale. Ma è questa la realtà più importante, l’unica veramente durevole. I beni materiali scompaiono con il tempo, quelli spirituali no.  Ed i valsusini devono sentirsi fieri di questo grande risultato. Era la loro coscienza che era sotto attacco, e si è difesa crescendo!
  • la mobilitazione della prima fase ha ottenuto anche risultati sul piano materiale: il blocco dei lavori per alcuni anni e la salvaguardia del Monte Musinè, il Monte Sacro energeticamente a guardia della valle insieme alla Sacra di San Michele. Il Musinè è stato escluso dal progetto.

Questi i risultati eccellenti di una splendida cooperazione tra gli uomini e le donne della valle e la dimensione spirituale.

Nel frattempo, siccome la situazione era ancora a rischio, e la vicenda lungi dall’essere risolta, il mondo spirituale ha fatto in modo che il nadi, il canale energetico che passava per la valle, si spostasse. Per non essere comunque danneggiato, e non arrecare problemi alla complessiva geografia sacra europea. La grande arteria micheliana, di cui si parla sommariamente nel primo di questi due articoli, non passa più per la valle e nemmeno per la Sacra di San Michele.

Quale gli effetti dello spostamento?

Il nadi viene preservato e non rischia di essere danneggiato dal progetto o dallo scatenarsi di odi, vendette, turbolenze psichiche di gruppo connesse agli sviluppi della questione. Se la conclusione della vicenda sarà positiva, se l’atmosfera psichica della valle lo consentirà, potrà tornare un giorno integro a scorrere nella sua amata valle.

Un altro effetto è che le popolazioni locali, un po’ meno assistite energeticamente, perché prive dello scorrere diretto di questa importante arteria, hanno negli ultimi anni dovuto fare ancora più conto sulle “proprie” forze psichiche e spirituali. Il Cielo è “arretrato” per indurre una crescita che nasca ancora di più dall’interiorità degli abitanti della valle.

Quelle forze che li aiutavano dall’esterno i valsusini  hanno dovuto progressivamente sostituirle con energie cresciute nella propria interiorità.  E lo hanno fatto benissimo. E lo stanno facendo ancora in queste settimane!  Uomini, donne, bambini, religiosi, politici, commercianti, imprenditori, giovani, vecchi… Tutti molto più insieme di prima e molto più consapevoli.. Ed ora sollecitati ad esserlo ancora di più  per le ulteriori sfide poste dalla brutalità del nuovo attacco.

Ecco la bellezza e l’utilità del piano spirituale. Nel quale tutto contribuisce alla crescita della coscienza. Che è infinitamente più importante delle questioni puramente materiali. La materia è strumento della coscienza, e non viceversa!

In questi ultimi anni la stessa spiritualità di Michele si è ritratta dalla Sacra.  Per lasciare tutti più liberi di esprimere se stessi e di sviluppare le proprie forze spirituali.

La Sacra è ormai più che altro un bellissimo posto pieno di turisti, con una organizzazione museale  efficiente, ma  terribilmente sbrigativa – sul modello catena di montaggio – e poco o nulla consapevole dei significati profondi ed autentici di questo antico tempio micheliano.  La sua tonalità spirituale complessiva si è molto ridotta: come una stanza piena di vita che si è quasi svuotata.

Sta al cuore dei valsusini farne di nuovo un Tempio dello Spirito. Con le loro azioni intessute d’amore per Madre Terra.

Il nadi e Michele si sono ritratti, hanno scommesso sui valsusini, fidando nell’avanzare delle forze di coscienza locali, ed hanno avuto ragione, pienamente ragione! Hanno favorito l’autonomo sviluppo di forze spirituali.

Uno dei problemi di coscienza dei valsusini della prima fase era poi l’”egoismo”:  essersi attivati solo perché era un tema che li toccava direttamente, in casa!  Ma anche qui ci sono stati sviluppi positivi: il movimento per la Val di Susa ha in questi anni sostenuto tante cause esterne alla valle, e questo in qualche modo ha “lavato” quell’aspetto egoistico tipico di chi si ribella solamente quando una ingiustizia viene fatta proprio nel cortile di casa sua ( NIMBY – Not In My BackYard)

Anche di questo altro grande successo della coscienza valsusina si parla troppo poco, o per niente.

Ora a che punto siamo?

Ora quello che c’è da fare non è più salvare la geografia sacra europea (quella si è messa al sicuro da sola, fidando sulle forze dei valligiani), e la consapevolezza della popolazione è cresciuta.  Proprio grazie alle conseguenze della prima fase.

Nonostante la loro potenza materiale e la loro prepotenza, la prima fase ha lasciato le forze oscure con in mano “un pugno di mosche”.  Gli obiettivi principali sono stati mancati (l’attacco diretto alla geografia sacra ed alle coscienze dei valligiani). La strategia attuale delle forze oscure si è quindi adeguata alla nuova situazione e si è  concentrata negli ultimi anni su una nuova serie di direttrici:

  • cercare in ogni modo di procedere con il nuovo tracciato,  per i suoi effetti devastanti sul piano fisico, sanitario, ecologico, ecc… Questa direttrice punta a conseguire un risultato che comunque crei danni rilevanti all’evoluzione delle coscienze, anche se in modo indiretto. Gli attacchi a Madre Terra, agli spiriti della natura ed alla salute dei valsusini sono essenzialmente rivolti a condizionare e ridurre la capacità di maturare  ed esprimere liberamente e con forza le proprie migliori potenzialità. Se la tua natura e quella intorno a te sono danneggiate, hai molte più difficoltà  (individualmente e come popolazione)  a sviluppare un migliore livello di coscienza;
  • cercare di ridurre il livello di consapevole compattezza raggiunto dai valsusini in tutti i modi possibili, sollecitando forme di violenza  con infiltrati esterni, alimentando forme pensiero che considerano la violenza e la contrapposizione come la via maestra da percorrere, e non ultimo certamente cercando di “comprare” quinte colonne valsusine che si mostrino più “morbide” e possibiliste in merito al progetto;
  • portare a compimento il progetto come parte di un piano più vasto tende a colpire le coscienze devastando il tessuto sociale ed economico di vastissime aree.  E questo riguarda l’intera Europa. Chiameremo  questo piano “la tela del ragno”. L’unione europea lo chiama TEN-T (Trans European Network – Transport)

Questa volta ci concentreremo sugli effetti spirituali di quest’ultima direttrice, mentre 5 anni fa era più urgente l’attenzione alla geografia sacra.

In questi anni un grande lavoro è stato compiuto dai poteri oscuri sull’apparato politico, finanziario ed industriale, perché sia sempre a disposizione per forzare gli ostacoli posti dalle coscienze e dai corpi dei valsusini, e perché un esercito di mercenari e lacchè sia pronto  al servizio di questi piani.  Apparati massonici di alto livello, gruppi trasversali, e tutti i terminali dei poteri oscuri hanno contribuito a tenere insieme questo fronte; ognuno ripagato con la moneta dei privilegi o del ricatto. Gruppi che praticano la magia nera si sono più volte messi al lavoro nella valle tentando di utilizzare in senso negativo le belle energie tuttora presenti nella zona. E vandalizzando antichi manufatti energetici.

Quanto sia importante questo progetto per le forze oscure si vede dal fatto che nel suo nome rinunciano perfino alla antica modalità del “divide et impera”. Quella che consente loro di tenere sempre a disposizione e nei ranghi i propri mercenari mettendoli uno contro l’altro. Ma quando il tema è prioritario e importantissimo, tutti devono collaborare in modo univoco e fedele: che siano  apparentemente di destra o di sinistra, tutti devono rispondere positivamente ai loro veri padroni, mettendo da parte ogni contrapposizione politica e ogni considerazione umana, economica, scientifica.

E soprattutto mettendo a tacere la propria coscienza.

La Tela del Ragno  TEN-T

Ma vediamolo meglio questo piano anticoscienza  paneuropeo fondato sulle vie di comunicazione. Anche questo, così come il piano di devastazione della Geografia Sacra, non riguarda solo i valsusini, ma tutti noi.

Ormai è chiaro che la globalizzazione economica, con la sua tendenza a creare un mondo di poche grandi potenze economiche da una parte, e di miliardi di semi-schiavi consumatori dall’altra, è una fortissima minaccia alla libera crescita delle comunità e delle coscienze umane.

Chiunque abbia la mente sgombra da forti egoismi economici ed un’anima aperta e disinteressata, sa una cosa importantissima:  la coscienza, l’economia, la salute umana e quella di Madre Terra, si giovano della crescita e della valorizzazione delle economie  e delle comunità locali. Con il sostegno e la coltivazione dei talenti e delle specificità di ogni comunità. Che non sono distribuiti casualmente sulla superficie di Madre Terra, ma per costituire la base di un organismo sociale vitale e armonioso della comunità umana.   Nel quale ogni individuo ed ogni gruppo possa maturare attraverso la libera manifestazione pratica dei propri talenti ed il libero scambio delle proprie ricchezze materiali e spirituali.

Una buona collaborazione europea è quindi  auspicabile e naturale tra comunità sviluppate localmente, che tirano fuori il meglio del locale, per poi scambiare queste ricchezze con altre comunità  in analoghe condizioni.

Una delle grandi direttrici dei poteri oscuri è proprio quella di cercare di evitare in ogni modo la formazione di questo meraviglioso organismo socio-economico fatto di rapporti armonici fra comunità locali adeguatamente sviluppate.  I prodotti, le culture e le economie locali, sostegno dei talenti e della salute delle società locali, vanno annientati. Tutto va standardizzato a livello come minimo europeo. Tutti i meravigliosi colori dell’iride delle spiritualità umane vanno ridotti al grigiore animico dei palazzi dei burocrati imperiali di Bruxelles, di Strasburgo, di Francoforte…  Poche idee, pochi prodotti, poche forme pensiero, poche scelte, pochi grilli per la testa per un popolo privato delle sue caratteristiche positive e ridotto ad imbelle consumatore.  Consumatore dei soli prodotti imposti dall’impero.

Perfetti schiavi dell’impero dei poteri oscuri.

Tutti i governi sono già da tempo infiltrati e condizionati ad eseguire questo piano. Ed infatti, che siano di destra o di sinistra, hanno comunque in questi anni consegnato tutti i veri poteri – soprattutto economici – nelle mani di un superstato non democratico, non eletto e non controllato da noi che si chiama Unione Europea.
Non ci soffermeremo in questa sede sulla minaccia costituita per le coscienze dalla Unione Europea in sé. Che merita una adeguata trattazione a parte. Ma su quanto ora riguarda la Val di Susa mediante il progetto europeo della “tela del ragno”.

Il progetto TEN-T ha preso sostanza e sviluppo quando l’Europa, dopo la caduta del muro di Berlino, si è in pochi anni improvvisamente allargata ( sia come NATO che come Unione Europea) a molti Stati ex comunisti dell’Europa Orientale. Che andavano inglobati rapidamente nel sistema di controllo e di standardizzazione del superstato europeo.

E’ un progetto che prevede la costruzione di molteplici corridoi di trasporto ferroviario, stradale  e marittimo che uniscano rapidamente tutti i vari angoli del nuovo superstato europeo. Una trentina di “corridoi” di cui alcuni principali ed altri secondari. Ecco la mappa dei progetti e del relativo stato dei lavori:

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L’Italia è interessata ad alcuni grandi corridoi, uno da Kiev a Lisbona (quello che passerebbe per la Val di Susa), uno da Berlino a Palermo ed uno da Rotterdam a Genova.

Ecco la parte italiana della tela del ragno:

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Ufficialmente queste rete serve ad aggiornare e migliorare le infrastrutture dei trasporti europee. E certamente ce n’è bisogno. Ma la filosofia di fondo di questo mega-piano non è basata sulla osservazione e la facilitazione delle realtà economiche e sociali esistenti. E’ invece studiata per la creazione di realtà economiche e sociali nuove, basate sullo stravolgimento di quelle esistenti.

La filosofia nascosta nel burocratese delle agenzie europee è quella di distruggere progressivamente le economie e le società locali e sostituirle con artificiose aggregazioni e conformazioni socio-economiche dipendenti dai grandi traffici di merci standardizzate controllate dai grandi poteri finanziari, a loro volta controllati dai grandi poteri oscuri anticoscienza.

Per far circolare solo merci standardizzate, prive di vitalità, piene dei veleni “giusti”, prive di fantasia, colore, spazi per gli individui e le comunità locali. Su nuovi grandi canali che ora non servono, ma che esistendo modificheranno progressivamente  gli usi, i costumi, le economie , le attività, le esigenze e i gusti, la dislocazione delle popolazioni, lo stesso sacro rapporto con la Natura e con Madre Terra,ecc…

Gli esperti di trasporti , i sociologi e gli economisti indipendenti che hanno studiato il progetto TAV in Val di Susa sono concordi nel dire che non si capisce a che serva una spesa tanto forte ed una devastazione così massiccia. Quando non viene rilevata una esigenza di traffico ferroviario lontanamente adeguata all’opera, né ora né nel prevedibile futuro. E allora si pensa che l’opera si faccia perché ci sono troppi soldi in giro da distribuire.

Sì è vero,  ma gli stessi soldi si potrebbero distribuire agli stessi gruppi di affari anche facendo qualcosa di utile! E con il sostegno della gente. Si potrebbe fare un bel piano faraonico per la scuola o per la cultura e l’arte, o per gli ospedali ed i centri di assistenza, di ricerca, per migliorare veramente gli attuali trasporti, ecc.. Ci sarebbero anche lì un sacco di soldi da spendere, ad libitum… E allora perché spenderli per una cosa inutile? Con la fatica di mettersi intere popolazioni contro?

Sono stupidi?

No per niente: sono solo dei furbi mercenari alle strette dipendenze di acutissimi poteri anti-coscienza.

Il progetto in Val di Susa  è inutile e dannoso per i valligiani e per una bella porzione di popolazioni europee, ma è utilissimo a gruppi ed a obiettivi che non si possono proprio menzionare. Del tutto indicibili!

E del tutto incredibili per una mente annebbiata dal materialismo.

Ma solo con la visione spirituale del confronto tra forze anticoscienza e forze che sostengono la coscienza si capiscono certe situazioni. Fino in fondo. Il prevalere di una cultura materialista è un’ottima difesa per i poteri oscuri: così nessuno capisce quello che fanno. Loro non hanno una cultura materialista… per niente. Quella la incoraggiano nella popolazione da confondere e sottomettere.

La Tela del Ragno dei corridoi è un passo fondamentale per lo stravolgimento delle economie e società locali a favore dei grandi gruppi schiavizzanti.

Lo sviluppo libero dei talenti delle comunità locali, ognuna con proprie caratteristiche, pregi e produzioni di eccellenza, porterebbe alla formazione armoniosa di reti di grande qualità e libertà, nelle quali gli individui e le comunità scambierebbero il meglio. L’economia di queste reti armoniose sosterrebbe l’armoniosa crescita delle coscienze, contribuendo a liberarle dai prodotti, dalle forme pensiero, dai modelli di vita imposti dai grandi gruppi schiavizzanti.

Le vie di comunicazione si svilupperebbero allora  in base alla crescita di queste vere esigenze. Le strade e le ferrovie sarebbero allora le vie di comunicazione della rete di reti di comunità e talenti.  Sarebbero queste reti orizzontali a determinare i mercati, le loro esigenze, i movimenti dei prodotti, ecc  E sarebbero molto difficilmente controllabili, proprio per la loro estrema forza intrinseca, per la loro vitalità, diffusione ed indipendenza sul territorio.

Il ragno oscuro dei corridoi, così come la gran parte della politica dell’Unione Europea, vuole creare  artificiosamente un superstato orwelliano grigio, privo di colori, privo di qualità locali, attraversato da correnti di traffici anonimi, standardizzati e che invece di portare linfa vitale, siano capaci di risucchiare energie.

Una pappa informe, un blob facilmente dominabile, nel quale le coscienze non avrebbero mai sufficienti strumenti economici, culturali, spirituali ed energetici per crescere…

Un’Europa meccanizzata e despiritualizzata.  “Arimanizzata”, direbbe Rudolf Steiner.

Un superstato che invece di ritrarsi e lasciare libere le economie e le culture le vorrebbe soggiogare alla forza di un sistema indiscutibile, fintamente democratico, non eletto, frutto di lobbies  occulte, sostenuto da servi e lacchè, traditori dei loro popoli.  Ammantati di perbenismo,  ma  capaci delle peggiori nefandezze.

Non è questa una novità. Le stesse forze oscure erano già più di duemila anni fa alla guida dell’Impero Romano.  E le stesse cose faceva l’Impero Romano per espandersi e controllare i popoli:  grandi operazioni di modifica delle linee energetiche e la creazione di un imponente sistema stradale dispendiosissimo, studiato non per le esigenze delle popolazioni, ma per quelle dello stato centralizzato romano. Per far viaggiare veloci le merci dei grandi poteri economici romani e per far muovere rapidi gli eserciti imperiali.

Le forze oscure che spingevano l’aggressività dell’Impero Romano ispiravano grandi operazioni di modifica della rete energetica per rendere le popolazioni da conquistare psichicamente più deboli e più facilmente aggredibili. Non c’era grande operazione di conquista che non fosse accompagnata da operazioni di modifica della rete dei nadi. La sconfitta degli Etruschi, quelle dei Cartaginesi e dei Sardi, dei Greci e dei Celti, solo per fare alcuni esempi.

Dopo di che, per rafforzare l’Impero, occorreva distruggere le tipicità locali, occorreva creare nuove economie, nuovi flussi. E allora le superstrade romane si allungavano latinizzando tutto, impoverendo le vivaci culture locali in nome della superiorità romana. Veicoli di lingue, costumi, religioni diverse ed imposte. Che ancora ci portiamo dietro.

Quali le prospettive della battaglia dei valsusini.

La battaglia dei valligiani è la battaglia della libertà dei popoli europei dalla dittatura del superstato ammantato di  finta democrazia.

Piramidi intere di potere, in genere l’una contro l’altra armate per contendersi il potere, sono  concordi contro i valsusini e per la realizzazione di questa porzione della tela del ragno.

Ma la reazione delle gente ed  il sostegno del Cielo hanno respinto il primo assalto, sviluppato le coscienze e messo al sicuro la geografia sacra.  I poteri oscuri non  hanno avuto successo con la rete energetica, ed  ora vogliono almeno fare il massimo di danno possibile con le rete fisica, quella dei corridoi della tela del ragno.

Ma il Mondo Spirituale non lascia fare tutto quello che vogliono. Non dipende da loro, che sono uno strumento di crescita e null’altro.  Questi poteri devono passare per l’approvazione dell’opinione pubblica, per le urne, per i movimenti, per le associazioni, per le popolazioni locali, per la reazione nelle valli e su internet. Viene loro consentito solamente quello che serve a risvegliare le nostre coscienze spesso dormienti. Basta un parziale risveglio per mandare a monte anni, secoli di trame oscure.

Il sistema migliore per tenerle a bada e farle arretrare è la consapevolezza, l’armonia, l’uso di mezzi forti ma amorevoli. L’indignazione cosciente e non la violenza. La diffusione massima dell’informazione.  Anche la diffusione di conoscenze  “inconsuete” come quelle di questo articolo. La mobilitazione di quante più persone è possibile, non solo valsusini, perché quello che è in gioco è la coscienza di tutte le popolazioni europee.

Avendo fede nella realtà che dovunque c’è una scintilla di libertà e di coscienza , questa viene amplificata e sostenuta dal mondo spirituale.

I valsusini lottano per la nostra libertà. La loro battaglia è la nostra.

E la stanno facendo benissimo! Incoraggiamoli, sosteniamoli nella consapevolezza, nell’informazione, nella fermezza e nella non violenza. Perché questa seconda fase di aggressione abbia come risultato un secondo balzo di coscienza. E dimostri a tutti gli europei che il superstato deve inchinarsi alle comunità di libere coscienze umane.
Se i valsusini  riusciranno a crescere ulteriormente nella loro battaglia di libertà, di verità, di conoscenza, attraverso l’amore per la terra, per la valle, per la propria comunità, per il resto del mondo…  se riusciranno a non odiare i loro nemici… se terranno duro, con la loro giusta indignazione, con la loro mobilitazione…  potrebbero ricevere grandi aiuti dal mondo spirituale: come la prima fase è stata bloccata ed il progetto cambiato una prima volta, tutto può ancora succedere.

E un giorno la crescita interiore dei valsusini potrebbe anche favorire il ritorno del grande canale energetico, che sarebbe  protetto non più solo dalle forze del Cielo, ma anche da quelle di coscienza dei valligiani.

E la Sacra tornerebbe a splendere di luce spirituale, non per autonoma decisione del Cielo, ma per vibrare con il lavoro di coscienza dei valsusini.

Una nuova forte risonanza tra forze del Cielo e Spiritualità Umane si spargerebbe per la Valle.

E Michele, ritornando nel suo tempio, potrebbe finalmente dire: “Missione compiuta!”

 

 

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